TRUMP REVOLUTION: e il mondo cambiò in 30 giorni
Purtroppo sono giornate molto intense dove non ho quasi il tempo per respirare, quindi perdonate la mia bassa proattività. Quasi non riesco a leggere le notizie del giorno, figuriamoci come potrei “montare” dei post credibili e concreti!
Però colgo l’occasione per pubblicare un paio di grafici che mi ha girato un amico che, per forza di cose, è diventato “particolare” (e che invito a tornare a scrivere per I&M). Nulla di anomalo, il “particolare” è legato a questioni professionali.
Il grafico mette perfettamente a nudo lo stato del mercato attuale e per certi versi spiega un fatto. La volatilità di questi ultimi giorni è sicuramente figlia di un’elezione con esito “a sorpresa”, ma è anche dovuta all’incertezza per il futuro. Pensateci un attimo, quanto stimo vivendo non è nient’altro che il frutto di un RIPOSIZIONAMENTO. Diciamo che sono una serie di ricoperture e rapide prese di posizione legate all’elezione Trump che ha costretto molti money manager a prendere delle posizioni oppure a ricostruirne delle altre.
Quindi non impazziamo a correre dietro al mercato (ovviamente questa è una considerazione personale), e manteniamo la calma. Le certezze al momento sono minime sotto tutti i punti di vista.
Certo, i segnali di una politica fiscale espansiva sono evidenti, quantomeno dal punto di vista programmatico. Ma proprio quel programma, verrà mantenuto? E cosa invece verrà limato o cambiato? Già in questi giorni abbiamo visto dei mini dietro –front. E siamo solo all’inizio. Meno tasse, meno regolamentazioni sui mercati (bye bye Dodd Frank e bentornato lo scenario da Wild West sui mercati?), più stimoli fiscali, più protezionismo, fine di NAFTA e TTIP… Tanta propaganda ma quanto di tutto questo sarà mantenuto e, in tal caso, cosa si deciderà di fare e quale sarà l’impatto a livello economico sia per gli USA che per il resto del mondo?
Domande a cui oggi NESSUNO e dico NESSUNO può rispondere. Ed ecco il motivo per cui bisogna mantenere la calma e prendersi il proprio tempo. La confusione regna sovrana e non fatevi ingannare dalle apparenze. E la confusione di mercato la possiamo percepire da questi grafici.
Ricordate? Qualche giorno fa vi ho illustrato la reazione dell’indice 5y5y Inflation Swap Forwand in QUESTO POST. Quindi un quadro potenzialmente inflazionistico per il medio periodo. Tale quadro è confermato da questo grafico.
Interessante andare poi a vedere il sondaggio fatto BofA Merrill Lynch tra i vari money manager globali, domandando loro quale fosse il maggior elemento di rischio presente sui mercati.
Sono state messe a confronto le risposte date ad ottobre con quelle comunicate a novembre.
Il risultato è quanto mai sintomatico dello stato confusionale del momento.
Il risultato è ben diverso a distanza di un singolo mese. Ohibò, ma in 30 giorni è cambiato il mondo?
Tutto questo non mi sembra normale. Tanto vale sedersi ed aspettare….
STAY TUNED!
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Comunque qui qualcuno lo aveva detto che la Yellen avrebbe alzato i tassi.
Perché se ci sono aspettative di inflazione il mercato sale, il dollaro scende in previsione del rialzo dei tassi ma oro e petrolio, che dovrebbero essere gli indicatori della reflazione, salgono?