SG: BANCHE IN DIFFICOLTA’
E’ iniziata una nuova settimana, ma ben poche sono le novità da segnalare. Tanto per cominciare resta sempre uguale il segno rosso che oggi illumina il dispay su Piazza Affari e sui listini europei. Sempre uguale la tendenza ed il sentimento degli operatori.
In compenso aumentano i dubbi soprattutto sui titoli bancari europei. La ormai nota vicenda che ha tenuto banco nel Week end ha creato lecite e ovvie paure non solo sulla banca stessa, ma su tutti i titoli del settore. Ma cosa succede al sistema bancario europeo?
Truffa SG: la cosa puzza…
Secondo quanto dichiarato dalla Société Générale, una delle più importanti banche di Francia, la frode subita si aggira attorno ai 50 miliardi di euro. Autore della truffa è ormai il mitico Jerome Kerviel, un degno eredo di Arsenio Lupin. Sarebbe l’unico autore della truffa. Interrogato (chissà per quanto tempo…) dalle forze dell’ordine, sarebbe l’unico responsabile. O per lo meno questo è quanto dice SG. Ma… come saranno andate le cose? Sembra infatti impossibile infatti che un impiegato solo (nemmeno con grossi poteri) possa fare quanto invece ha fatto, senza che nessuno se ne accorgesse, in barba a tutti i sistemi di controllo, e contribuendo alla volatilità dei mercati degli ultimi giorni (causa ricoperture dell’istituto stesso). Qui i conti non tornano. Lui stesso sostiene di essere il caprio espiatorio di una vicenda ben diversa da come ci vogliono far credere. Ma la banca è di diverso avviso. Alla Gendarmerie l’onere di capire cosa è realmente successo. Ovviamente io non so cosa è successo. Ma una certezza c’è, eccome. E’ pazzesco che sia successa nel XXI secolo una cosa del genere, ennesima dimostrazione della fragilità del sistema finanziario, dove sono successe negli ultimi tempi delle cose incredibili e che passeranno alla storia. Ora i rumors sono tutti per una fusione di SG con qualche altra banca: BNP Paribas, Unicredit, Deutsche Bank? Vedremo… Resta il fatto che proprio sulle banche del nostro continuente stanno affiorando una serie di problema da cui alcuni pensavano che fossero immuni. Subprime e derivati in primis. Morale: vedrete che anche le banche europee nei prossimi giorni verranno fuori con svalutazioni e probabilmente con qualche poltrona che salterà. In quanto tutto il mondo è paese, e nell’era della globalizzazione è difficile pensare il contrario.
Euribor: forte correzione
Ma in tutto questo scenario drammatico, bisogna dare atto che la crisi della liquidità è rientrata. Probabilmente grazie ai pronti interventi dell’istituto centrale, la BCE, che ha provveduto ad iniettare liquidità nel momento del bisogno. Ed ecco qui il grafico che testimonia questo fatto. Si riferisce all’Euribor a 3 mesi. Dopo aver toccato il 5% ( e i 100 bp di spread sui tassi BCE) oggi è rientrato in un più tranquillo 4.36%, perdendo ben 70 bp nell’arco di un mese. Non dimentivìchiamo però che proprio il massimo periodale lo abbiamo ottenuto in concomitanza con il fine anno, un momento in cui le banche necessitano in modo particolare di liquidità e quindi si finanziano sul mercato richiedendo, anche per pochi giorni, del denaro sull’interbancario.