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Rischio, volatilità e portafogli: evoluzione o anomalia del mercato?

Scritto il alle 11:57 da Danilo DT

risk-free-portfolio

E’ un dato di fatto che il mercato non percepisca il rischio finanziario, o se preferite lo sottovaluta. Poter dire che siamo finiti nel mondo perfetto mi sembra un po’ eccessivo. La situazione economica, soprattutto in Europa ed ancor più in Italia, lascia molto a desiderare. Diciamo piuttosto che la volatilità, vero termometro del rischio finanziario sui mercati, continua ad essere compressa, esageratamente compressa.
Se prendiamo i nostri tre indicatori di volatilità, ovvero:

1) il CVIX per la volatilità del mondo valutario
2) il VIX per la volatilità della borsa USA
3) il MOVE Index per la volatilità dei governativi USA

cvix-vix-move-indexPossiamo vedere che lo scenario continua ad essere sorprendentemente tranquillo. Il merito, lo sappiamo benissimo, di chi è.
Fino a quando questa quiete continuerà è difficile dirlo. Intanto guardatevi cosa sta producento questa “calma e serenità” sui mercati. Anche i portafogli più aggressivi diventano magicamente portafogli prudenti se parametrati esclusivamente per la volatilità.
In questo grafico trovate come per molti gestori la bassa volatilità sia diventata anche un’opportunità per aumentare la redditività dei portafogli. Prendiamo un portafoglio modello composto per il 60% dallo SP500 (mondo equity) e per il rimanente 40% dall’indice bechmark Barclays Global Aggregate (mondo bonds).

volatilità-portafoglio-rischio-asset-allocation-60-40Come potete vedere, solo nel 2007 (ehm, prima del default di Lehman Brothers) e poi altri episodi negli anni 1990, hanno visto una volatilità così bassa per un portafoglio composto in questo modo.
Oggi siamo con una volatilià pari a circa il 5%, mentre la media storica è pari a circa il 9.4%. Oggi quindi è la metà.
La domanda che dobbiamo porci è questa.

1) Viviamo nel NUOVO MONDO dove grazie alle banche centrali la volatilità sarà sempre statisticamente inferiore a quanto visto in passato oppure,
2) Viviamo una fase di picchi che potrebbero portare a delle novità anche difficile magari a partire dal prossimo anno?

Voi da che parte state?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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7 commenti Commenta
pasolo
Scritto il 26 Novembre 2014 at 13:16

come nel 1996 : 3-4 anni di euforia liquida con correzione stile 98′ e poi discesona… senza un vix STABILMENTE sopra 20 è inutile: non si precipita. Senza l’INVERSIONE della curva delle richieste di sussidi in USA è inutile: non si precipita…

ob1KnoB
Scritto il 26 Novembre 2014 at 13:53

egregi
la montagna fecondata da un spermatozoo di dubbia provenienza ha partorito un aborto di topolino:
http://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN0JA0NS20141126
accolto con un silenzio quasi imbarazzante.
mala tempora..

kry
Scritto il 26 Novembre 2014 at 14:32

ob1KnoB@finanzaonline,

Io ho appena commentato così …. Era il 1980 quando un noto cantautore italiano usci con la canzone ” Sono solo canzonette “. A distanza di 35 anni assistiamo allo sconfortante spettacolo ” Sono solo barzellette” …… « Mi ricordo non tanto tempo fa
di sfuggita dentro una banca
ho sentito un direttore che cianciava
e nelle illusioni di bambino
il denaro era un valore
e chi non ci credeva era un cretino » http://icebergfinanza.finanza.com/2014/11/26/europa-scatole-cinesi-offrensi/

cavolo
Scritto il 26 Novembre 2014 at 19:08

Sono un ribassista!ho perso più soldi di quello che mi aspettavo,la mia prima operazione fu vendere fib allo scoperto ,e allora valeva 11000 (c erano le lire) e da allora ho ripreso a investire in borsa
Dopo 5 anni ,poi iniziai sul future euro dollaro ,e li da 080 passi rapidamente
A 1.15 persi un altra volta ,poi mi affidai a un gestore le borse salivano era il 2005 ,una cosa tranquilla ,un misto tra azioni e obbligazioni,venne un altro crollo ,e persi ancora !
La verità è che l unico modo per impoverire la gente comune ,e quella di farla avvicinare alla borsa,promettendo l’auto guadagni e poi in una giornata ,levar gli tutto facendo crollare le borse ! Sono un ribassista perché non credo nel sistema ! Sono un ribassista perché sono sfortunato,sono un ribassista perché sono stato truffato ! O sono un ribassista perché sono completamente deficiente?
Si accettano commento !

vito_t
Scritto il 27 Novembre 2014 at 09:23

cavolo@finanza,

Cavolo ciao … io penso che il banco vinca sempre o quasi …. le perdite arrivano da una mancanza di metodo. Mi spiego … studia e prova se quello che hai in testa può funzionare, ma una volta adottato quel sistema, spogliati dal tuo ego, che è poi il nemico di tutti noi, è colui che ci fa perdere ! … Quel sistema, adottalo poi in modo scientifico, evitando di leggere notizie e commenti di presunti guru ….
Poi è comunque difficile guadagnare bene, ma quelle volte che succede, destina ad altro gran parte di ciò che hai ricavato per evitare di … restituirlo al mercato …. Io so solo che quando mi affido a ciò che mi sono costruito, gli errori sono pochi, quando poi cerco di capire dove andrà il mercato, allora le cappelle aumentano in modo esponenziale.
Sono arrivato a queste conclusioni molti anni fa, quando un “tecinco” mi ha fatto perdere una che poteva essere l’occasione della vita e precisamente sui warrant stet .. per chi è da tanti anni sul mercato si ricorderà … e ricordati che come dice qualcuno “pasti gratis non ce ne sono ” !!!

idleproc
Scritto il 27 Novembre 2014 at 09:36

cavolo@finanza,

Per quello che vale ti dò la mia opinione e riguarda solo me per come uno si conosce.
Mai mescolare le proprie analisi sistemiche con la valutazione del proprio comportamento economico non solo per quanto riguarda il lato strettamente finanziario.
E’ come se stessi cercando di fare una forzatura (da solo) sul sistema che come è noto, non è proprio trasparente sui mercati.
Le analisi e valutazioni di carattere generale sono una cosa, l’azione operativa è un’altra.
E’ una specie di dissociazione, anche etica ed è una dissociazione che nasce dal sistema, è nel sistema, e il cui approfondimento come “alienazione” è molto interessante.
Rientra nella regola generale “mai mettersi contro la FED” anche se può esserci il momento e il tempo nel quale possono perdere il controllo.
Il “distacco” è fondamentale e grafici e cifre lo garantiscono ed è per questo che esiste l’analisi tecnica e il lavoro che fanno DT&Amici.
Insomma, far soldi o difenderli è una cosa, far l’economista o l’analisi sistemica è tutta un’altra.

kry
Scritto il 27 Novembre 2014 at 11:39

vito_t@finanzaonline,

Se ti può consolare non sei l’unico che ha perso l’occasione della sua vita con gli warrant STET ( l’attuale telecom scorporata da SIP/TIM ).

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