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RIFORMA FISCALE USA: una tragedia per il cittadino (medio) americano!
La notizia in realtà era attesa e anche un po’ prevista. Ma mancava i conteggio dei voti e quando si parla di Senato USA e di Donald Trump, tutto è possibile. Ma alla fine è andata.
La riforma fiscale passa.
Evviva evviva. Wall Street potrà godere di altra benzina che va ad alimentare ulteriormente la bolla da asset. Manca ancora l’ok della Camera ma è un pro forma.
Tanto per intenderci, il piano comporterà un probabile incremento del debito pubblico USA di 1.400 miliardi di dollari in dieci anni.
Ma quello che più preoccupa è la logica che guida questa riforma fiscale. Detta in modo semplicistico ma efficace, il buon Trump pensa bene di tagliare le tasse alle imprese e ai ricchi al fine di indurre un aumento della crescita economica che porti ad una chiara conseguenza. Ovvero produca benefici anche per i più poveri e, grazie ad un “effetto moltiplicatore”, vada addirittura a sanare il bilancio pubblico.
Se volete avere un chiaro elenco delle cose previste dalla riforma fiscale, eccovi serviti.
Beh, credo sia uno schema abbastanza chiaro. Se poi volete vedere nell’effettivo chi risparmierà e quanto risparmierà, CLICCATE QUI.
Ora, andando nel concreto, e sintetizzando ulteriormente, il buon Donald Trump:
1) abbasserà di $50 all’anno le tasse del 20% piu’ povero della popolazione, mentre di piu di 100mila $ quelle del top 0.1% (gli ultra ricchi). E già qui si comprende l’iniquità della riforma e la sua logica distorta (e di parte).
2) Comporterà un aumento pari a 13 milioni di persone NON coperte da assicurazione sanitaria. Conseguenze? I prezzi delle polizze assicurative cresceranno, e a farne le spese saranno soprattutto i più poveri, che hanno lavori che non garantiscono una copertura sanitaria.
3) Se teniamo conto anche di questi fattori si scopre che a partire dal 2027 con la riforma di Trump coloro che guadagnano meno di 30 mila dollari l’anno si troveranno, complessivamente, a perdere ogni anno un totale di 42 miliardi di dollari. Il gruppo di coloro che invece guadagna più di un milione di dollari all’anno avrà in tasca 5 miliardi di dollari in più ogni anno.
4) La riforma fiscale rendera’ il costo dell’universita’ ancor piu’ proibitivo, tassando le esenzioni su tasse scolastiche per meritevoli e togliendo le detrazioni sugli interessi per prestiti di studio. Ora, fate due ragionamenti su quello che è lo student debt, ovvero il debito studentesco USA…
Che ne dite? L’amico TRUMP basa tutto sull’assunto che “se i ricchi guadagnano di piu’, investiranno di piu’, i salari saliranno…e vivremo tutti felici e contenti, comprese le classi meno ricche”.
Peccato però che la storia insegna e prendendo in esame gli ultimi anni, è evidente un aumento considerevole dei profitti elle aziende USA ma….i salari? Stanno salendo in modo proporzionale all’aumento dei profitti? Anzi, stanno SALENDO oppure no?
NO, chiarissimo, i super ricchi sempre più ricchi ed i lavoratori con la classe media, sempre più compressi verso il basso. Alla fine ve lo dico io come finirà: piu’ deficit e debito pubblico.
Intanto però qualcuno avrà spolpato ulteriormente la società.
STAY TUNED!
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
rubare ai poveri per dare ai ricchi e’ sempre stato il sogno del ducetto nostrano che e’ appena uscito dall’ibernazione (a 83 anni suonati) dove e’ rimasto per 6 anni e spera di tornare in auge
chissa’ ,questa volta, che risatine alle sue spalle della Merker e Macron (questa volta). assai meno saranno quelle del popolo bue (italico)
per quanto riguarda gli attuali valori delle borse Usa, a tuo avviso, includono già i maggiori utili derivanti dalla riforma fiscale …… in altre parole siamo nella fase di “sell on the news” ???? domanda da …. un milione !!!!