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Strategia Sell in May: solita leggenda o saggio consiglio?
Sell in may and go away.
Questo è sicuramente uno dei “Detti di borsa” più comuni in assoluto. Chiudere le posizioni a maggio e andare in vacanza e poi, a settembre, si vedrà. Detta così suona molto da barzelletta finanziaria ed effettivamente non sempre chi ha venduto a maggio ha fatto la cosa migliore. Personalmente io direi di escludere a priori la stagionalità in questo momento (e quindi il fatto che, arrivati a maggio, bisogna vendere). Ci sono be altri fattori che comanderanno il mercato, e non sono certo legate al quinto mese dell’anno.
Come potete ben immaginare, saranno le decisioni di politica monetaria a fare la differenza. Tanto per cominciare in USA, con il quantitative easing 2.0 in scadenza. Ci sarà un quantitative easing 3.0? Molto difficile. Un quantitative easing 2.5 (una via di mezzo)? Molti pensano di si. In realtà i tagli alla spesa sconsigliano qualsiasi forma di prosecuzione del sostegno FED al mercato. E allora? E allora staremo a vedere. La FED non può sostenere l’economia per sempre. Ora sarebbe giunto il momento di un’appropriata politica fiscale coordinata alla politica monetaria. Ma i bilanci pubblici sono in crisi, la FED lo sa e non sa a che santo votarsi, in questo momento, visto che il loro “progetto espansivo” (che per molti è un vero e proprio schema Ponzi) non porta da nessuna parte.
E se negli USA FED e quantitative easing saranno una delle tematiche dominanti, in Europa la tematica PIGS e tassi, non sarà da meno. Qui da noi la situazione è addirittura più ingarbugliata che negli USA, con debito e deficit pubblico di vari stati UE fuori controllo, inflazione da materie prime elevata (contro i principi BCE) e soprattutto banche in situazione critica.
La gestione di tutte queste problematiche è più complessa di quanto possiate immaginare e di quanto ci venga detto. Il rischio ovviamente è un drammatico effetto domino che porterebbe il sistema bancario nel baratro.
Stagionalità: grafico SP 500
Ma conviene scappare a gambe levate ora? Subito? La risposta è ovviamente no. La tendenza continua ad essere indiscutibilmente positiva su tutti i mercati, e l’unico grande consiglio che si può dare è quello di continuare a difendere la strategia e seguire al tendenza.
Grafico DAX
Prenderemo ad esempio il DAX. Ricorderete nelle passate settimanel quando abbiamo parlato della neckline e degli effetti che ne sarebbero derivati in caso di rottura rialzista. Analisi corretta e rally ripartito.
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Questo era il grafico postato allora.
Ora il grafico del DAX ha preso questa nuova configurazione. Monitoriamo il supporto chiave e la trendline rialzista. Se reggono loro, permarrà il long ma tutti pronti allo stop profit o se siete più aggressivi allo Stop & Reverse. Senza mai dimenticare che la velocità di correzione non sarà certo uguale alla pachidermica e costante velocità di salita del mercato degli ultimi mesi.
Grafico DAX
STAY TUNED!
DT
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oggi il dax ha aperto in gapup di ben 56 punti
dal 2009 ad oggi non c’è nessun gapup weekly aperto, quei pochi che si sono formati sono stati tutti chiusi nella settimana successiva
salita impressionante, ipercomprato notevole
l’eventuale apertura short deve avere target minimo a 7514
Non vorrà dire niente, ma sono tre giorni consecutivi che il Tase scende contrariamente agli altri mercati.
Intanto uscirò nelle prossime ore con altre analisi molto interessanti… Situazione molto “complessa” 😉
VISTOOOOO????????
comunque è ANCHE un piacere far guadagnare i compari di merenda e soprattutto gli studenti 😀
…pregasi notare la simpatica immagine in apertura che fa CIAUCIAU