Questa Unione Europea non ha più ragione di esistere (così strutturata)

Scritto il alle 09:45 da Danilo DT

Eurozona: inflazione in discesa, rischio stagnazione in Italia e disoccupazione in rialzo. Ormai l’UE non può continuare ad andare avanti così. Occorre mettere mano ai trattati e, se lo si vuole, ripartire per un nuovo progetto che porti verso una VERA Unione Europea

Ormai lo scenario è quello della stagflazione, forse uno dei mali peggior da combattere per un macroeconomista. Stagflazione cosa significa?
E’ un termine composto dall’unione di due termini: stagnazione ed inflazione. Ed è quello che sta vivendo l’Italia. Stagnazione perché la crescita tarda a venire e, malgrado le previsioni più ottimistiche, difficilmente la vedremo per un po’… E inflazione perchè in Europa già qualcosa si sta muovendo…

Secondo l’Istat il Pil 2013 subira’ una contrazione dell’1,8%, mentre le stime del Governo sono di un -1,7 per cento. Ancora piu’ marcata la differenza sulle previsioni per il 2014: l’Istat si limita a una crescita dello 0,7%, mentre le stime ufficiali del Governo indicano un +1 per cento
Saccomanni ha parlato di ‘opinioni leggermente diverse’ e di un Istat che forse non sta tenendo pienamente conto di fattori come ‘il processo di riforma strutturale’ e ‘le misure sui rimborsi del debito della pubblica amministrazione’. Il responsabile del Tesoro ha minimizzato parlando di ‘opinioni leggermente diverse’, ma ha confermato che ‘l’economia entrera’ in ripresa nel quarto trimestre’ dell’anno in corso e proseguira’ il percorso ascendente nel 2014. (Source) 

Il rischio che corriamo è che alla fine nè il Governo e nè l’ISTAT avranno ragione.
E poi inflazione, in quanto l’Europa corre, mentre noi restiamo al palo. Per fortuna però i recenti dati sull’Inflazione vanno un po’ a nostro favore.

Eurostat. L’inflazione annua a ottobre frena di brutto, siamo allo 0,7% su base annua dallo 0,9% di settembre. Se guardiamo al confronto tra settembre ed ottobre arriviamo ad un calo dello 0,3% . e questo nonostante l’aumento dell’Iva scattato il primo ottobre.
In Europa la situazione come ho detto non è diversa: l’inflazione nell’Eurozona è allo 0,7%, contro l’1,1% di settembre. Tra i cali, colpisce soprattutto la discesa della benzina del 5,5% su base annua. Come mai? La situazione si spiega con una parola: deflazione. Il fenomeno opposto all’inflazione si lega alla fase finale delle grandi crisi ed ha effetti devastanti sull’economia.
Probabilmente Mario Draghi e la Bce se ne erano accorti già da qualche mese, e per questo uno dei mantra del presidente della Banca centrale è stato che i tassi sarebbero rimasti su questo livello, o più bassi, ancora a lungo… Il problema è che ora bisognerebbe fare qualcosa, interventi finanziari – come una nuova Ltro – o una riduzione dei tassi, che avrebbero l’effetto di ridurre la spesa per interessi sul debito e deprezzare l’euro con effetti benefici sulle esportazioni. Il problema è che ci sono i tedeschi… (Source) 

Certo, per gli Europei è deflazione. Ma per noi è al momento recessione, punto e basta, con il rischio che diventi progressivamente stagflazione. Ma attenzione…non solo in Europa rallenta l’inflazione e, quindi, anche la crescita economica! Tutto il mondo sta rallentando, ma i mercati al momento non se ne sono ancora accorti.

Praticamente tutte le varie banche centrali del pianeta, hanno ora come target per l’inflazione area 2%.
Ma a questo punto, vista la nostra situazione, ci conviene poter rivedere in Europa un’inflazione al 2%? In realtà si, a condizione che il dollaro USA scenda rapidamente quantomeno in area 1.30. Il motivo? Perché in questo modo si potrebbe dare uno stimolo all’unico sbocco concreto che ha la nostra economia: l’export.
In tal caso ben venga un po’ di inflazione, in quanto sarebbe accompagnata da crescita economica. Certo, resteremmo sempre lontani dai numeri dei primi della classe, ma almeno ci schiodiamo da questa situazione di perenne recessione che ormai ci accompagna da anni (anche se il rischio che si tratti di una cosa SOLO temporanea è più che concreto, in mancanza in Italia di riforme strutturali.)

(AGI) – Roma, 4 nov. – Il Pil italiano tornera’ a crescere nel 2014, ma l’incremento dello 0,7% atteso dall’Istat non bastera’ a invertire la tendenza negativa del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione destinato a salire al 12,4% dal 12,1% del 2013.

Nel nostro piccolo però (Eurozona) mettiamo a nudo tutte le lacune di un sistema economico che ormai fa acqua da tutte le parti, ed il grafico qui sotto lo dimostra.

