STIPENDI PUBBLICI: la folle spesa per le retribuzioni d’oro dei dirigenti

Scritto il alle 14:16 da Danilo DT

Spending review. Un processo che avrebbe dovuto portare maggiore equità, vistosi risparmi nel costo pubblico, una nuova concezione nella gestione del denaro speso dallo Stato.
Siamo obiettivi. Avete visto per caso qualche cambiamento epocale nelle spese pazze dello Stato? Avete notato nel settore pubblico, dove ci sono inequità e stipendi pazzeschi ed ingiustificati, tagli degni di questo nome?
Assolutamente no. Anzi, in Sicilia, per non fare nomi, la casta politica ha fatto di peggio: lo stipendio se lo sono di nuovo alzati, dopo aver fatto una “finta” di riduzione mesi fa.

In Sicilia, in piena bufera giudiziaria sulle spese pazze in Regione, i capigruppo si aumentano lo stipendio. 1.160 euro lordi in più al mese che l’Assemblea Regionale Siciliana, ancora scossa dalla maxi inchiesta sull’uso dei fondi destinati ai gruppi parlamentari sulle presunte spese illegittime per circa 10 milioni di euro, ha appena approvato, ben nascosti tra le pieghe della Finanziaria.
L’aumento delle indennità di funzione, questa la motivazione, sarebbe dovuto alla diminuzione del budget, colpito dai tagli troppo energici del governo Monti. Così il presidente dell’Ars avrà 2.700 euro di bonus in più ogni mese, i vicepresidenti 1.800 euro, i deputati questori fino a 1.622 euro. Inoltre è previsto un bonus di 1.159 euro per i presidenti di commissione, mentre i vicepresidenti trovano in busta paga un’indennità suppletiva di 290 euro. (Source) 

Questa però è solo la punta di un iceberg che è di dimensioni paurose e che sta mandando, in concorso con tante altre cose, a ramengo il paese.
Il sempre brillante Roberto Perotti, PhD in Economics al MIT nel 1991, docente alla Columbia University di New York e all’European University Institute di Firenze, ora ordinario alla Bocconi, nonché research associate del National Bureau of Economic Research e del Center for Economic Policy Research, ed ex consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Banca Interamericana per lo Sviluppo, della Banca Centrale Europea, della Fed, e della Banca d’Italia (ehm…può bastare?), assieme al brillante Filippo Teoldi, reserach assisstant alla Bocconi, hanno pubblicato su LaVoce una loro ricerca che fa sbiancare l’italiano che crede ancora nel principio del “buon padre di famiglia” , quello cioè che dovrebbe essere la base nella gestione del bene pubblico.

Un esempio che leggiamo in questa ricerca? I 300 direttori generali di province e regioni guadagnano 150.000 Euro, quanto il capo di gabinetto degli Esteri britannico.
Volete mettere il direttore della provincia di Medio Campidano  (sapevate che esiste?) le responsabilità che ha rispetto al “collega” inglese?
Ma leggete qui sotto cosa hanno scoperto Perotti e Teoldi.

In questa puntata presentiamo dei dati più sistematici sulla struttura retributiva non solo dei ministeri, ma di tutta la  Pubblica Amministrazione italiana. Vedremo che  essa è una enorme piramide, con una base molto ampia e un vertice molto sottile con retribuzioni altissime. In mezzo, sorprendentemente, c’è poco.

La Tabella 1 mostra le remunerazioni medie lorde dei “Dirigenti apicali”, degli “Altri dirigenti”, e del “Personale non dirigente” nei vari  comparti della Pubblica Amministrazione.(1) Tutti i dati sono desunti dal “Conto annuale del Personale per il 2012”, appena prodotto dalla Ragioneria Generale dello Stato. (2)

La definizione esatta di ogni categoria varia da comparto a comparto. Per esempio, nei ministeri la categoria “Dirigenti apicali” include i capi dipartimento, i segretari generali, e i dirigenti di I fascia; la categoria “Altri dirigenti” include i dirigenti di II fascia. Nelle regioni, la due categorie includono rispettivamente segretari e direttori generali la prima, e dirigenti la seconda. La definizione esatta di ogni categoria in ogni comparto è nella nota (3) in fondo all’articolo.

