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Giù le spese per le costruzioni
Continua indisturbata la ripresa nel settore delle costruzioni, tanto che anche oggi il report del Census indica che a gennaio le spese per le costruzioni hanno subito un calo del 0.7%. Ma molto meglio si sono comportate rispetto al tragico gennaio 2010, mese rispetto al quale hanno perso qualcosa come il 5.9%. Non male davvero.
Prima di entrare nei dettagli, vi posto la tabella che riassume i dati in maniera da soddisfare ogni vostra curiosità.
Una delle poche note positive di questo mese, salvo le ennesime revisioni a cui sarà sottoposto il dato attuale, è rappresentata dalle spese per le costruzioni private residenziali, che grazie alle tormente di neve, sono cresciute del 5.12%, probabilmente in virtù del fatto che non si sa come mai, i costruttori americani hanno deciso di letteralmente duplicare il numero di cantieri avviati per la costruzioni di strutture multi residenziali. Se quindi la neve è stata evocata come causa principale per gli scarsi consumi personali, la scarsa stagione delle festività, le scarse assunzioni, gli scarsi licenziamenti – si vedano i report sugli initial claims – , la scarsa presenza di ospiti nelle strutture alberghiere, dobbiamo invece logicamente credere che essa non abbia avuto alcun effetto negativo proprio nel settore che forse avrebbe dovuto pagare le maggiori conseguenze. A quanto pare al contrario esso è stato fortemente aiutato. Misteri della fede.
Pesantemente negativo in termini assoluti invece il contributo derivante dalle costruzioni non residenziali private, mentre rimane praticamente invariato quello pubblico. Senza che io stia qui a riportarvi i numeri voce per voce, li potrete apprezzare direttamente dalla tabella sopra.
Dal magico mondo del cemento armato e del legno è tutto,
Mattacchiuz
PS: ogni tanto mi verrebbe voglia di parlare di Medio Oriente, Nord Africa, Compagnia Cantante, Clinton Bush Obama, Blair – Cameron, Berlusconi & Compagne, senza ovviamente trascurare tutti gli altri, ma credo sia meglio evitare… . Dico solo che il mondo occidentale, credo abbia perso qualsiasi autorità morale, se ancora ne avesse avuto uno. Ormai la parola “democrazia” è stata completamente svuotata, e ad essa si è forse sostituita in prima istanza la locuzione “realpolitik” ma che ben presto e neanche troppo velatamente è divenuta “interesse privato”.
Complimenti a tutti i nostri leader, hanno saputo intercettare i cambiamenti a livello globale e traghettare i nostri stati nel XXI secolo. Complimenti ancora.
si si, ma che scappino lontano…
egitto, tunisia, presto libia, insegnano!!
mattacchiuz: si si, ma che scappino lontano…egitto, tunisia, presto libia, insegnano!!
…..io sono nazionalista , tifo Italia…..da anni guardo gran parte dei programmi d’approfondimento, dopo la sorpresa e lo degno oramai è la rabbia il sentimento prevalente…..
npbkr@finanzaonline:
…..io sono nazionalista , tifo Italia…..da anni guardo gran parte dei programmi d’approfondimento, dopo la sorpresa e lo degno oramai è la rabbia il sentimento prevalente…..
io non sono esattamente nazionalista, cosìcome non sono di destra sinistra o centro, tanto meno lega o altri partiti simili… ma lo sdegno è lo stesso.
anzi, credo che tornerei volentieri alle città stato 🙂 in fondo il rinascimento italiano è stato grande, unico e purtroppo irripetibile.
comunque anche questo mese battutti tutti i record di vendita di monetine d’argento per il mese di febbraio da parte della zecca usa… e pure l’oro non scherza…
picco di vendite nelle monete da 1 decimo… che qualcuno stia pensando di sostituirle alla banconota di 150 dollari????????
caro Matta, questa frase mrita di essere inquadrata:
“Ormai la parola “democrazia” è stata completamente svuotata, e ad essa si è forse sostituita in prima istanza la locuzione “realpolitik” ma che ben presto e neanche troppo velatamente è divenuta “interesse privato”.”
io direi che era diventata “riempiti le tasche di denaro, prendilo tutto come puoi, senza ritegno”, alla quale si sta per aggiungere, sempre più evidente “….. e scappa finchè puoi !!”