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TARGET 2: record saldo negativo per Italia. Ma c’è anche un punto a favore
A volte mi sembra proprio che questa Eurozona rappresenti la più grande barzelletta della storia, soprattutto per come è stata creata, e per poi come è stata gestita. E non passa giorno che non mi domando COME diavolo ne verremo fuori. Si, perché si fa facile a dire “Italia fuori dall’Euro”. Ma se così fosse, non è che si prende la porta, si saluta tutti e se ne esce. O forse qualcuno crede che funzioni così? Vabbè, le dinamiche del percorso di uscita sono molto complesse e per certi versi anche da discutere ed inventare. E credo non sia facile per nessuno poter disegnare il “giusto percorso di uscita”.
Intanto però, ecco una nuova bella notizia. Ed è sul nostro debito pubblico.
Secondo una classifica del Fondo monetario internazionale il debito pubblico italiano è pari a 2.400 miliardi di dollari: il terzo più elevato dopo Stati Uniti e Giappone. (…) Secondo un’analisi di Unimpresa (basata sulla ripartizione del debito italiano ad agosto) il 30%, pari a 743 miliardi, è in mano a investitori stranieri; il 5%, 115 miliardi, alle famiglie; il 29%, 661 miliardi, alle banche; il 21%, 467 miliardi, alle assicurazioni italiane, mentre la quota restante, pari a 236 miliardi di euro, è in possesso della Banca d’Italia. (…) Diverso il discorso se si guarda invece al rapporto tra debito pubblico e Prodotto interno lordo. In questo caso l’Italia sale al secondo posto con un debito/Pil al 132%, mentre il Giappone, con il 200%, passa in testa e gli Stati Uniti scivolano al terzo posto, con il 115%. (Source)
Certo, so benissimo che non vi ho detto nulla di nuovo, sono cose arcinote a tutti i lettori di IntermarketAndMore. Ma per assurdo, eccovi una strana ma buona notizia. Almeno secondo il mio punto di vista. Parliamo di Target2 e della risposta che Mario Draghi ha dato a due europarlamentari del Movimento 5 Stelle.
L’Italia accusa nel sistema di pagamenti Target2 un saldo negativo di 358,6 miliardi, secondo i dati più recenti (novembre 2016). Nella missiva, Draghi ricorda di avere già precisato a fine novembre che «il recente incremento dei saldi Target2 riflette in prevalenza i flussi di liquidità derivanti dal Programma di acquisto di attività» (Paa), e cioè il Qe varato dalla Bce per risollevare l’inflazione e contrastare i rischi di deflazione. In aggiunta, si legge ancora nella lettera, i saldi Target2 «sono rimasti elevati poiché la liquidità creata dal nostro programma si e’ concentrata soprattutto in certi Paesi. Questo fenomeno riflette la struttura finanziaria dell’area dell’euro, in cui le banche con modelli imprenditoriali in grado di attrarre maggiori disponibilità liquide sono in genere situate in pochi centri finanziari».(…) Il loro attuale incremento, invece, «non è sintomatico di maggiori tensioni ed è quindi intrinsecamente diverso dai precedenti aumenti. (Source)
Avete letto bene. Il nostro saldo Target2 oggi è pari a 358,6 miliardi. MASSIMO STORICO. Un saldo negativo che la nostra Banca d’Italia ha nei confronti della BCE. Una cifra monstre che l’Italia dovrebbe rimborsare. Infatti se uno Stato lascia l’UE deve pagare i debiti con il sistema europeo, oltre che ricevere eventuali crediti. Quest’ultimo, certamente, non è il caso dell’Italia.
Ma cos’è il Target2?
Il Target 2 è un sistema di pagamento in mano all’Eurosistema, che lo gestisce e in cui opera come attore principale.
Stiamo parlando di una piattaforma dove avvengono pagamenti con importi molto alti tra i Paesi membri del blocco europeo e viene usata sia dalle banche centrali che dalle banche commerciali per effettuare e processare pagamenti in euro in tempo reale. Il sistema di pagamento Target 2 svolge un ruolo importante. L’obiettivo principale è quello di assicurarsi il mantenimento della stabilità finanziaria dell’Eurozona attraverso la garanzia posta dalla BCE sull’efficacia dei sistemi di pagamento ed altre infrastrutture di mercato.
Perché mi scaldo così tanto per il Target2 e perché sto dicendo che questo nuovo massimo rischia addirittura di essere una notizia positiva? Guardate questo grafico.
La Spagna ah un andamento molto simile a noi ma recentemente il suo saldo dei pagamenti è migliorato. Noi invece abbiamo raggiunto il MASSIMO STORICO del gap con la Germania, paese maggiormente creditore. Ma vi dirò di più. Eccovi questo secondo grafico.
Voilà. E’ evidente che Italia e Germania sono agli antipodi. Il paese con il maggior credito contro il paese con il peggior debito da regolare. Come mai è così forte il divario? Il ruolo potrebbe essere dovuto al PSPP (Public Sector Purchase Program). Tranquilli, non è altro che il QE, il piano di riacquisti di titoli, in gran parte di Stato, avviato dalla Banca centrale europea dal mese di marzo del 2015. La dinamica la spiegava proprio Mario Draghi nella lettera prima citata. La Banca d’Italia compra BTp in nome e per conto di istituzioni finanziarie estere, le quali poi (magari) decidono di non reinvestire successivamente i ricavi (vendite o scadenze) sul mercato italiano e preferiscono magari mantenere su altri mercati, considerati più sicuri, tali cifre. Quindi cifre che escono dall’Italia e non vengono reinvestite nel nostro Bel Paese e vengono magari mantenute sui conti correnti, guarda caso, in Germania perchè è un paese più solido.