Lasciamo al lettore dare un’occhiata ai dati. Per un semplice termine di paragone si tenga presente che il capo di gabinetto del Foreign Office e i quattro  direttori generali nel ministero dell’ economia britannici guadagnano circa  150.000 Euro; un direttore  (equivalente a un dirigente di I fascia) 110.000 Euro.

Ci limitiamo  a mettere in evidenza alcuni numeri.

ALCUNI ESEMPI

– I ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico hanno rispettivamente 125 e 165 dirigenti di II fascia, che guadagnano in media 110.000 euro, quanto i 17 dirigenti di I fascia del ministero dell’ Economia britannico.

– I 300 dirigenti apicali di regioni e provincie guadagnano 150.000 euro, quanto uno dei quattro  direttori generali del ministero dell’ Economia e il capo di gabinetto del Ministero degli esteri britannici.

– I 2.000 altri dirigenti  delle province quadagnano 105.000 euro, quasi quanto  uno dei 17 dirigenti di I fascia del ministero dell’ Economia britannico. I 7.000 altri dirigenti dei comuni guadagano poco meno.

– I quasi 700 dirigenti apicali del Servizio Sanitario Nazionale guadagnano anch’essi  ben più di un dirigente di I fascia del minisitero dell’ Economia britannico.

– Si noti l’ altissima remunerazione della carriera diplomaticaPeraltro, lo  stipendio medio di quasi200.000 euro per i quasi 900 diplomatici è sottostimato  per vari motivi tecnici (torneremo sui diplomatici, quando riusciremo ad ottenere dati più precisi).

– Anche i quasi 10.000 magistrati hanno un’ altissima remunerazione media:  144.000 euro. La remunerazione media dell’Avvocatura di Stato è ancora più elevata.

– Le remunerazioni medie dei dirigenti delle autorità indipendenti sono anch’esse altissime. Lo stesso vale per il loro personale non dirigente.

– Una nota folcloristica ma non troppo: i 12 dirigenti apicali dei cappellani miltari di esercito e polizia guadagnano quasi 100.000 euro. Ma anche i 74 altri dirigenti fra i cappellani militari non se la passano  male, con oltre 60.000 euro in media.

E’  bene ripetere che questi numeri sono solo delle medie. Essi nascondono a loro volta notevoli variazioni anche all’interno di ogni singola categoria. Sono numerosissime le posizioni con remunerazionifra i 250.000 euro e i 350.000 euro. In una prossima puntata metteremo in evidenza queste distinzioni all’interno della categoria dei dirigenti apicali.

I RISPARMI POSSIBILI

Questa struttura remunerativa è irragionevole. Qualsiasi programma di riduzione della spesa pubblica per ridurre le tasse deve partire da un ripensamento radicale di queste remunerazioni. Secondo le nostre stime, una riduzione media del 20 percento degli stipendi dei dirigenti apicali e del 15 percento degli altri dirigenti, insieme a una riduzione sostanziale degli stipendi dei manager pubblici e semi-pubblici (di cui ci occuperemo in una prossima puntata),  potrebbe fare risparmiare allo Stato fra gli 800 milioni e 1 miliardo.  Tutto questo senza licenziare né mettere sul lastrico nessuno.

Le retribuzioni nella Amministrazione Pubblica italiana

perotti_teoldi_1perotti_teoldi_2

 Scarica la tabella in PDF

 

(*Roberto Perotti coordina un gruppo di lavoro della segreteria di Matteo Renzi sulla spesa pubblica. Il contenuto di questo articolo rappresenta le idee personali di Roberto Perotti e non è stato in alcun modo sottoposto alla visione né tantomeno al vaglio preventivo di alcun componente del gruppo di lavoro o della segreteria).

(1) La tabella include sia i dirigenti a tempo indeterminato sia quelli a tempo indeterminato. Le cifre se si esclusono i dirigenti a tempo determinato sono molto simili. I numeri di occupati in ogni categoria sono ottenuti dividendo le mensilità totali per 12.
(2) Ringraziamo il dott. Giovanni Crescenzi della Ragioneria Generale dello Stato per averci fornito i dati originali e per preziose spiegazioni. Ringraziamo anche Nicola Bellé e Giorgia Girosante dell’Università Bocconi per altri preziosi chiarimenti su questo dataset.
(3) Di seguito la definizione esatta di ogni categoria

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
CONSIGLIERE
DIRIGENTE I FASCIA
DIRIGENTE II FASCIA  Di Categoria A e B

Ministeri

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
Dirigenti di I fasciaCapi Dipartimento/Segretari Generali (Qualora presenti)  Dirigenti di II Fascia  Di Terza, Seconda e Prima Area.

