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Sogno o son desto? (il debito della Pubblica Amministrazione, il Governo Renzi e le imprese)
Io posso anche capire che la psicologia sia un elemento importante anche in economia. Cercare di far vedere un mondo migliore di quello che è, nella realtà, aiuta e spinge il cittadino ad affrontare la quotidianità con maggiore entusiasmo, alimentando quindi i consumi e l’economia stessa. Stavolta il governo Renzi, sul debito PA, ha esagerato.
Ma quando si arriva a sfiorare il ridicolo, questo no, non lo posso accettare.
Vi riprendo “pari pari” quanto scritto sul sito ufficiale del Governo, e ve lo metto prima con due screenshot (così non venisse mai in mente di cancellare…) e anche con la copia del testo.
Cerchiamo di fare un po’ di ordine sulla questione dei debiti della Pubblica Amministrazione per evitare che informazioni parziali contribuiscano soltanto a creare confusione.
Il dato di partenza è il seguente: oggi lo Stato non è in grado di avere una mappatura chiara, una fotografia certa dei debiti cui deve fare fronte. È il motivo per il quale la fatturazione elettronica, che abbiamo introdotto tra le novità della riforma della Pubblica Amministrazione lo scorso giugno, è lo strumento chiave per determinare, d’ora in avanti, il chi, il quanto e il quando dell’impegno preso dallo Stato nei confronti dei suoi creditori.
Primo punto: abbiamo realizzato il sistema che permetterà di controllare se tutti gli enti centrali pagano a 30 giorni. Adesso va esteso anche alle amministrazioni locali e il sistema girerà definitivamente.
Secondo punto: tutti i soggetti che hanno un debito verso la PA (ndr: SCUSATE, ma non è un credito? questione di punti di vista! HAHAHAH! ) sono oggi – grazie all’accordo tra Governo, banche e CDP – in condizione di essere pagati. Purtroppo devono sottostare a una procedura che prevede la certificazione del credito sul sito del Governo. Ma se l’operazione è complicata dal punto di vista procedurale, il concetto è molto semplice. Entro il 21 settembre abbiamo messo a disposizione i soldi per pagare tutti i debiti di parte corrente. Purtroppo non tutti sono stati pagati perché il procedimento richiede un comportamento attivo (registrazione) da parte delle aziende. In un mondo normale il pagamento dovrebbe essere automatico. Purtroppo l’assurdo meccanismo del passato e l’inefficienza di molti enti locali impone di usare questa procedura. Ma – questo è il punto chiave – lo Stato si è messo nelle condizione di pagare tutti i debiti. E dunque è corretto sostenere che la sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti PA è vinta. Rimane quella di semplificare e imporre efficienza a tutta la pubblica amministrazione.
Rimangono fuori da questo computo – che comunque supera ampiamente i 30 miliardi – solo quella quota parte di debiti della PA su investimenti (stimati tra i due e i tre miliardi di euro) per i quali i soldi ci sono, ma il problema è il rispetto del 3% sul deficit. In altri termini, le risorse ci sono, ma rimane il problema di rispettare il patto di stabilità e non sforare il 3%.
Gli unici debiti non pagabili al momento sono questi. Non 60 miliardi, come abbiamo letto da qualche parte, ma una cifra che oscilla tra i due e i tre miliardi, che rischiano di farci sforare il 3%; vincolo europeo che noi intendiamo onorare e rispettare.
Quindi MA QUANTO SIAMO BRAVI E QUANTO SIAMO BELLI!!!
Per farla breve il Governo vuole convincerci che gli strumenti per pagare sono stati predisposti e messi a disposizione, ora è colpa delle imprese se non li usano.
Certo, il momento è complicato ed il Governo manifesta solidarietà nei confronti dell’imprenditoria italiana ma le colpe sono del passato e…che ci possiamo fare?
Intanto però le sfide del Governo sono vinte…
Innanzitutto lodarsi in questo modo è inaudito e ridicolo, inaudito perché sono falsità, e ridicolo perché la situazione dell’economia italiana è DRAMMATICA.
E poi scaricare sempre e solo le colpe sul passato è la cosa più controproducente che si possa fare.
Colpa della politica corrotta degli ultimi 30 anni? VERO!
Colpa di come è stato gestito l’Euro e la spesa pubblica? VERO!
Colpa della mala gestione del bene comune e di uno scellerato clientelismo?
VERO!
Potrei andare avanti per ore ma CHISSENEFREGA! Adesso dobbiamo GIRARE PAGINA e CAMBIARE! Basta guardarsi indietro, occorre guardare AVANTI anche con scelte drastiche ed invasive, ma RIVOLUZIONARIE e non lodarsi di quanto fatto che poi NON è stato fatto.
I pagamenti dell’esecutivo a favore delle imprese pari SOLO al 46%. (Fonte: CGIA di Mestre) e stando alle dichiarazioni di Padoan, dal 21 luglio sono stati pagati altri 6 miliardi, il che porta la percentuale al 56,3%, circa 32 miliardi.
Ah già, ma come dice il governo stesso, non sanno nemmeno loro qualto è il debito della PA. Quindi tutti diventa relativo. Andiamo bene…
STAY TUNED!
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
“Colpa della politica corrotta degli ultimi 30 anni?”
Poiché risulta pubblicamente acclarato e poiché sono noti nomi cognomi e facce di m…da, perchè non si vanno a prendere uno per uno e si utilizza il meccanismo della rivalsa, pignorando i beni personali e dei congiunti (dopo accurata analisi delle rispettive dichiarazioni dei redditi, a scanso di “pericolose” sviste da parte degli accertatori) ?
Ma noooo, diamogli anche le pensioni (he, he, he… è legge, tra l’altro fatta da loro…) e soprattutto continuiamo a spendere quei 900.000 Euro annui per garantire viaggi e pappatorie varie a che a chi ha cessato (proprio la settimana scorsa è stato bloccato un intervento del M5S che chiedeva di eliminarli, ma la pronta reazione dei “garanti” del PD e di qualcun altro ha sventato l’odiosa sforbiciata ai costi…).
Tutto bene, continuate a lavorare, a pagare tutte le tasse e le gabelle possibili e a chi si vuole sposare un consiglio: trovatevela il più brutta possibile… chissà mai che venga reintrodotto il IUS PRIMAE NOCTIS…
Comunque il passaggo DEBITO/CREDITO segnalato a metà post è impagabile….
Non preoccupatevi, è solo il sito istituzionale del Governo, TUTTOBENE…