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SUPER RIMBALZO dei mercati: motivazioni e prospettive
Abbiamo vissuto dei veri giorni di gloria. Mercati che sembravano partiti a razzo, con quell’euforia e quella frizzantezza che oramai erano dimenticate. E tutto di è mosso di conseguenza. Come un orologio svizzero, il quadro intermarket ha girato le lancette e tutto si è mosso in modo sincrono. Se le aspettative di inflazione scemano, ecco che i bond recuperano, le azioni decollano, il dollaro corregge e le materie prime latitano anche se in modo relativo.
Il grafico parla chiaro, il tasso inflazione continua ad essere in tensione ma ecco che finalmente si inizia a vedere in Canada e USA un beccuccio che guarda verso il basso. Era il segnale che il mercato si aspettava per “scatenare l’inferno” (come direbbe il buon Guido Meda) e difatti boom. Mercati all’impazzata. Ma sarà vera gloria?
Nel video TRENDS del week end vi ho spiegato le varie dinamiche e le proiezioni intermarket. Il fatto importante è ovviamente quello che il mercato ha interpretato. Tasso inflazione che finalmente inizia la sua flessione, e quindi proiezioni sulla stessa che cambiano. Ed ecco cosa si aspetta il mercato ora. E dal tono dell’euforia, ci si aspetta già dai nuovi dati di dicembre, conferme del quadro attuale.
E se l’inflazione scende ecco che subito scema la pressione sulle banche centrali. E magicamente non si sconta più un nuovo rialzo di 75bp ma un più moderato 50bp.
Ricordo che è pur sempre un rialzo importante e che non va a cambiare un quadro di mercato potenzialmente recessivo in USA e stagflattivo in UE. Godiamoci l’attimo, di acqua sotto i ponti ne deve ancora passare.
STAY TUNED!
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