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TASSI REALI EUROZONA: clamoroso minimo storico
I dati sull’inflazione europea non sono certo molto rassicuranti, quantomeno per ora. Secondo i dati pubblicati da Eurostat venerdì scorso, a luglio 2022, a cinque mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, l’inflazione in Italia si colloca all’8,4%, non distante dal +8,9% dell’Eurozona. Per oltre metà (10 su 19) dei paesi dell’Eurozona il tasso di crescita dei prezzi al consumo è già in doppia cifra.
I numeri parlano chiaro, la situazione si fa pesante e non possiamo nemmeno immaginare che tale scenario resti su certi livelli a lungo perché porterebbe una recessione pazzesca, una perdita di potere di acquisto tremenda e un impoverimento in generale di tutta l’area. E la BCE sarebbe quindi costretta ad alzare i tassi ulteriormente anche se tutti sappiamo benissimo che poi, i rialzi dei tassi in Europa non avranno certo degli effetti determinanti per l’economia visto che si tratta di un’inflazione da offerta e non da domanda.
Intanto però questo grafico rappresenta l’assurdo. Se andiamo a vedere i tassi reali, oggi, sono a livelli mai visti. Ovviamente, perché il tasso reale è dato dal tasso nominale meno l’inflazione. Il risultato è lampante ma mette a nudo la criticità del momento. O quel tasso reale rientra rapidamente oppure la BCE dovrà ancora intervenire. Con effetti che saranno per forza negativi per i mercati e per l’economia.
STAY TUNED!