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Quando EVASIONE fa rima con SOPRAVVIVENZA

Scritto il alle 14:45 da Danilo DT

La settimana scorsa l’amico Franco mi aveva inviato alcuni appunti che hanno avuto un certo successo di critica.

L’argomento era la competitività e la mentalità degli imprenditori italiani.

Cliccando qui potrete rileggere tali appunti e anche gli eccellenti commenti e discussioni che ne sono scaturiti.
Oggi Franco ci “riprova” inviandomi un’altra email che pubblico prontamente, anche perché sono certo che molto si troveranno concordi con quanto affermato da colui che ha esperienze dirette sul campo delo commercio e dell’imprenditoria….

Caro Dream…

…continuando nei ragionamenti a voce alta volti ad una donchisciottesca battaglia per il miglioramento della nostra scassatissima Italia, ti sottopongo un pensiero che di sicuro non mancherà di far discutere. Tempo fa Fassina esternava una sacrà verità parlando di “evasione di sopravvivenza”. Paradossale rovesciamento di ruoli considerato che un argomento della destra diventasse patrimonio di un pensatore di sinistra.

La cosa mi è ritornata in mente oggi davanti al banco del pescivendolo ambulante dal quale mi servo, che con aria sconsolata mi diceva che a Torino non può più vendere le anguille perchè da poco è necessario avere una vasca con acqua corrente non riciclata con tanto di pompa elettrica e quant’altro. Alla domanda se fosse una legge europea gli veniva risposto che no, era una disposizione comunale volta ad evitare maltrattamenti e stress agli animali.

Da li in poi mi ha spiegato che a breve lascerà l’attività perchè ormai non più remunerativa, nonostante i suoi figli sarebbero intenzionati a continuare , (così come aveva fatto lui), un mestiere che si tramandava in famiglia da generazioni. Anche perchè mi diceva che ormai con il tipo di tassazione applicata, praticamente i margini si erano ridotti all’osso e bastava una nuvola passeggera per far girare il tutto in territorio negativo.

Il discorso mi ha immediatamente fatto ripensare alle parole di Fassina ed al coro di sdegnato sdegno di quanti, Epifani e Camusso in testa, aborrivano anche solo all’idea. In realtà chiunque si occuppi di piccola impresa e di piccolo commercio sa che purtroppo in molti casi l’unica soluzione che permette ancora di tirare ogni tanto la testa fuori dall’acqua (volendo essere educati) è quella di riuscire a far girare un minimo di nero che fornisca la liquidità necessaria.

Falsa soluzione peraltro, perchè nella realtà dei fatti alla lunga questa scelta porta al collasso, gestioni che già sono in affanno e chi utilizza questi metodi per sopravvivere effettivamente costruisce un muro sulla sabbia.
Però il problema esiste. ed è patrimonio di una miriade di piccole piccolissime attività socialmente utili non solo per il servizio che forniscono, ma soprattutto per il fatto che ancora si rendono autonome senza gravare sulla collettività andando ad incrementare le liste di disoccupazione e comunque pagando la loro bella fetta di tasse contributi IVA e quant’altro.

Dare ossigeno a queste attività intervenendo sui costi fiscali della gestione, riunendo magari tutto il prelievo fiscale in un’unica tassa che permetta di sapere in anticipo la sua incidenza, secondo me sarebbe una cosa da valutare. Questo al disotto di una certa soglia di fatturato
.
Lo stillicidio di uscite che si sommano una sull’altra con una esasperante e progressiva crescita esponenziale non permette neanche più di capire quali possano essere realmente i reali costi fiscali di gestione
L’ultima sulla Tares prospetta una tassazione anche di magazzini e spazi aperti che nel caso di bar e gestioni agricole arriverebbe anche ad aumenti superiori al 1000 %.
Il break even redditività tasse già ormai in certi casi superato o comunque vicino, a questo punto collasserebbe .

Sappiamo bene che già oggi se molte attività non chiudono, è perchè non hanno la liquidità necessaria per farlo e sperano ancora pateticamente che qualcosa cambi in meglio. Questo sarebbe il colpo del coniglio.

Non intervenire a salvaguardia è folle, perchè in certi casi non è diversa la scelta di ricorrere all’evasione rispetto a quella di andare da un cravattaro, ed il risultato finale porta nella stessa direzione . E’ un vero danno che ancora una volta si sia presa l’occasione al balzo per cavalcare posizioni politiche accentrando l’attenzione su questioni di principio e non sui fatti reali, nascondendo la testa sotto la sabbia.

