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RISCHIO BANCHE: mercato coerente?
Che la crisi delle banche non fosse giunta al capolinea, beh, si era capito. Analizzando i credit default swap però di banche italiane e straniere, i famosi CDS, i conti non tornano. Come è possibile che il sistema oggi abbia visto, in certe situazioni, il rischio su determinate banche addirittura dimezzarsi in così poco tempo? Cosa è effettivamente cambiato nel sistema finanziario? Mi verrebbe da dire che non è cambiato un bel niente, anche perchè moltissimi sono ancora i nodi da sciogliere, come ad esempio il prezzo a cui i vari titoli tossiciverranno “prelevati” dalle banche. Ma di questo e di altri argomenti ho parlato copiosamente nei post dedicati, appunto, ai cosiddetti titoli tossici.
Ma non basta.
FMI alla riscossa
Proprio ieri il Fondo Monetario Internazionale ha ha aggiustato il tiro sulle sue previsioni. Secondo il FMI, gli assets tossici dovrebbero aggirarsi sui 4.000 miliardi di dollari, ben oltre addirittura le stime di Nouriel Roubini(ma fino a qualche mese fa, ricordate, le stime si aggiravano sui 1.000 miliardi e già allora si gridava allo scandalo, e su questo blog piovevano le contestazioni sulle previsioni troppo negative del sottoscritto…). A darne la notizia è stato il quotidiano inglese The Times.
Pensare che proprio l’altro giorno parlavo degli effetti dell’esclusione dei CDO dai titoli facenti parte il piano “salva banche” di Geithner. (tra le altre cose piovono anche le critiche sui provvedimenti intrapresi dal Fasb proprio in quest’ambito).
Stress Test rinviato?
Quindi, come vedete, il settore che meglio è andato in borsa in questi giorni, potrebbe tornare nella bufera, con l’aggiunta delle trimestrali in arrivo. Pensate che, addirittura, il Tesoro USA potrebbe rinviare i risultati dello STRESS TEST delle banche proprio per evitare la “somma” di più elementi che, tutti assieme, potrebbero essere destabilizzanti per il mercato e per il settore. Quindi, addirittura, i risultati dello stress test sulle 19 principali banche USA potrebbero essere comunicati dopo il 24 aprile.
CDS banche estere ed italiane
Visto che siamo a Pasqua, voglio farvi un regalo (se poi anche voi volete farmi il regalo di Pasqua, sapete come fare). Vi presento un aggiornamento dei CDS delle principale banche estere ed italiane.
Banche italiane
Come potete vedere, per le banche italiane la situazione dei CDS è andata migliorando, denunciando quindi una chiara diminuzione del rischio del sistema bancario italiano. La peggiore continua ad essere Banco Popolare (BPIM), seguita da Unicredit (CRDIT), Mediobanca, Intesa San Paolo e via le altre. La migliore è la BNL, ora BNP Paribas, proprio grazie al fatto che va a beneficiare della solidità dell’istituto di credito francese.
Banche Estere
Situazione molto simile la possiamo vedere anche sulle banche estere, anche se…c’è un anomalo comportamento di Citigroup (in verde), un rischio che sta lievitando. Che sia un segnale chiaro?
Per precauzione è meglio stare alla alrga dal colosso bancario USA.
STAY TUNED!