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TUTTO AL CONTRARIO DI TUTTO
Finalmente il segno verde regna su Wall Street.
I motivi? Dai, non facciamo i patetici, i motivi li sappiamo benissimo, nel senso che stasera…non ci sono particolari motivi…
Ah no, scusate, i motivi ci sono.
Profit warning di Intel, una società fondamentale non solo per il SOX ma anche per l’intero Nasdaq, profit warning anche per Wal Mart, ossia la grande distribuzione americana. Due azienducole che, in condizioni di mercato normali, avrebbero mandato al tappeto il listino.
E poi, aggiungiamo anche qualche bel dato macro, tanto per gradire: uno a caso? Massì, la disoccupazione, visto che vogliamo andare sul pesante. E allora facciamo che far registrare il massimo di sussidi richiesti, negli ultimi sette anni, ovvero dal crollo delle Torri Gemelle. Segno chiaro ed indiscutibile che Mr. Smith deve tirare cinghia e che il “ridimensionamento” del sogno americano non si è affatto concluso.
Quindi capite benissimo che i motivi per far CROLLARE una borsa c’erano, eccome. Solo che stasera è successo tutto al contrario di tutto .
Wall Street sfiora i +7%
Ricapitolando, euforia a Wall Street.
Dow Jones a + 7,03% a 8.865,20 punti, il Nasdaq fa + 6,11% a 1.590,79 punti, mentre lo S&P 500 sale del 7,11% a 912,92 punti. Come tradizione vuole (in questo periodo) le oscillazioni intraday sono state come sempre paurose.
E’ possibile lavorare con una borsa in queste condizioni? Non è impossibile ma è sicuramente molto difficile, anche se i grafici….qualche segnalino lo stanno dando.
In molti contestano la validità dei grafici in questo periodo. Io non mi ritengo un “graficista puro” e quindi pure io sono dubbioso proprio perché lo scenario è talmente volatile e relativo, che spesso mi sembra di dover ritrovare la rotta dopo che mi sono perso nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico. Però stavolta non posso negare che i grafici si dimostrano interessanti.
NASDAQ: doppio minimo
Come per lo S&P 500 (che abbiamo analizzato “n” volte tendente ad infinito), anche per il Nasdaq la configurazione era di un potenziale testa spalle rovesciato, figura negata dalle pesanti chiusure delle ultime sedute. E anche qui abbiamo ipotizzato una costruzione rettangolare, come ultima spiaggia prima di tornare ai minimi del 2003.
Guardate il grafico. La lateralizzazione (rettangolo) ha un ampiezza di 273 punti, oltre un 15%, percentuale che il Nasdaq si è fumato in sole 7 sedute (dieci giorni di calendario). Ovviamente col benestare di una volatilità sempre elevatissima.
Il canale ribassista è abbastanza visibile, e al momento non possiamo assolutamente cantare vittoria. Nell’ordine, incaso di scenario rialzista, eccovi i miei livelli di resistenze:
A) la mm21 giorni
B) la trendline rossa
C) il lato del rettangolo (1782)
D) e poi a quel punto….ci sarebbe addirittura spazio a chidere quel bel gap aperto tempo fa in area 1950
Ovviamente non illudiamoci troppo e stiamo coi piedi per terra. Viceversa per il Nasdaq il supporto chiave resta il livello (anche psicologico) di 1500 pti, con subito a ruota i minimi del 2003.
S&P 500: no comment
Il grafico dello S&P 500 non ha più bisogno di commenti. Lascio a voi l’ardua sentenza. Guardate solo la ovvia e forte somiglianza col grafico del Nasdaq.
Che dirvi, cari lettori….se non buonanotte!
STAY TUNED DREAMERS!