E se la Banca d’Italia ha un debito di 358 miliardi, la Germania vanta un surplus di ben 754,1 miliardi. Sono crediti, che le banche tedesche posseggono verso gli altri 18 partner dell’euro, verosimilmente in gran parte verso Italia e Spagna. Un gap quindi che ovviamente supera i 1.100 miliardi di Euro. Ma è anche una cifra che non è reale ma “virtuale”. Infatti Banca d’Italia non deve pagare fisicamente tale cifra.
La cosa però interessante è però questa. Il target2 quindi è probabilmente molto condizionato dal meccanismo di QE Europeo. Ma anche dal fatto che gli stessi investitori italiani hanno venduto molti BTP, che poi sono finiti in pancia alla BCE. Il che quindi rende più stabile (per il momento)il nostro debito e per certi versi anche più “solido” anche se solo virtualmente. Infatti essendoci un grande possessore di bond che si chiama BCE, possiamo pensare di avere una tutela in più.
Faccio una dichiarazione azzardata: potrebbe essere un primo passo verso gli Eurobond? Ma questo è solo un sogno, sopratutto con QUESTO tipo di Unione Europea.
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non è recente ma credo sia interessante come lettura
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-02-20/il-record-tedesco-debito-pubblico-esportato-105425.shtml?uuid=ACsfwpYC
anche questo è “vecchietto” ma qualche lettore magari non lo sapeva….
https://www.facebook.com/notes/informazione-illuminiamo-le-coscienze/la-germania-ha-il-debito-pubblico-in-assoluto-pi%C3%B9-voluminoso-di-tutta-europa-olt/255476004525635/
e per chi vuole passare un week-end più sereno !!!!
http://www.wallstreetitalia.com/germania-liberisti-debito-italia-e-il-piu-sostenibile-in-ue/
“”””””Ma anche dal fatto che gli stessi investitori italiani hanno venduto molti BTP, che poi sono finiti in pancia alla BCE. Il che quindi rende più stabile (per il momento)il nostro debito e per certi versi anche più “solido” anche se solo virtualmente. Infatti essendoci un grande possessore di bond che si chiama BCE, possiamo pensare di avere una tutela in più.””””
potrebbe essere arrivato il momento di minacciare un default selettivo SOLO sul debito pubblico in mano agli istituzionali esteri….. sarei proprio curioso di vedere se una mossa del genere portasse finalmente al considerare qualcosa come emissione di eurobond o condivisone di parte del debito pubblico al fine di evitare il tracollo dell’eurozona.
Eurobond? Se resterà qualcosa come la UE di adesso…”se”…
DT fa dei ragionamenti da operatore della finanza pieno di buon senso.
Il problema è che l’economia e la finanza dipendono dai rapporti di forza fra paesi e fra gruppi di potere, non da molto ipotetiche “leggi” economiche o appunto dal buon senso (che andrebbe anche questo fra molte virgolette, se uno andasse a scavare un pochino…).
Quindi la questione è come sempre eminentemente politica: l’UE è nata perché gli americani avevano bisogno di un presidio anti russo che fosse organizzato e unificato in modo da non dover parlare con una ventina di capi di stato prima di poter prendere una decisione.
Solo che nel frattempo sono successe alcune cose:
1) gli europei credono ancora di essere in più furbi di tutti per cui si sono messi in riga unificandosi ma sotto sotto le élite continentali avevano un piano: con la scusa che lo vogliono gli americani che quindi ci lasceranno fare riprendiamo l’assoluto controllo delle nostre popolazioni tramite le politiche di austerità dopodiché piano piano cominciamo a giocare su due tavoli fra America e Russia e torniamo “noi” il centro del mondo.
Questa cosa ha finito per innervosire gli USA che hanno iniziato a provare una certa insofferenza per l’ambiguità (stronzaggine) europea.
2) qual era l’uovo di Colombo per gli americani? Ovvio, ricostruire dei buoni rapporti con la Russia ottendendo cosí tre risultati.
Primo: i russi non sono più anticapitalisti quindi non si capisce perché continuare a litigare. E ci si ritrova con un nemico di meno.
Secondo: gli USA hanno capito che un mondo multipolare in cui loro sono gli egemoni assoluti è insostenibile e pericolosissimo. Molto meglio stabilire un partenariato con altri due massimo tre big player e concentrarsi sulla propria zona di influenza. Concentrazione delle forze mentre con Bush erano arrivati al famoso overstretching che gli aveva fatto perdere l’America Latina.
Terzo: bypassano brillantemente la furbata europea di cui sopra.
3) infine Trump è un lottatore in prima persona e sa che se devi litigare con qualcuno è meglio fare uno contro uno che uno contro tutti.
Non vuole più alleanze improbabili ma vuole incontrare singolarmente gli interlocutori in modo da bullizzarli meglio (come farà con la May che gli serve in funzione anti Merkel)
Allora il succo è che Trump sta muovendo guerra alla élite che in questo momento non solo governa ma che “È” l’Unione Europea.
“Eurobond” significa prima di tutto una cosa e cioè che i creditori ci rimettono.
I creditori chi sono? Precisamente l’élite attualmente al comando in Europa.
Per di più: qual è l’unica arma di Trump contronquesta élite a due teste (una in Europa e l’altra in America)?
Sostenere i populismi che sono per la rottura dell’Unione e di qualsiasi vincolo monetario o politico.
In queste condizioni come si fa a pensare che si facciano gli eurobond che implicano da una parte una perdita inaccettabile per i creditori delle élite e dall’altra una maggiore unificazione politico amministrativa che è ciò contro cui lottano furiosamente i populisti funzionali a Trump?
e teniamo conto che il signor Donald è diventato presidente da una settimana solamente…lo scontro finale deve ancora cominciare e sarà molto…molto movimentato…