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RISIKO BANCARIO: si riparte con BPER a caccia di CARIGE

Scritto il alle 22:11 da Danilo DT

Si sapeva che i movimenti sulle banche italiane non erano terminati. Le aggregazioni dovevano procedere ed ecco che abbiamo dei nuovi segnali importanti.
Le grandi zitelle malate, ovvero Monte dei Paschi e Banca Carige sono le due storie più “urgenti”. E se la prima ha provato un primo approccio con Unicredit, finito malamente (ma tutto può ancora succedere), ecco che arriva un fulmine che illumina la notte con un’operazione stile “banche venete” che vede protagonista BPER, la grande popolare che quindi si propone come grande aggregatore e che mira a salire sul podio in modo definitivo, dopo i colossi Intesa San Paolo e Unicredit.

Ecco cosa scrive la Scozzari su La Stampa:

(…) Bper muove ufficialmente su Banca Carige. E lo fa presentando un’offerta non vincolante indirizzata al Fondo di tutela dei depositi (Fitd), primo socio dell’istituto ligure all’80%, proprio mentre tra gli interessati spunta anche il private equity Cerberus.(…)

Ovviamente i numeri per l’acquisizione sono da “capogiro”…

(…) la proposta di acquisizione giunta dall’istituto modenese, guidato proprio dall’ex ad di Carige Piero Montani, prevede che il Fitd versi 1 miliardo per ricapitalizzare il gruppo ligure e che Bper metta sul piatto la cifra simbolica di 1 euro per rilevare l’80% del capitale in mano al Fondo interbancario più l’8,3% di Cassa centrale banca (che già avrebbe dovuto comprare Carige ma che a marzo si era tirata indietro). (…) [Source]

Quindi il costo per BPER è 1 euro, ma la ricapitalizzazione pari a 1 miliardo se la accollerebbe il FITD. E voi sapete cosa è il FITD vero?

(…) Il FITD è l’acronimo con il quale viene indicato il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Si tratta di un consorzio di diritto privato sottoposto alla supervisione diretta della Banca d’Italia e che ha il compito di salvaguardare i depositi dei clienti delle banche, sia che si tratti di una persona fisica e sia che si tratti di una persona giuridica, come nel caso di un’impresa. Il FITD è attivo già dal 1987 e inizialmente l’adesione al consorzio da parte degli istituti bancari era su base volontaria.

Questa impostazione è rimasta tale fino al 2011 quando con il Decreto Legislativo n° 49 del 24 marzo 2011 si è messa in atto la direttiva 2009/14 della Comunità Europea che stabilisce l’adesione obbligatoria degli istituti bancari italiani che hanno come forma societaria la Società per Azioni.

Anche le banche che operano in parte o totalmente online devono obbligatoriamente aderire al consorzio, così da garantire la sicurezza anche dei depositi online, i quali sono sempre più diffusi al giorno d’oggi. (…) [Source]

Quindi il costo se lo accolla il sistema. E BPER lancerà anche un’OPA in Borsa a 0,80 € a cui seguirà ovviamente l’incorporazione in BPER.

L’offerta, si legge nella nota, verrà meno qualora il Fitd, entro il prossimo 20 dicembre, non conceda a Bper un periodo di esclusiva e nel caso in cui le parti non sottoscrivano, entro il prossimo 31 dicembre, un Memorandum of Understanding vincolante che, oltre ai termini puntuali dell’operazione, prevederà l’obbligo delle parti di sottoscrivere un contratto definitivo di acquisizione entro il 31 gennaio 2022. Quindi come vedete, l’operazione è montata per essere chiusa in tempi molto brevi.

Ma attenzione, le regole sono chiare. L’operazione dovrà essere neutrale rispetto all’attuale posizione patrimoniale del gruppo Bper, migliorarne l’asset quality su base combined, perseguendo il processo di derisking, assicurare un “significativo accrescimento” della redditività di Bper in termini di utile per azione già a partire dal 2023. E cosa resterà di Carige e dei dipendenti? Beh, annacquati nella nuova grande BPER. Fine di un’altra storia italiana, e ora avanti il prossimo. O meglio la Prossima, quella là, la più vecchia di tutte….

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
kociss01
Scritto il 15 Dicembre 2021 at 14:06

allora nessuno che offre 2 euri ???? maledetti amministratori di banche , io credo non ci siano al mondo (nei paesi sviluppati) stati con un sistema bancario cosi’ rovinato e corrotto , se mettiamo in fila tutte le banche e banchette locali, regionali ma anche sistemiche vedi MPS stimo che si SUPERINO I 50 ISTITUTI . MA DA CHE MANICA DI LADRI SIAMO STATI E SIAMO TUTTORA AMMINISTRATI :BANCA D’ITALIA , CONSOB , E SOPRATTUTO I VARI GOVERNI CHE NEGLI ANNI DAL DOPOGUERRA A D OGGI HANNO ESPRESSO I VARI MINISITRI DEL “TESORO”, e nessuno dico nessuno che sia finito a marcire in galera

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