VENETO BANCA: ennesima fregatura. AUC fantoccio e Fondo Atlante pigliatutto
Sono circa 11 i miliardi di risparmi che si sono polverizzati con le operazioni di “salvataggio” di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Si tratta dei soldi fatti investire per lo più a clienti in azioni dei rispettivi istituti e che. in un batter d’occhio. i rispettivi CdA hanno polverizzato con aumento di capitale a prezzi risibili.
Per carità, la colpa vera è data dalla mala gestione dei due istituti di credito. L’aumento di capitale non è che la conseguenza e l’epilogo di una storia triste e vergognosa.
Ma andiamo rapidamente ai fatti.
Stanotte il CdA ha deciso. In perfetto stile Popolare Vicenza, si è deciso di un aumento di capitale con una forchetta di prezzo tra i 0.10 ed i 0.5 € per azione. Un nulla se paragonato ai circa 40 € parato da molti azionisti di Veneto Banca nei mesi scorsi. E tra i “trombati” anche nomi alquanto noti…
Ci sono anche i vip. Come Silvio Berlusconi, 29.700 azioni che valevano oltre 1,1 milioni di euro e adesso non valgono più niente. O Bruno Vespa che ha perso anche lui circa un milione contando anche le azioni dei suoi due figli. Il suo caso è un po’ diverso. Legato all’ex ad Consoli (le rispettive mogli socie in una masseria in Puglia) nel 2013 riesce a vendere la parte più consistente delle sue azioni e incassa otto milioni di euro. Storia nota. All’altro socio della masseria pugliese, il dentista padovano Paolo Rossi Chauvenet, è andata peggio. Tra lui e familiari hanno visto sparire circa 2,5 milioni. (Source)
Ma la cosa sconvolgente è appunto la somma dei danni dei due istituti veneti. Circa 11 miliardi di euro polverizzati, in un’area geografica molto limitata, con due stili di collocamento molto simili. Azioni gonfiate a regola d’arte, vendute come investimenti sicuri, al di fuori delle tempeste finanziarie grazie alla “non quotazione”. Insomma tanto fumo che annebbiava la vista dello sprovveduto e poco acculturato (finanziariamente) investitore.
Veneto: e si diceva che lì “la mia banca è differente”…
Ma attenzione: ora che succederà? Sembra un copione già scritto. Aumento di capitale che andrà deserto, quotazione che verrà mancata a causa del non raggiungimento della quota di flottante e quindi.. Atlante pigliatutto, il quale fondo potrà addirittura valutare operazioni straordinarie magari fondendo le due realtà acquisite (Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e creare un nuovo “colosso” che potrà poi fondersi oppure potrà essere ceduto ad altre realtà bancarie (si parla di BPER o UBI).
Intanto però una sola certezza. Ennesima incaprettatura di molti poveri risparmiatori. Ma questo non ci sorprende. Si sapeva che sarebbe finita così.
Riproduzione riservata
STAY TUNED!
A proposito di banche giovedì ne sapremo di più da Draghi, in quanto un importante membro della BCE, la signora Daniele Nouy, nel corso di una conferenza a Madrid ha detto che la Banca Centrale arriverà presto con delle proposte per risolvere la problematica dei crediti in sofferenza (NPL).