Province

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
Direttori Generali Dirigenti  Di Categoria A, B,C e D

Province

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
Direttori Generali Dirigenti  Di Categoria A, B,C e D

Regioni

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
Direttori Generali e Segretari – Dirigenti
– Alte specializz. In d.o. art. 110 c.1 TUEL
 Di Categoria A, B,C e D

Comuni

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
Direttori Generali e Segretario Generale  – Dirigenti- Alte specializz. In d.o. art. 110 c.1 TUEL
– Segretari comunali e provincaili
 Di Categoria A, B,C e D

Areonautica

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
CAPO SM/SGD
GENERALE DI S. AEREA ED EQUIP.
GENERALE DI DIVISIONE AEREA ED EQUIP.
GENERALE DI BRIGATA ED EQUIP./
GENERALE DI BRIGATA AEREA COLONNELLO + 25 ANNI COLONNELLO + 23 ANNI COLONNELLO
TENENTE COLONNELLO + 25 ANNITENENTE COLONNELLO + 23 ANNITENENTE COLONNELLO + 15 ANNITENENTE COLONNELLO + 13 ANNIMAGGIORE + 25 ANNI MAGGIORE + 23 ANNI MAGGIORE + 15 ANNI MAGGIORE + 13 ANNI CAPITANO + 25 ANNI CAPITANO + 23 ANNI CAPITANO + 15 ANNI CAPITANO + 13 ANNI  UFFICIALIMARESCIALLISERGENTIVOLONTARI IN SERVIZIO PERMANENTE

Capitaneria di Porto

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
AMMIRAGLIO ISPETTORE CAPO AMMIRAGLIO ISPETTORE CONTRAMMIRAGLIO CAPITANO DI VASCELLO + 25 ANNICAPITANO DI VASCELLO + 23 ANNICAPITANO DI VASCELLO CAPITANO DI FREGATA + 25 ANNICAPITANO DI FREGATA + 23 ANNICAPITANO DI FREGATA + 15 ANNICAPITANO DI CORVETTA + 15 ANNICAPITANO DI CORVETTA + 13 ANNITENENTE DI VASCELLO + 15 ANNITENENTE DI VASCELLO + 13 ANNI UFFICIALIMARESCIALLISERGENTIVOLONTARI IN SERVIZIO PERMANENTE

Cappellani militari delle forze armate (CM10)

Dirigenti apicali Altri dirigenti Personale non dirigente
ORDINARIO MILITAREVICARIO GENERALEISPETTOREIII CAPPELLANO CAPO + 25 ANNIIII CAPPELLANO CAPO + 23 ANNIIII CAPPELLANO CAPO II CAPPELLANO CAPO + 25 ANNIII CAPPELLANO CAPO + 23 ANNIII CAPPELLANO CAPO + 15 ANNII CAPPELLANO CAPO + 25 ANNII CAPPELLANO CAPO + 23 ANNII CAPPELLANO CAPO + 15 ANNII CAPPELLANO CAPO + 13 ANNICAPPELLANO CAPO +13 ANNICAPPELLANO CAPO + 25 ANNICAPPELLANO CAPO + 15 ANNI UFFICIALI

Marina

Carabinieri

Corpo Forestale

Guardia di Finanza

Vogliamo tornare a parlare dei soliti discorsi? Diritti acquisiti, lobby, clientelismo, amicizie altolocate, senza poi dimenticare che in taluni ministeri, i dirigenti di 2^ fascia non hanno affrontato, né superato alcun concorso selettivo. Sono stati prescelti tra il personale non dirigente ed incaricati ad libitum con le retribuzioni proprie del dirigente…..

Come la vogliamo definire questa? Mafia? Oppure “modus operandi” che ormai fa parte della nostra cultura, della nostra storia e che mai cambierà?

Se poi parliamo di meritocrazia…beh…meglio lasciare perdere… cambierà mai qualcosa? E con questo scheletro amministrativo, il nostro paese riuscirà mai a ripartire?

Buon Week end a tutti e FATE GIRARE QUESTO POST. La gente DEVE sapere….

