Reverse carry trade: e ora si fugge dai paesi emergenti
La FED è sicuramente una delle più grandi complici della crisi finanziaria, una crisi che come detto ha radici addirittura nel secolo scorso, nell’era Greenspan, il quale con generose manovre di politica monetaria ha inondato il mercato di liquidità, generando bolle su diversi mercati e diverse asset class (Nasdaq, immobiliare e quant’altro). Ciò che sta preoccupando gli analisti oggi, è soprattutto il rischio di una nuova ulteriore bolla. Non sto parlando della bolla speculativa generata dalla FED sui mercati azionari, tramite acquisti al fine di generare “ricchezza artificiale” a beneficio del povero consumatore USA, ma parlo della bolla speculativa sui mercati emergenti. Infatti, tanto per cambiare, l’immane liquidità messa a disposizione del mercato non ha fatto altro che alimentare la voglia di speculare. E oggi…quanto conta la speculazione sui mercati finanziari? E soprattutto, quanto di veritiero viene scontato dai mercati?
A queste domande ho già risposto un sacco di volte nei passati post. In questa sede voglio però focalizzare l’attenzione su cosa la speculazione sta combinando con il carry trade. Si, carry trade, in quanto grazie al differenziale di tasso generosamente interessante, i flussi di denaro che partono dai paesi core a favore degli emergenti hanno generato un inflazione che va ad aggiungersi a tutte le altre problematiche inflattive, legate alle materie prime e alla produttività. Una bella grana da gestire che costringe le varie banche centrali e governi ad intervenire con:
a) aumento tassi
b) aumento riserva obbligatoria banche
c) dazi
HONG KONG — China on Tuesday raised interest rates for the third time since October, in the latest sign that the authorities were trying to temper economic growth and prevent inflation from escalating further.
The central bank in Beijing raised its benchmark one-year deposit rate by a quarter of a percentage point, to 3 percent, and its one-year lending rate by a similar amount, to 6.06 percent.
The timing of the announcement, at the very end of the Lunar New Year holiday, which has kept mainland Chinese markets closed for the last week, was in line with what many analysts had expected. (NYT)
Investors are fleeing emerging markets funds — which may in itself push down those markets further.
Worldwide, investors yanked a record $7 billion from emerging markets funds the week ended Feb. 2, according to EPFR, which tracks the funds. That’s about 1% of the funds tracked by EPFR, says Brad Durham, the company’s managing director.
The average emerging markets fund, which invests in small or developing stock markets, has fallen 2.8% this year, according to Lipper.
Il “regalare” denaro al mercato, sia come sostegno artificioso, ma anche stimolando il prestito con tassi bassissimi, è come buttare benzina sul fuoco. L’incendio si espande fino a quando diventa incontrollabile.
Tassi bassi significa un costo risibile per lo speculatore (come un hedge fund ad esempio) che usa il denaro a prestito per comprare attività rischiose. Vedasi appunto il classico carry trade di cui sopra.
Se poi andiamo a vedere la volatilità di tali valute, si capisce che fare carry trade è non solo remunerativo ma anche poco rischioso.
La speculazione è assolutamente trend follower, e il carry trade ancora di più. Ora però si sta accorgendo che si è esagerato e inizia addirittura una “campagna inversa” con precipitosa uscita dai mercati emergenti e da determinate asset class. (Questo malgrado il terreno fertile della volatilità che, come detto, continua ad essere più che abbordabile. ) Ecco giustificato, dunque, il motivo della sottoperformance di molti listini asiatici.
Ma questo scenario deve suonare come un avvertimento. Infatti, come dice J.M. Brown , si aprono le scommesse su chi potrà essere la prossima vittima della speculazione “all’incontrario”.
E c’è chi è pronto a scommettere sui metalli preziosi.
Io personalmente vedo ancora bullish la situazione per oro & Co. Ma che volete farci. Il mercato ha sempre ragione e soprattutto quando prende una strada occorre accettarla e assecondarla. Mettersi contro può diventare deleterio.
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DT
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Dream,
la situazione cinese comincia a fare paura: inflazione, incremento prezzi materie prime alimentari, previsioni su un raccolto disastroso (la Cina finora è stata autosufficiente) e conseguenti timori di proteste sociali (ma sembra… che le riserve strategiche saranno pienamente utilizzate….
I paesi che sono legati commercialmente alla Cina ne risentono. Anche in India sembra che si stiano sviluppando agitazioni popolari…
Non sembra proprio un momento particolarmente tranquillo!!!!
Eccomi! Appena tornato da una giornata in giro per lavoro… Spero di avervi fatto compagnia, assieme ai colleghi del SID…malgrado la mia assenza fisica sul blog! 🙂
il mercATO QUESTO è ! A CHI NON CONVIENE ? è MEGLIO METTERSI A FARE ALTRO ! è TUTTO TRUCCATO DA SEMPRE ! ALTROCHè IL SECOLO SCORSO !