VIX storicamente a livelli molto bassi. Sopravvalutiamo i rischi di mercato?

Scritto il alle 15:15 da Danilo DT

La positività del mercato delle ultime settimane è stata accompagnata, come sempre, da un ulteriore calo della volatilità . Il FEAR INDEX per antonomasia del mercato azionario, ovvero il VIX (Volatility Index), è nuovamente sceso, rientrando in un trading range che merita la giusta considerazione. Infatti è un area di profonda compressione dove il mercato, dopo una fase di positività, si ritrova a fare i conti con gli “eccessi di euforia” e quindi con una fase correttiva. Ora continuiamo ad essere in quell’area 15 che potrebbe essere considerata un barometro per il mercato azionario, posizionato oggi sul bel tempo.

Per la cronaca vi ricordo che il VIX è un indice calcolato in base ai prezzi di scambio delle opzioni legate alla volatilità dell’indice benchmark SP 500. 

In realtà la cosa che deve essere segnalata è che il VIX scambia ormai da tantissimo tempo ben al di sotto delle sue medie storiche: e se la motivazione fosse diversa? Forse il mercato ha troppo paura per il futuro, mentre in realtà le cose stanno ben meglio di quanto sembra? Oppure il VIX così basso è legato alle aspettative del solito RALLY di fine anno, ormai tradizionale ed atteso come la neve a Natale.

Grafico VIX e dati vari

Resta il fatto che un VIX così basso non è normale. E l’idea che il mercato stia sottovalutando i rischi, beh, mi lascia un po’ basito. Non mi sembra di aver visto soluzione a tutti i problemi che attanagliano l’economia globale. Oppure siamo veramente verso al ripresa?
Certo, probabilmente stiamo sbagliando tutto noi. Però se così fosse, allora dovete farmi vedere il rovescio della medaglia, perché questa crescita economica (anche USA) è figlia solo di politica monetaria espansiva. Senza basi. Senza futuro.
Chi me lo può spiegare?

STAY TUNED!

DT

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14 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 28 Novembre 2012 at 15:38

I padroni del vapore sono disperatamente alla ricerca di altri quattrini e da molti mesi vendono protezione a tonnellate e quindi schiacciano i valori delle opzioni a livello comico. Dall’altra parte della strada l’umo con la barba rassicura ogni giorno che non c’è problema, ci pensa lui con la sua opzione finale. A Francoforte un italiano avvezzo a frequentare certi ambienti, inonda anche lui le banche di riserve che così come in USA e in Giappone, e proprio perché sono riserve, possono solo essere scambiate con altre banche o con altro denaro elettronico. E i prezzi restano su e la volatilità resta giù. Questo finché non ci sarà ripresa economica, quando sarà divertente vedere cosa succederà sempre che poi succeda.

nordsudovestest
Scritto il 28 Novembre 2012 at 15:44

Veramente non ho capito le conclusioni del commento:
un vix basso indica compiacenza, quindi se sta SOTTO le medie storiche vorrebbe dire che il mercato starebbe, semmai, SOTTO-valutando i rischi di mercato: cioè l’esatto contrario di quanto dedotto.

Di conseguenza, a lasciar basiti (e comunque molto meno) dovrebbe essere il fatto che il mercato tutto sommato sembra stia digerendo tutto: del resto non pare si intravvedano nè panico, ne crolli delle quotazioni, e se appunto si aggiunge un vix basso che indica compiacenza non si capisce proprio dove si riscontri questa “eccessiva paura” dei rischi che non ci si riesce a spiegare: non la si riesce a spiegare semplicemente perchè non c’è !

lucianom
Scritto il 28 Novembre 2012 at 16:03

Un mese fa ho fatto esattamente lo stesso ragionamento guardando il grafico, ho messo una fiche sull’ ETF VIX S&P FUTURE e sto perdendo circa il 25%, la mia intenzione è di tenere duro, non può continuare ancora a lungo! Però sono anche conscio che per recuperare significa un crollo almeno di circa il 10% della borsa che non mi sembra storicamente possibile in questo periodo, staremo a vedere il prossimo anno.