(Fonte dei dati: LaVoce)

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Danilo DT

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22 commenti Commenta
jusemancio
Scritto il 18 Gennaio 2014 at 17:51

Danilo attenzione a non generalizzare, io da ex 6° livello (categoria C) comparto università, 14 anni di anzianità sono a 23 mila ….e senza possiblità di carriera nonstante la laure in ing..

paolo41
Scritto il 18 Gennaio 2014 at 17:57

Bravo Perotti e un doppio bravo a Danilo…. Stai tranquillo che lo faccio girare !!!!!

gainhunter
Scritto il 18 Gennaio 2014 at 18:30

1 mld / anno? Poco, ma sempre meglio di niente. E sempre se il calcolo è corretto. E sommato a tutti gli altri possibili risparmi non so a che cifra si può arrivare. E per arrivare ai 60 mld / anno (se non di più) per il fiscal compact ce ne vuole…

A parte questo, per principio vanno sicuramente tagliati (quelli realmente apicali, visto che c’è già la puntualizzazione di Jusemancio).

Detto questo, è possibile tagliare queste e le molte altre spese oppure le vie burocratiche lo impediranno (come già avvenuto in passato)? Se riformare dall’interno è impossibile, se i vincoli esterni (tipo euro e UE) non funzionano, magari l’unico modo consiste nello smantellare lo stato pezzo per pezzo (v. http://www.indipendenzaveneta.com, http://www.color44.org): azzeramento e riscrittura completa di legislazione, organizzazione e burocrazia. Utopia? Beh, qualcosa si muove, e mica solo da noi, e magari è meno utopia di un funzionamento armonico dell’UE… oltre al fatto che della burocrazia e delle spese dell’UE non si preoccupa nessuno…

kry
Scritto il 18 Gennaio 2014 at 18:38

Faccio volutamente una provocazione di cui sono certo di sollevare un vespaio. Concordando completamente con l’affermazione “Questa struttura remunerativa è irragionevole.” anche nei confronti di qualsiasi lavoratore facendo i conti della serva se ad un risparmio del 20% si ottiene diciamo 1 miliardo matematicamente parlando la spesa per questa casta è di 5 miliardi. Quanto paghiamo d’interessi sul debito pubblico all’anno 70/75 miliardi ? Ripeto che concordo con il fatto che questi stipendi da capogiro sono un offesa nei confronti di un LAVORATORE che si meriti di essere considerato tale ma comprendo anche che con una spesa per interssi tale che quasi da sola fa aumentare il debito pubblico gli appartenenti a questa casta s’infastidiscano nel andare a fargli i conti in tasca. Per far ripartire il paese basterebbe che i nostri rappresentanti con numeri alla mano faccino presente che alla lunga simo piu solvibili della Francia che paga interessi sul decennale del 2,45% mentre noi 3,8 risultato altro che 1 miliardo.

Scritto il 18 Gennaio 2014 at 19:16

jusemancio@finanzaonline,

Carissimo,
non posso che accettare la tua critica in quanto io ho preso i dati del Prof. Perotti senza ovviamente poterli verificare. Sono certo che ci sono anche delle altre realtà ma se la media è questa. mi risulta che a queste contestazioni, il prof. abbia direttamente risposto sul sito del post originario.

gainhunter,

kry@finanza,

Ciao ragazzi…

andrea4891
Scritto il 18 Gennaio 2014 at 19:55

c’è un tale che imperversa nel forum di fol e che si vanta di uno stipendio annuo di 150k dalla Regione Siciliana … un tale koglione che t’immagineresti disoccupato a vita, e invece ……. ma in Sicilia non avevano vinto i 5stelle ❓ ❓ ❗ ❗ ❓ ❓ ❗ ❗ 🙄 🙄 🙄