Strano vedere che proprio oggi che il mercato si è fatto di tanti piccoli “uno” , il fisco pretenda di estorcere fette sempre più alte di reddito dal lavoro di chi proprio a causa di questa situazione, reddito non riesce più a produrre. Se la tassazione fosse bassa si renderebbe economicamente conveniente non evadere ,soprattutto considerando oltre al rischio anche la gestione onerosa in termini di tempo e modalità dell’evaso Il rilancio dei consumi potrebbe benissimo partire a tempo debito attraverso una diminuzione di un paio di punti dell’IVA . Altro che aumento…

Se non si lascia agli attori la loro giusta fetta di guadagno,gli attori smettono la recita, ed il sipario si chiude.In agricoltura e zootecnia è anche peggio. La grande distribuzione oggi vessa il produttore, lo ricatta lasciandogli solo le briciole e facendo utili spropositati.

Possibile che nessuno intervenga per monitorare queste situazioni? Se chiude una stalla o vengono estirpati pescheti perchè non più remunerativi, non sarà così semplice ed immediato rimpiazzarli in breve tempo quando si dovesse creare un buco di produzione nel mercato. E così saremo costretti ad incrementare persino in agricoltura le importazioni gravando sulla bilancia dei pagamenti.

Possibile che nessuno dei nostri politici capisca che esiste un mondo reale che va aiutato a non scomparire proprio perchè essenziale al mantenimento della macchina intera?

Possibile che niente di quanto qui citato possa diventare realtà? Ai lettori del blog l’ardua sentenza…ed un grazie a franco per gli ottimi spunti di meditazione.

STAY TUNED!

DT

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16 commenti Commenta
draziz
Scritto il 6 Agosto 2013 at 15:49

Caro DT, dire che l’evasione è necessaria per tenere in piedi il sistema è un po’ pericoloso, perchè si rischia l’apologia di reato.
Però, nella pratica, il comportamento diffuso è quello di riuscire ad autoridursi il pagamento di imposte e tasse che oramai hanno dichiarato lo Stato un “cravattaro legalizzato”: basta pensare alla “mazzata” dello specialista medico a cui ci si rivolge in caso di bisogno – non venga in Studio da me, passo io da Voi il sabato mattina… – (l’aternativa è morire prima degli 8-10 mesi necessari per una visita specialistica ufficiale) oppure di quella dell’artigiano che deve applicare l’IVA sui lavori eseguiti, facendo innalzare il totale del 21%…

E che altro puoi fare?
Ne abbiamo tutti i c…osiddetti pieni di sentire che l’evasione ci danneggia indistintamente, che il pagare tutto fino all’ultima virgola ci darà beneficio allo spirito ed ai servizi che lo Stato ci ritornerà, perchè non è così.
Anzi, i servizi di utilità sociale sono sempre di meno (che strano ma la lotta all’evasione non sta producendo frutti, cioè maggiori entrate? e dove sono i risultati per i cittadini?) e le tasse ed i contributi sono in vergognoso aumento, anzi sono applicati con menefreghismo e noncuranza in barba alla drammatica realtà della riduzione dei fatturati, del crollo del mercato interno e della competizione con prodotti che vengono dall’estero.

Non ho più dubbi, si tratta di una strategia attuata per determinare la scomparsa del sistema produttivo italiano delle micro e piccole imprese, attuale ossatura economica in stridente contrasto con la volontà di controllare tutto, soprattutto politicamente, cosa che costituisce il prodromo a pretese economiche, guarda caso anche impositive, programmate modello bancomat. Quanto ci serve quest’anno? Bene stringiamo ancora un po’ il torchio.

Se veramente l’evasione è arrivata ai livelli di cui si vocifera (il calcolo è pur sempre teorico), il 20% del PIL, probabilmente non è dovuto ad una stortura mentale tipicamente italiana, l’ho già scritto, ma ad un sistema di fatto impossibile a reggersi sui presupposti attuali.

Anche in Italia si abusa del meccanismo della comunicazione di massa (l’ha detto la televisione, perciò è vero) ed il cervello del cittadino medio non vuole credere alla dura realtà in cui ci hanno tuffato.
Piccoli ma incoraggianti segnali di ripresa, vedrai che tutto migliora, daiiiiiiiii…
Grazie all’estate il settore del turismo è in ripresa: +0.5%
Peccato che si venga da un -19%…

