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SUPER EURO: oggi è tutto ok ma è a rischio l’1% del PIL Eurozona
Il grande protagonista di questa estate 2017, oltre al caldo torrido, è come vi ho ampiamente spiegato l’Euro.
Nel video TRENDS avrete avuto modo di vedere le logiche e le motivazioni di quella che considero una buy opportunity. Ovviamente in un mercato estivo è gioco facile della speculazione aumentare i giri e la pressione e quindi spingere nella direzione voluta, determinate asset class.
E così è anche per il cross EUR USD. Quindi, malgrado tutto, mantengo assolutamente il mio parere anche perché, in questo momento, la BCE sta alla finestra ma non lo farà per sempre. Vedrete che tra un po’ qualcuno inizierà a far uscire qualche commento pro USD.
E poi ovviamente c’è la FED che deve decidere cosa fare. Ma con un problema in più.
Infatti come avrete letto, l’inflazione negli USA è nuovamente in frenata.
(…) The United States has a problem: not enough inflation. That notion is a bit of a head-scratcher. Most people don’t like inflation. They would prefer that a dollar tomorrow be worth the same as a dollar today. But a recent drop in inflation may be a sign of fresh economic weakness and is perplexing to Federal Reserve officials who are now wrapping up the central bank’s stimulus campaign. The Federal Reserve thinks modest inflation has important economic benefits, and it has aimed since 2012 to keep prices rising at an annual pace of 2 percent. The problem is that the Fed is on track to fail for the sixth straight year. Inflation has been stubbornly sluggish. (NYT)
Inflazione troppo bassa rappresenta un problema ed è un segno tangibile di rallentamento. Inoltre, cosa di non poco conto, se la FED decidesse si alzare i tassi con un’inflazione in discesa, significherebbe aumentare i tassi reali con una forzatura. Elemento ulteriormente depressivo per l’economia. Un tassello in più a favore della forza attuale dell’Euro.
Aggiungete la ritrovata forza economica dell’Eurozona (che comunque sta andando meglio degli USA) et voilà. Euro alle stelle, USD alle stalle.
Come ricordato nel video TRENDS, un USD così debole aiuta i paesi emergenti, sia dal lato obbligazionario che azionario. MA…. Siamo così sicuri che aiuti anche l’Europa?
La forza della valuta oggi non è presente nei dati macro che escono generosamente e tutti con interessanti valori positivi. Occhio però. L’export patirà non poco questa situazione, visto che solo qualche giorno fa eravamo ancora a 1,07. Quindi, la logica mi porta a dire: ok, tutto a favore dell’Euro oggi ma ci sono tanti estremi, parte dei quali sono stati citati qui più tanti altri. E l’arrivo del mese di agosto potrebbe iniziare a portare qualche novità. Come dicevo in apertura, basterebbe che qualcuno in BCE iniziasse a parlarne coi giornalisti anche perchè l’impatto per la crescita dell’Eurozona non deve essere sottovalutato da Francoforte. Ma di che numeri stiamo parlando?
Non ci sono ancora stime ufficiali, però secondo alcuni modelli di calcolo, un cross EUR USD a +10% dovrebbe comportare un PIL Eurozona che si “autolimita” di un -1%. E quindi in un batter d’occhio, la nostra crescita del 2017 rischia di andarsi a fare benedire.
Ma come sempre sono solo pareri personali e quindi, contano zero. Giusto?