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 10:38

kry@finanza,

non ti sarai mica trasferito anche tu nel pianeta trallallero-trallalla ? i dati sull’export italiano, il settore che dovrebbe “trainare il paese” come dicono “loro” è un disastro totale. Considerando che anche i dati della Germania sono deludenti, nella migliore delle ipotesi l’Italia avrà uno striminzito segno positivo x 1 o 2 quadrimestri e sarà di nuovo in recessione nella tarda primavera a meno di un immediato crollo dell’euro e una forte ripresa nel resto del mondo il che è impossibile (perché uno esclude l’altro). Il 3,8% di interessi sul 10y con un debito/PIL che può andare in una sola direzione, rischiano di diventare presto un ricordo. Relativamente al post, 1 miliardo è cifra ridicola, il costo dello stato in Italia è sotto la media europea, la qualità della spesa fa schifo, la casta fa schifo, ma i numeri sono numeri. Il sostegno alla disoccupazione cronica (1/3 della quale creata dalle scelte demenziali dell’Europa e ben accettate dai governi Berlusconi/Monti/Letta) ci costa almeno 4 volte quel miliardo. Capisco Danilo nel suo tentativo disperato di voler credere che l’Italia nell’euro ci può rimanere. Non può e non ci resterà. Il paragone con il governo UK andrebbe completato computando quanto costa a quel paese la casta di banchieri che dalla City governa x davvero quel paese. Cosa non si scriverebbe pur di difendere le proprie delusioni e illusioni. Comunque non preoccupatevi più di tanto, non potete farci granché e di porti sicuri non ne vedo, questa è una gara davvero strana, vince chi finisce nel burrone x ultimo non chi salta dall’altra parte per primo.

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 10:52

kry@finanza,

per completare il quadro fosco considera poi che l’export italiano è prevalentemente entro l’area euro e satelliti dove l’economia è in stato comatoso, non va come dovrebbe e potrebbe verso gli EM per ragioni di cambio e va bene solo negli USA, paese di cui gli europei amano parlare malissimo augurandosi la morte imminente del proprio miglior cliente a riprova che il continente è abitato da coglioni. Infine (soprattutto ?), la capacità di riserva dell’OPEC è ai minimi storici, la produzione esportabile è in calo e la domanda dai paesi EM non accenna per niente a calare; questo depone a un repricing del brent a breve se nel frattempo non arriva una recessione che le politiche monetarie di USA, Giappone, Cina… stanno per ora rimandando… e tanti saluti al mirabolante miglioramento dei conti con l’estero.

Lukas
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 11:09

john_ludd@finanza,

Il calo delle commodities ha aiutato la bilancia commerciale italiana…..ma se si inverte il trend….saranno guai seri non solo per il nostro saldo import-export…….ma anche sul fronte tassi….con deflagrazione conseguente ( e forse definitiva ) del deficit pubblico….e privato.

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 11:56

Lukas,

sul petrolio il trend si inverte di sicuro ma probabilmente non in modo permanente. L’economia non può tollerare prezzi sensibilmente superiori a quelli odierni senza una recessione. D’altra parte le compagnie petrolifere mostrano ormai una avanzata crisi dei profitti in quanto il prezzo del petrolio è troppo basso. Con cash flow in calo non possono sostenere gli investimenti in esplorazione, il costo marginale della nuova produzione è a ridosso dell’attuale prezzo di vendita e la situazione è intenibile. L’unico paese OPEC con riserve di lungo periodo non aumenterà la produzione e terrà saldo il controllo dei prezzo perchè è in una posizione di assoluto dominio e se la tiene stretta. I russi hanno riserve addizionali ma ad altissimo costo nell’artico siberiano, nessuno sa se saranno mai capaci di estrarle, ma hanno risorse energetiche sufficienti a renderci vassalli sempre più miseri per i prossimi 20 anni. Se un domani il pendolo capitale/lavoro si spostasse di nuovo verso il lavoro come probabile, la nuova domanda che ne nascerebbe andrebbe incontro a insufficiente offerta, il prezzo esploderebbe, l’inflazione ritornerebbe a tutta velocità e avremmo comunque una nuova recessione. Scritto con eccessiva sintesi, questo è il quadro di gran lunga più probabile nei prossimi anni: brevi cicli di ripresa e rapide recessioni che lasciano il sistema su un minimo inferiore a quello precedente. Nessun mega crash imminente credo, almeno sinché la credibilità delle banche centrali non viene meno, anche gli apocalittici resteranno delusi, solo un pallone che si sgonfia… psssss…. lo senti ? Siamo noi. Neanche la dignità di un crash, solo un piagnisteo generale.

Lukas
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 12:06

john_ludd@finanza,

Concordo in toto….nemmeno io vedo alcun crash imminente…..molto probabile invece un’agonia prolungata…..finchè non riusciranno a sostituire, quantomeno parzialmente, l’oro nero.

