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VIX: ancora ai minimi. Ma è un indicatore che può diventare “contrarian”?
Il VIX è un indicatore che da sempre è visto come l’indice della “paura”. Infatti quando inizia ad impennarsi, significa che qualcosa potrebbe anche cambiare sui mercati.
Come ben sapete il VIX rappresenta l’indice di volatilità calcolato dal più grande mercato mondiale di opzioni a partire dal 1993 e misura la volatilità implicita nel prezzo delle opzioni, ovvero di un indicatore che misura il prezzo che gli operatori sono stati disposti a pagare per assicurarsi la facoltà ma non l’obbligo di scommettere al rialzo e al ribasso sull’indice S&P500. In massima sintesi, possiamo definire il VIX come una misura della volatilità che chi si attende dall’indice S&P500.
Quando tale indice raggiunge dei livelli di minimo proprio come in questi giorni (ovvero area 10) in molti usano il VIX come indicatore contrarian. Toccando i minimi, ci si attende quindi che si arrivi ad un aumento della volatilità del VIX in concomitanza con una correzione dello S&P500.
Vero, questa ipotesi non la possiamo escludere, visto anche il generoso ed ininterrotto rally delle ultime sedute…
…ma è altrettanto vero che un VIX così positivo testimonia un mercato che è visibilmente RISK ON e non è assolutamente detto che debba cambiare parere in modo repentino. In altri termini quindi, la correzione potrebbe anche starci ma senza cambiare il quadro tecnico.
Infatti SOLO un’inversione decisa del VIX potrebbe iniziare a far sospettare un possibile cambio della tendenza (intesa come inversione e non semplice e salutare correzione).
E questo grafico lo testimonia molto bene. Il superamento di area 20 statisticamente potrebbe rappresentare un qualcosa di diverso. Quindi, oggi, non possiamo che attenderci una probabile (e necessaria) mini correzione ma nulla di più. Poi però è ovvio. Noi tutti sappiamo quanto sia importante il momento storico per gli avvenimenti che ci aspettano. E state pur certi che, se sarà necessario, mercati e VIX reagiranno di conseguenza.
STAY TUNED!
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penso che ci troviamo davanti ad un mercato “plagiato” dalle aspettative create dalla retorica di Trump e l’ultima parte della crescita dello S&P potrebbe essere “anomala” se così si può dire. Anche ieri c’era un interessante post su Finanza on line (purtroppo non ricordo il nome dell’analista) che proponeva un parallelo fra le curve dei tassi e l’andamento dello S&P e anche lui annotava una discrepanza relativamente all’aumento dell’indice delle ultime settimane….
Esatto!!!
In questo caso 20 è importante in quanto rappresenta il doppio del valore minimo registrato nel periodo di osservazione. Negli anni precedenti al 2008 si possono osservare anche valori più bassi. Peculiarità del VIX è che NON lascia mai dei gap aperti per molto tempo…quindi per chi è esperto potrà provare a capire fin quando potrà mantenere una posizione rialzista/ribassista una volta venutosi a creare un gap….