Tutti al lavoro!

Scritto il alle 14:54 da mattacchiuz

Appaiono inarrestabili i progressivi e dinamici miglioramenti nel mondo del lavoro statunitense. Anche oggi, il dato comunicato dal DOL ( Department of Labour ) è miele per noi avidi golosi di ottimismo:

Initial Claims (SA) a 479000 da 460000 =+19,000
Initial Claims (NSA) a 399570 da 413817 =-14,247

 

 Benché ancora ampiamente sopra i fatidici 400000 che segnano la linea di demarcazione tra un mercato del lavoro in espansione e uno in contrazione, i nuovi sussidi destagionalizzati mostrano chiari e innegabili segnali di miglioramento. Infatti, rispetto alla settimana conclusasi il 24 luglio 2010 il numero di richiedenti è incrementato di soli 19000 svogliati, attestandosi a quota 479000.

Come mia consuetudine, vi propongo tuttavia il grafico dei nuovi sussidi non destagionalizzato, in maniera da poter confrontare senza filtri l’andamento della serie nel corso degli anni, settimana per settimana. Si noti come la serie del 2010 si sia avvicinata alla serie del 2008. Tuttavia questa considerazione potrebbe venire malauguratamente smentita già nelle due settimane prossime, in quanto, sia nel 2008, nella settimana in considerazione, c’è stato un insolito incremento di richieste, sia in quanto due settimane fa si è registrato uno strano incremento nelle richieste, che potrebbe aver assorbito in parte gli incrementi futuri.

Passando ora ai sussidiati di lungo periodo CC NSA ( Continued Claims Not Seasonally Adjusted ) e di lunghissimo periodo  EUC 2008 ( Emergency Unemployment Compensation 2008 ), benché il Governo stellare e strisciante abbia deciso per l’estensione dei benefici, si nota ancora l’evaporazione dei sussidiati, pur se ad un tasso più modesto.

Vale il medesimo discorso di sempre: se da un lato più gente potrà dedicarsi all’agricoltura di sussistenza e rientrare in contatto con le bellezze del mondo naturale, imparando ad apprezzarne i ritmi decisi dalla secolare sapienza della Madre Terra, dall’altro, molti semplicemente approderanno ai vari programmi alimentari, sempre per la sussistenza, che il governo, con magnanimo cuore e indescrivibile lungimiranza, onde evitare sommosse popolare di orde affamate,  elargisce ai bisognosi. Tutto questo fortunatamente coopera, congiuntamente agli altri sforzi governativi, al ripristino di un qualche consistenza nei piani di spesa americani. I circa 10 o 20 miliardi di dollari risparmiati all’anno, rappresentano in questo senso un tassello fondamentale per il rientro da un deficit di 1400 miliardi di dollari.

Come accennato sopra, in settimana sono stati pubblicati anche i dati relativi al programma alimentare di maggio. Purtroppo, quello spendaccione del governo americano ha alzato il valore dei “buoni pasto” da 133.33 dollari a 133.77 dollari, da sostenere per ciascuno dei 40801392 “senza cibo” sfortunati cittadini americani, in aumento di 370392 persone rispetto ad aprile del 2010. Fonti ben informate, comunicano che l’incremento del valore del buono, dovuto all’inflazione conseguente alla ripresa, ha già trovato i fondi per essere finanziato, senza ulteriori aggravi per il ricco governo USA.

Domani usciranno i dati sull’occupazione. Il Consensus prevede la perdita di 70000 impieghi, a causa dei licenziamenti del Census 2010, che dovrebbero ammontare a 145000. Quindi, l’economia americana, dovrebbe di fatto creare 75000 nuovi posti di lavoro. I numeri espressi sono destagionalizzati. Ancora 120 mesi così, e saranno stati recuperati tutti i posti di lavoro persi in questi 2 anni.

Mattacchiuz

PS: sono di frettissima per cui non rileggo!

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