Il vero problema per l’IMU e l’IVA, rimandate a settembre, non è dove prendere i soldi ma quale colossale balla raccontare a questa popolazione di c…reduloni per poterle applicare! (hanno scomodato pure il FMI per dire che la tassazione sula casa è giusta ed applicata a livello mondiale).
Luci in fondo al tunnel? Magari ci fosse ET che ci porta via… Nella pratica: occhio a quali sostanze si assumono :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

ferrariferrari
Scritto il 6 Agosto 2013 at 18:20

evadere per garantirsi un reddito minimo di 25.000 € netti all’anno è moralmente giusto e doveroso, ed invocando la scriminante dello stato di necessita sarebbe anche lecito, è scandaloso e vergognoso che la no tax area arrivi a 4.900,00 euro, ciò impone a chi guadagna 10.000,00 euro all’anno di pagare le tasse e mantenere i privilegi della casta e tutto il resto.
un partito serio, in uno stato serio, dovrebbe espellere un proprio membro che si rende colpevole di reato, tra l’altro accertato in 3 gradi di giudizio, invece nella repubblica delle pecore (tali sono gli italiani) accade il contrario….

Alessio Vulcan
Scritto il 6 Agosto 2013 at 18:24

pensando le anquille di Torino mi sono ricordato che l’autunno scorso sono stato al mercato Ballarò di Palermo

https://www.google.it/search?q=immagini+ballaro+palermo&client=firefox-a&hs=JiQ&rls=org.mozilla:it:official&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=ZCABUsnIPIyrhQemxoGwBw&ved=0CDwQsAQ&biw=1360&bih=635

perchè se la legge è uguale per tutti viene applicata in modo diverso da regione a regione?

perchè invece di far passare il “far girare un pò di nero” non diciamo paghiamo tutti e paghiamo meno….

poi vedi le immagini sopra e capisci che è pura utopia….

draziz
Scritto il 6 Agosto 2013 at 19:53

Alessio Vulcan,

Immagini molto belle!
Questo pensa la maggior parte delle persone quando le vede:
Non pensa che sono vite altrui, disagio e tirare a campare di altri esseri umani.

Ci hanno mandati in guerra, tempo addietro, in un paese a -30 C con le scarpe di cartone.
Oggi si comprano, a suon di miliardi, aerei da combattimento per compiacere (e sostenere l’industria bellica) chi nel bel mezzo della fame ci ha portato il cioccolato…
Vivo in una grande città del nord dove, nei mercati rionali, la percentuale di immigrati che ha abbracciato quel mestiere fra poco supera il 60% del totale degli ambulanti presenti…
Quelli Italiani non ce la fanno più…
Fughiamo i dubbi una volta per tutte: all’operaio, all’artigiano, al piccolo imprenditore Italiano non mancano la voglia di lavorare, il senso del sacrificio, l’onestà del mettersi in gioco e di volerci provare.
Manca, ormai evaporata a causa degli eccessi di una pletora di papponi, la voglia di continuare a farsi prendere per il… naso!
Gli ammutinamenti si pagano cari… ma una nave senza ciurma non va da nessuna parte e chi rema oggi non ha più niente da perdere!
Il nostro è un Paese a velocità… multiple e mantenerne una parte in condizioni arretrate fa parte di un disegno ben congegnato.

ottofranz
Scritto il 6 Agosto 2013 at 22:39

draziz@finanza:
Alessio Vulcan,

Vivo in una grande città del nord dove, nei mercati rionali, la percentuale di immigrati che ha abbracciato quel mestiere fra poco supera il 60% del totale degli ambulanti presenti…
Quelli Italiani non ce la fanno più…

sai qual’è la differenza? Che agli immigrati non vengono fatte nè multe nè controlli, perchè sanno che non c’è trippa per gatti.

Idem i cinesi che chiudono l’attività e la reintestano prima che scadano i due anni ,perchè sanno che entro quel lasso di tempo non partono controlli fiscali di alcun tipo.

E chi resta a pagare perchè ha uno straccio di casa col mutuo?

In grecia adesso si sono inventati la galera per multe sopra i 50k euro. e sono aumentate le tasse sulla proprietà in modo così vertiginoso che gli immobili vengono via a cifre ridicole.

Nonostante questo nessuno se li compra per paura delle tasse.

Quando da noi?

ottofranz
Scritto il 6 Agosto 2013 at 22:43

Mi fa piacere vedere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda.

Avevo un po’ di remore, perchè l’argomento è spinoso e si presta a strumentalizzazioni. Nessun dubbio che al medico furbetto ,avvocato, dentista o chi per lui il mio ragionamento non si avvicini neppure.

Ma ci sono intere categorie che fino ad oggi hanno dato molto e chiesto poco o nulla, e che ormai sono alla disperazione .
Ho un banchetto di frutta e verdura sotto di me che impiega un ‘intera famiglia, Padre Madre e figlia e che ogni santa mattina, neve, pioggia, sole o nebbia alle 5 comincia a montare ed a mezzogiorno smonta , vendendo prodotti coltivati nella loro piccola cascinotta .

