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Salgono salari, spese e case vendute

Scritto il alle 15:09 da mattacchiuz

E anche oggi il report del Bureau of Economic Analisys è foriero di ottime notizie.

Le entrate personali sono cresciute nel mese di febbraio di 38.1 miliardi di dollari, pari allo 0.3% rispetto ad un mese prima. Allo stesso modo, le entrate disponibili sono aumentate di 36 miliardi di dollari, ancora pari allo 0.3%. Compatibilmente con la lunga tradizione da consumatori incalliti senza se, senza ma, senza soldi, anche le spese per i consumi personali sono aumentate, ma del doppio rispetto alle entrate. 69.1 miliardi di dollari in più sono stati spesi dagli americani a febbraio, incrementando dello 0.7% rispetto a gennaio.

Per permettervi un confronto immediato, il BEA ci fa anche sapere che a gennaio, i dati rivisti indicano che le entrate personali sono salite dei 147.4 miliardi di dollari, le entrate disponibili sono aumentate di 92 miliardi di dollari mentre le spese per consumi personali si sono fermate a un + 29.5 miliardi di dollari.

Come immediata conseguenza di tutto questo, il tasso di risparmio è diminuito. Da notare che in termini reali, le entrate disponibili sono invece calate dello 0.1%.

Sempre il precisissimo istituto di statistica afferma che la variazione delle entrate disponibili di gennaio è dovuta principalmente a due fattori antitetici: la riduzione dei contributi per l’assistenza sociale governativa e la scadenza dell’ARRA ( American Recovery and Reinvestment Act del 2009 ). Escludendo questi due elementi, mentre il dato di febbraio non avrebbe subito modifiche, quello di gennaio avrebbe visto le entrate disponibili crescere di soli 25.2 miliardi.

La consueta tabelle sarà di supporto per tutti i curiosi.

Per me rimane sempre un mistero vedere come siano tornati a crescere senza limite le spese per consumi personali, rispetto pure all’anno passato. Nonostante la disoccupazione rimanga ancora a livelli di piena crisi, nonostante la forza lavoro sia stata decimata, nonostante il credito al consumo si sia trasferito da un’altra parte, questi americani guadagnano sempre di più e spendono sempre di più. Sono inarrestabili… .

Mi viene comunque immediato il confronto con altri dati, in particolar modo con quelli del Consumer Metric Institute, che su base giornaliera monitora il volume di acquisti di beni durevoli discrezionali.

Pare come sempre che le correlazioni durano fintanto che, ad un certo punto, non durano più!

Se comunque tale indice ha ancora una qualche corrispondenza con il vero ( e nel passato è più che evidente che è stato così… ), visto inoltre che praticamente si mantiene sui minimi di sempre, dovremmo assistere a marzo a una qualche riduzione nelle spese per consumi personali… FORSE!

Alle 16:00 ora italiana, Realtor, cioè l’associazione delle agenzie immobiliari americane, ha pubblicato come ultimo dato del mese l’indice noto come Pending Home Sales. Esso descrive il volume di contratti preliminari stipulato per l’acquisto di un’abitazione. Nel mese di febbraio, l’indice ha registrato un incremento del 2.1%.

Realtor comunica anche che rispetto ad un anno fa, l’indice ha perso l’8.2%.

Con questo è tutto, buona settimana a tutti.

Mattacchiuz

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1 commento Commenta
7voice
Scritto il 28 Marzo 2011 at 17:15


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