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US DOLLAR: LEADERSHIP A RISCHIO?

Scritto il alle 10:20 da Danilo DT

dollar.jpgCome detto più volte in passato, nono c’è nulla di così importante come la politica monetaria per poter capire, valutare ed anticipare il comportamento di una valuta. E il dollaro non è stato da meno.

La politica espansiva di Bernanke ha portato la divisa USA a dei minimi impensabili qualche anno fa. Il Dolalr Index è finito a quotazioni bassissime. Gli spread, nei confronti di un po’ tutte le valute mondiali, si sono allargati a dismisura. Risultato: dollaro molto debole.
Però qualcosa sta cambiando. La FED ha chiaramente fatto intendere che la stagione dei tagli sta per concludersi. Ed ecco che, magicamente, anche il grafico cambia aspetto. 1.60 vs Euro e poi.. inversione.
Ma di questo abbiamo già parlato. Volevo però parlare di un’altra cosa. La repentina e violenta debolezza del biglietto verde, ha compromesso la posizione di leader mondiale delle valute, titolo che gli era stato affibbiato nel lontano 1944 in una località chiamata Bretton Woods, poi andato in crisi nel 1971?

$ sempre leader

usd dollar us dollaro dollaro usaPersonalmente non credo ci sia la possibilità di poter mettere in discussione OGGI la centralità e l’importanza del dollaro americano. Anche se, per forza di cose, non possiamo più considerare il Dollaro come “bene rifugio” in quanto negli ultimi anni tutto ha fatto, fuorché difendere e proteggere capitali. E difatti i dati statistici ci dicono che il dollaro è sempre meno usato anche nelle transazioni commerciali. In compenso, viene molto più utilizzato come valuta “da debito”, anche a fini speculativi (leggasi anche “carry trade”). Non dimentichiamo poi che moltissimi Stati ed Enti hanno camionate di Dollari in portafoglio come “bene rifugio” anche a causa di una moneta veramente concorrente e/o alternativa, anche se ora l’alternativa esiste, e si chiama Euro. Il passaggio, o se preferite il bilanciamento, tra queste due valute non è ancora effettivamente avvenuto. I tempi non sono ancora maturi. Ci vuole del tempo e magari nei prossimi anni avverrà. Il tutto però in modo graduale.

E il mondo muore di fame…

Ma qual è il mercato dove meglio si vede tuttora le centralità del Dollaro? E’ quello delle materie prime. Sono praticamente tutte quotate in dollari USA. E proprio in quest’ambito abbiamo avuto modo di vedere, tramite l’analisi intermarket, quanto sia importante il rapporto tra questa valuta e le commodities.
Facciamoci una domanda (e possibilmente diamoci una risposta…) Cosa possiamo aspettarci se effettivamente il dollaro tende a rafforzarsi un po’? E’ quanto meno auspicabile attendersi un rallentamento del prezzo delle commodities. E allora possiamo anche affermare che la politica di un dollaro debole, ha avuto come controparte un effetto abbastanza devastante: un chiaro inasprimento del prezzo delle materie prime. Non mi riferisco tanto al petroli, per una volta. Mi riferisco soprattutto alle commodities agricole, che oggi hanno raggiunto, complice anche una bolla speculativa, quotazioni stellari.
Ora, immaginatevi i paesi più poveri… Immaginatevi la crisi alimentare per i costi insostenibili..
Immaginatevi…quello che avevo scritto qui…

Meditate gente… meditate….

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Grazie e buona lettura!
DT

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