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 12:42

Lukas,

l’oro nero verrà sostituito da madre natura, ecco come: nei prossimi 100 milioni di anni, trilioni di tonnellate di residui organici che si sono depositati in zone geologicamente adatte (rarissime !!!) si decomporranno e verranno compresse sotto strati di rocce. L’azione di energia solare e gravitazionale permetterà di convertire quel tipo di energia in energia chimica sotto forma di legami carbonio-idrogeno una tra le più straordinarie invenzioni di madre natura. A quel punto ci sarà di nuovo petrolio in quantità. Basta saper aspettare… ma temo che la categoria vasta cui appartieni questo non lo accetterà mai e preferirai annegare nell’illusione ben illustrata dal frequente uso del gergo preferito dagli illusi come per esempio “finché non riusciranno a sostituire…” oppure “ci sono grandi invenzioni tenute segrete nei cassetti…” oppure “c’è un complotto universale per mantenere nell’oblio le mirabolanti invenzioni di Nicola Tesla” (questa ultimamente va di gran moda, il web ne è pieno) e via così di turbo fesserie segno evidente dello scoramento unito a totale mancanza di immaginazione e assenza di volontà di cambiare realmente pagina, ovvero modello di sviluppo.

Lukas
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 13:36

Senti che sicumera…..mi vien solo da ridere :mrgreen:

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 13:49

Lukas,

non mi sorprendo che ti venga da ridere, i sadomasochisti pagano per farsi pestare quindi è possibile che qualcuno trovi divertente ciò che per un altro è repellente 😀

… ma questo è un blog, un luogo di chiacchiere virtuali per gente che non sa che fare la domenica, la realtà è fuori dalla porta di casa. Ciao.

draziz
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 14:10

Caro DT, giusto per tornare al quotidiano squallore della politica e di taluni suoi miserabili rappresentanti, forse hai dimenticato che una grande città del Nord (non più di 2 anni fa) ha trasferito dei fondi ad una città della regione da te richiamata nel post, per evitarne il fallimento.
Orbene, tale città del Nord ha da tempo istituzionalizzato nei suoi Bilanci la voce delle contravvenzioni come insostituibile fonte di introito e, continuando a lamentarsi per la scarsità della liquidità disponibile, non ha neppure accennato a diminuire gli stipendi di certi capetti (hem… funzionari), spesso espressione del colore politico di moda nei vari momenti della vita democratica cittadina (dicono che sia un’usanza americana, che chi vince prende tutto…, mah!), preferendo aumentare le imposte locali e alzando il famoso dito medio non solo in una sua piazza ma anche a tutti i suoi cittadini, dimenticando i proclami quali “Roma ladrona” e “federalismo per pagare meno”, ma soprattutto un tal Cesare Beccaria famoso per aver dato alle stampe una lezione (per l’epoca…) di civiltà: “Dei delitti e delle pene”.
Torniamo al solito punto e cioè che nessuno vuol essere il primo a rinuciare a niente, meglio che siano prima gli altri (e questo se lo dicono soprattutto nel mondo politico): che gliene frega dell’elettorato a chi ha la pancia piena e soprattutto non rischia niente, nemmeno la galera?
Al massimo, al prossimo giro elettorale, finisci nella segreteria del partito o nel gruppo misto o comunque resti sempre nel guazzabuglio di chi campa sulle spalle altrui…
E vogliamo scommettere per l’arrivo di un po’ di volatilità e “problemoni grossi” a livello di borsa e politica per le elezioni europee?
Sennò come facciamo a convincere il gregge a votare sempre per gli stessi?

draziz
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 14:21

john_ludd@finanza,

Ci fa molto piacere che di tanto in tanto venga a trovarci Signor Ludd, qui al Mokambo-Web, cyber bar dove un pugno di laureati e (non più) giovani di buone speranze si confrontano con la tastiera, anziché con una più sana briscola o tressette…
Trovo i suoi ragionamenti molto lucidi, sorretti da una preparazione invidiabile e sicuramente molto costosa (anche in termini umani, non solo economici).
Quello che, se mi consente, mi fa un tantino specie (ehm, mi fa un po’ girare i ko…ni) è il suo continuo stigmatizzare l’ignoranza di noialtri poveri cristi del Mokambo-Web con epiteti quali babbeo, perditempo e via dicendo (cose peraltro vere, per quanto mi riguarda, dato che se avessi sotto mano una biondina di 20 anni probabilmente non kakerei neanche di striscio le sue dotte disseratzioni).
Abbia la compiacenza di tornare a trovarci, di tanto in tanto, per continuare a darci lezioni di economia pratica (non ci crederà, ma a me serve moltissimo), però lasci per favore fuori da questo sito ingiurie e riferimenti irriverenti alla nostra pochezza mentale.
Con infinita gratitudine
Draziz

