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Tutto è come prima

Scritto il alle 14:10 da Danilo DT

Giornata di gran festa in borsa ieri, giornata entusiasmante negli USA, giornata di euforia sulle borse asiatiche stamattina. In un batter d’occhio tutti i nuvolosi sono stati scacciati. Torna il sereno sui mercati. E’ il chiaro segnale di “scampato pericolo”.

MA QUANDO MAI!

Il rimbalzo era previsto, ed i motivi li ho spiegati nei giorni scorsi, sia di natura tecnica che di periodo (fine anno). Non mi sarei comunque aspettato un rimbalzo di queste dimensioni, senza dubbio. La volatilità è veramente esagerata. E quando il mercato si comporta in questo modo, è difficile poter prevedere andamenti stabili nel breve periodo…

Le ultime pillole

L’economia USA è decisamente malata, e Ben Bernanke, con l’unita mobile di pronto intervento della FED cerca di rianimare la situazione con un drammatico ultimo taglio dei tassi, utilizzando un ultima disperata medicina che gli è rimasta a disposizione. O, come scriveva un lettore ieri sera in un commento, vedendo un arresto non cardiocircolatorio ma della crescita economica, si arma e via…. LIBERA! Un ultimo tentativo per rianimare il paziente.
Il taglio dei tassi, annunciato chiaramente dalle parole di Kohn, vice di BB, era per certi versi giùà atteso. Ma il mercato ha preso la strada dell’euforia. E secondo me ha evidentemente esagerato. Anche perché, NON DIMENTICHIAMOLO MAI, la situazione rispetto a 2 giorni fa, non è cambiata di una virgola.

Il miracolo asiatico

Un altro motivo che ha portato entusiasmo sui mercati è stata la notizia di cui ho già detto ieri, ovvero l’ingresso del fondo di Abu Dhabi nel capitale di Citigroup. Non è un episodio isolato. Già in passato capitali arabi e cinesi sono entrati in società europee e americane. Nono dimentichiamo mai che i “nuovi ricchi” hanno a disposizione un ingente quantità di denaro, ottenuta sia dalle materie prime (petrolio per gli arabi, ad esempio) che da u n boom commerciale spaventoso (India e Cina su tutti). Il mercato ieri ha avuto un lampo euforico a cneeh per questo motivo: ha visto i soldi di queste nuove economie come un potenziale miracolo a sostegno della delicata situazione macro. Una vera e propria grazia che verrebbe a sostenere società in crisi o in difficoltà. Banche americane in primis. Ovviamente tutto questo è una supposizione. Questa teoria è tutta da dimostrare, anche se ad esempio, un grosso gruppo assicuratico cinese, China Life Insurance, ha già dichiarato il suo interesse per gruppi assicurativi e bancari dell’occidente. E il mercato ha usato la notizia come ulteriore trampolino di lancio

S&P 500: cosa aspettarci?

Il movimento di ieri sera è stato dunque molto violento. Oltre le più rosee previsioni. La cosa che mi ha incuriosito è il fatto che sia il Nasdaq che il Dow Jopnes sono arrivati perfettamente a contato con alcune resistenze, un po’ come se avessero pilotato/accompagnato il mercato verso un target definito. Trappola? Lo vedremo nelle prossime sedute.

Grafico S&P 500

Intanto lo SP 500 polverizza area 1460 e si inchioda sulla MM21, prima resistenza dinamica di un certo peso. Ora il gioca si fa non duro, durissimo. Sopra di essa ci sono 2 livelli che potrebbero già mettere la parola fine al rimbalzo: 1490 e la MM 200 giorni. Il trend di breve ribassista, come potete vedere dal grafico, è stato ovviamente rotto al rialzo. E quindi nel breve la tendenza sarà rialzista. Però è ovvio che non mi aspetto nel breve periodo altre giornate come quelle di ieri. Anzi, sarebbe più che logico un ritracciamento proprio in area 1460 per poi ripartire. Ma lo vedremo già fin da stasera.

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