Vincent Vega
Scritto il 28 Novembre 2012 at 16:49

lucianom,

occhio al time decay tipico di questi strumenti –> non ho mai trovato un’ ETF sul VIX che sia decente in questo senso, qual è l’ ISIN?

lucianom
Scritto il 28 Novembre 2012 at 17:24

Vincent Vega,

Simbolo= VIX
Isin= FR0011026897

Lukas
Scritto il 28 Novembre 2012 at 18:28

nordsudovestest@finanzaonline,

Ciao da quanto tempo non ti leggevo sul nostro blog….mi mancano molto le tue critiche al Cot Report !!!

lucianom,

Beh caro Lucianom credo che ti sei cacciato in un bel guaio…..a guardare il grafico che allego

Lukas
Scritto il 28 Novembre 2012 at 18:35

lucianom,

Eppoi questo…… che conferma quanto sostenuto dalla nostra amica Brigi……71 giorni di ascesa….e 43 di discesa…..due volte in quest’anno…..intrigante binomio 71-43 !!!

watyr
Scritto il 28 Novembre 2012 at 19:13

Milano – L’indicatore riportato nel grafico qui a sinistra si calcola facendo la somma algebrica delle variazioni percentuali giornaliere di più di 20 titoli italiani selezionati (si possono usare anche quelli del Mib40) e sommando questo dato al cumulo precedente (la somma cumulativa fino a ieri).

Il vantaggio di questo metodo, rispetto a quello del classico indicatore rialzi-ribassi, è che qui vengono prese in considerazione anche le variazioni percentuali giornaliere dei titoli: in altri termini, la formula classica considera uguali (ai fini del risultato finale) +0.2% e +2.0%, mentre in questo metodo il +2.0% conta 10 volte di più di +0.2%.

Dal massimo del ciclo semestrale (14 settembre) i prezzi si sono ingolfati in una figura di continuazione, che compare tipicamente durante una breve pausa del mercato dal suo trend principale. Ci aspettiamo, pertanto, una rottura al rialzo della resistenza superiore e della media mobile del ciclo semestrale (curva celeste) per la partenza del nuovo ciclo semestrale che porterà a un’iniziale fase rialzista e a un successivo declino verso il minimo del 2013.
fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article/1464625/grafici/analisi-ciclica-per-il-ftse-mib-attesa-rottura-al-rialzo.aspx
(scusate ma non sono riuscito ad inserire il grafico)

Scritto il 28 Novembre 2012 at 19:28

nordsudovestest@finanzaonline,

Giusto, ho ovviamente fatto confusione ma la logica era chiara.

lucianom
Scritto il 28 Novembre 2012 at 20:33

Lukas,

OK,OK è solo una fiche (Anche a DT è venuto questo dubbio ed ha scritto questo post), io invece sono sicuro che il prossimo anno andrò in attivo, non so quando ma ci andrò.

candlestick
Scritto il 28 Novembre 2012 at 20:57

ottimo..
incrociate il tutto con questo:

fonte: http://leapfuture.blogspot.it/2012/11/eur-usd-triple-crash-on-trendline-limit.html

se rompe la trend line a mio avviso improbabile si sale per un po’, altrimenti accelerazione del ribasso. Occhio al famoso rally di Natale perchè è davvero in bilico!

candlestick
Scritto il 28 Novembre 2012 at 20:57

il grafico è il cross eur/usd 🙂

max cohen
Scritto il 28 Novembre 2012 at 22:36

beh, si salira’ solo se faranno qualcosa di convincente col fiscal cliff.
A parte questo, gli etf vx scandalosi sono anche una piaga oltreoceano:
http://vixandmore.blogspot.it/2012/11/performance-of-vix-etps-during-current.html

Mi permetto di suggerire, a chi volesse comprare la volatilita’ del s&p 500, di operare sugli etf short.
Comprare un etf short non e’ altro che comprare la volatilita’ dell’asset che si vorrebbe shortare. Shortare lo stoxx50 non da’ gli stessi risultati e non e’ la stessa cosa che comprare un etf stoxx50 short.

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