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 14:43

draziz@finanza,

… sepolto dai miei stessi brevi monologhi. E’ pure alquanto probabile che se in questa umida e deprimente domenica “… avessi sotto mano una biondina di 20 anni probabilmente non kakerei neanche di striscio le MIE dotte dissertazioni”. Ne possiamo concludere che come dice un vero dotto “più pilu per tutti” per quanto non risolutivo avrebbe certo effetti positivi. Ciao.

kry
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 14:59

john_ludd@finanza,

Si john_ludd come sempre hai ragione tranne nell’essermi trasferito nel pianeta trallallero-trallalla. Probabilmente sull’export hai letto un mio commento a te indirizzato su altro post e appunto dicevo che non erano bei numeri per cui continuo a non comprendere come mai nonostante i compiti a casa vengano compilati bene rispetto ad altri paghiamo interessi maggiori. Appunto come dici questa è una gara strana e a me piace vincerla avendo l’eventualità di saltare per ultimo perchè almeno resta una speranza sicuramente illusoria e come condizionamento del pensiero mediocre italiano potremmo dire di essere caduti per ultimi e che quindi la colpa è degli altri e non nostra. Per me è sempre un piacere leggere i tuoi commenti e soprattutto apprezzo ,e per questo non smetterò di ringraziarti, quelli a me indirizzati anche se ritieni il tutto virtuale. Ritengo che un blog seppur abbia tanti difetti ha un enorme pregio ovvero quello di leggere senza farsi condizionare dall’aspetto della persona che scrive. Ciao, grazie e buona domenica.

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 17:56

kry@finanza,

non è il caso che tu mi tenga su un piedistallo… Mettici qualcosa di meglio… questo per esempio…

http://www.mandatory.com/2012/05/03/natalia-velezs-finest-assets/9

se non ti interessa, allora prova con questo, più facile che ci stia su un piedistallo anche se per poco:

http://www.sassicaia.it/

ti assicuro che c’è di meglio che parlare di economia e petrolio. Ciao. :mrgreen:

kry
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 19:57

john_ludd@finanza,

Ho capito oggi ti va di scherzare, ma che cavolo dovevi postare proprio le foto di mia cugina proprio non me l’aspettavo, quello non è il suo vero nome. Per quanto riguarda il vino preferisco i rossi Valpolicella, Recioto, Amarone e Lambrusco amabile. Poi ti ho già invitato a parlare di …. Coltrane. Ciao.

jusemancio
Scritto il 19 Gennaio 2014 at 23:08

Danilo DT,

Grazie Danilo.
Per la precisione questi sono gli ultimi valori tabellari (ultimo aumento il 2008) per diplomati (C1) e Laureati (D1) di ingresso:
C1 18.614,99
D1 21.779,88

ai quali aggiungere circa una mensilità l’anno di indenntià d’ateneo.
fonte ARAN contratto comparto università.
http://www.aranagenzia.it/index.php/contrattazione/comparti/universita/contratti/455-ccnl-economico-2008-2009

praticamente guadagna di più una cassiera dell’auchan… con tutto il rispetto per la cassiera ovviamente!
Ad ogni modo come sempre ottimo lavoro!
giuseppe

nervifrank
Scritto il 20 Gennaio 2014 at 13:20

jusemancio@finanzaonline:
Danilo attenzione a non generalizzare, io da ex 6° livello (categoria C) comparto università, 14 anni di anzianità sono a 23 mila ….e senza possiblità di carriera nonstante la laure in ing..

Jusemancio. la generalizzazione nella ricerca riportata da Dream è impossibile, perché si capisce bene che la ricerca stessa riguarda i dirigenti della PA. E io, che lavoro in un grosso comune del Nord come funzionario e non come dirigente, confermo in toto quelle cifre. Anche perchè anni fa controllavo la spesa del personale e conosco tuttora l’evoluzione della stessa (nulla a partire dal 2007, cosa non così tragica per i dirigenti). E tenete conto che gli enti locali in senso stretto, ossia comuni e province, sono i più sfigati dell’intera PA italiana come retribuzioni sia di dirigenti che di non dirigenti. Figuratevi allora i dirigenti degli altri enti.

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