Notate la divergenza anomala tra Eurozona e gli altri stati quando si tratta di Disoccupazione e anche di Inflazione. Ulteriore segnale che mette a nudo un sistema economico che deve assolutamente essere rivisto perché, così come ora è strutturato, non ha più ragione di essere.

STAY TUNED!

Danilo DT

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9 commenti Commenta
PORTELLO
Scritto il 5 Novembre 2013 at 10:25

domanda
qual e’ il modelo economico perfetto? esiste?
una volta si andava bene perche’ l economia era piu’ piccola, limitata e forse piu’ facile da gestire

adesso con la globalizzazione..si e’ allargata…sviluppata…e forse il problema e’ capire che siam tutti connessi…

se i cinesi adesso producon di piu’ i nostri operai perderanno lavoro…ma i cinesi miglioreranno le loro condizioni (tutto in teoria) e aumentera’ la classe media che poi ridara’ quei soldi indietro a noi tramite viaggi in italia, acquisti di prodotti di gamma, etc

allora…dato che sono dei cicli, ci conviene specializzarci e puntare tutto su quei prodotti dove siamo imbattibili? magari mantenendo attivita’ non reddittizie ma strategiche?

esiste un economia perfetta dove tutti posson avere la loro fetta di torta?
alla fine siamo un grande pianeta ma e’ come se ci fossimo appena arrivati in 300 tribu differenti e stessimo tutti badando al nostro orticello, a stringere patti coi vicini e lontani, a combattere piccole lotte

da una parte capisco i motivi alla fine..litighiamo col vicino o abbiam rivalita nord e sud nello stesso paese..figurati cosa ce ne frega di un cinese a 10mila km…

ma quando vedo la piantina del mondo…e penso che siam su un pianeta bellissimo che ha tutto mi chiedo…che razza di bestie siamo…

ilcuculo
Scritto il 5 Novembre 2013 at 10:47

PORTELLO: esiste un economia perfetta dove tutti possono avere la loro fetta di torta?

In teoria, in media e su un lungo periodo magari esiste, ma nella realtà quando hai bisogno di una cosa, se sei sufficientemente forte, fai prima a rubarlo al tuo vicino che a costruirtela.

Gli esseri umani fanno così, da che si ricorda…

gioc
Scritto il 5 Novembre 2013 at 11:21

Che hai fatto ? Sbattuto la testa e rinsavito tutto d’un colpo? Io sono due anni che lo dico. Comunque meglio tardi che mai.

Scritto il 5 Novembre 2013 at 11:28

gioc@finanzaonline,

Figurati, semplicemente così strutturata l’Europa porterà solo benefici a qualcuno. Noi siamo condannati. Occorre rivedere i patti

paolo41
Scritto il 5 Novembre 2013 at 11:54

Fa senso aver letto ieri (4/11/2013) su alcuni quotidiani un’intervista al “professor” Prodi dove denuncia, pari pari, quanto abbiamo spesso scritto su questo blog sull’errore dell’entrata nell’euro e che Maastricht deve essere rivisto, accusando la Germania di egemonia e ammettendo che così com’è la EU risulta un mezzo fallimento. Tanto tuonò che piovve!!!! E’ stato capace, nell’intervista, di girare la frittata addossando la colpa alla Germania, senza mai menzionare che è stato lui a fare carte false per entrare nell’euro. Eppure come ex-Amministratore dell’IRI doveva conoscere a menadito la situazione in cui si trovava l’industria italiana. Se poi pensiamo che potrebbe essere il prossimo Presidente della Repubblica…….!!!!
La s

Gigi
Scritto il 5 Novembre 2013 at 12:23

paolo41,

Hai perfettamente ragione! Ricordo quando diceva: “Dobbiamo entrare nell’Euro subito, con il primo gruppo, non ritardare l’ingresso ad un secondo momento….”.
E così ci ha propinato l’Eurotassa con la promessa che poi ce l’avrebbe restituita!
Ed ora il voltagabbana, come ha sempre fatto, cambia versione e ci parla di errore.
E visto che non può dire che é tutta colpa di Berlusconi, adesso dice che é colpa della Germania.
Comunque non credo che lo vedremo mai Presidente della Repubblica, visto che neanche i suoi lo hanno votato.

paolo41
Scritto il 5 Novembre 2013 at 12:57

Gigi,

…aspetta e vedrai…..

kry
Scritto il 5 Novembre 2013 at 18:03

Stagflazione…… mi preoccuperei di più dell’arrivo del MINSKY MOMENT.

idleproc
Scritto il 5 Novembre 2013 at 21:51

gioc@finanzaonline,

DT lo ha sempre saputo e lo si è sempre intuito… è leggittimo però in “politica” scommettere su di una strada anche se la si valuta impervia e improbabile… esisteva un europeismo vero dei popoli… ed è difficile rinunciarvi come ideale da perseguire anche di fronte ad una realtà del tutto diversa, si spera sempre di riuscire a modificarla.
Anche la stagflazione era abbastanza scontatina…

No stateme a nominà er Mortadella…

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