Li hanno ormai massacrati ed anch’essi hanno messo sul banco un bel cartello “cedesi” . Ben sapendo che è utopia .Chiuderanno e basta e venderanno in nero in cascina .

Stasera però si è aperto un altro fronte . A Saluzzo ,dove invece che a schioppettate come a Rosarno, le persone di colore , con tanto di Walkman e telefono celulare sono state accolte da Comune e Caritas con lavoro, diaria giornaliera, bicicletta in uso con tanto di giubbotto catarifrangente,stasera all’ennesimo arrivo di altri 80, le strutture che già erano al collasso hanno determinato la decisione della Caritas di chiedere una rotazione agli ospiti.

Rifiuto categorico e botte da orbi fra vecchi ospiti e new entry. Occupato snodo stradale con persone in auto bloccate in mezzo agli incroci e Carabinieri presenti ed assolutamente inerti,

A me sembra ci siano perfino i presupposti per il sequestro di persona .

Sono tanti gli interogativi…ma uno prevale su tutti. E’ sano dialogare in modo civile e generoso con gente cresciuta con altri parametri? Possiamo davvero permetterci tutta questa solidarietà?

Mi sembra che ci sia nella maggioranza di chi si schiera senza se e senza ma, la sensazione che il costo sociale di tutte queste situazioni siano altri a pagarlo

Possiamo permetterci ,specialmente in questo momento ,che chi scende in piazza urlando più forte ,soprattutto essendo ospite, possa pretendetre la soluzione a problemi che si sono creati a migliaia di km di distanza per motivi e dei quali la paziente popolazione locale non può prendersi carico?

Anche qui lo Stato sta mancando e sta fallendo il suo compito del mantenimento della pace sociale

draziz
Scritto il 6 Agosto 2013 at 23:38

ottofranz,

Se permetti, vengono dimenticate 2 cose:
1) questa è la patria del buonismo a tutti i costi; prova tu ad andare a casa loro e mandare a ca…re un poliziotto solo perchè ti ha guardato storto. Non ritrovano più neanche una delle tue arcate dentarie…
2) pensi forse che le multinazionali non abbiano agito (e non agiscano) consapevolmente sfruttando certi territori, in mdo da forzare le popolazioni all’esodo ed utilizzare meglio le risorse?
Qui da noi “che se sfruttano? ‘a fontana de’ Trevi?” C’hanno già pensato…

gainhunter
Scritto il 7 Agosto 2013 at 08:26

1. Combattere l’evasione fiscale senza abbassare le tasse vuol dire far chiudere i tanti evasori per necessità
2. Combattere l’evasione fiscale contemporaneamente a una forte riduzione delle tasse è sacrosanto e significa redistribuire le tasse da chi paga anche per gli altri a quelli che non pagano; non migliora i conti puubblici
3. Evasione e sommerso al Sud possono essere legati anche alla malavita (o pago il pizzo/usuraio o le tasse)

4. Abbiamo visto, anche nei documenti allegati ai post di Lampo, che i dati economici divergono molto tra Nord e Sud (evasione, sommerso, immatricolazioni, perfino il turismo!), e mi sembra di poter dire che i fattori che pesano sull’economia italiana siano questi:
– cattiva gestione politica
– globalizzazione+politica economica UE vs dimensione imprese
– politica economica UE contrastante con interessi italiani
– forte diversità tra Nord e Sud
Per il primo punto ora ci sono i poliziotti in parlamento (M5S) e quindi si spera che qualcosa cambi (e in ogni caso è noto a tutti, anche se molti pensano che sia l’unico o il principale problema, mentre secondo me è solo uno dei problemi), per il secondo e terzo punto è caduto il tabù dell’euro e ormai è noto che certi (molti) provvedimenti europei vanno contro il nostro interesse; io mi chiedo se non sia il caso di far cadere anche il tabù dell’unità, visto che se la situazione per l’Italia è così grave e irrecuperabile forse è arrivato il momento di salvare il salvabile (cioè il Nord). E’ un peccato perchè la mia impressione è che la mafia stia lentamente perdendo terreno e che la cultura della legalità stia aumentando, ma se questo processo è più lento del processo di deterioramento dell’economia, forse va fatto un pensierino a togliere questo peso dai contribuenti del Nord.

ottofranz
Scritto il 7 Agosto 2013 at 23:36

gainhunter,

😯 😀 😯

mamma mia , io ero restio agli argomenti spinosi, tu hai tirato fuori un ginepraio. Per fortuna siamo ad agosto, se no il povero DT si troverebbe a dover gestire la 3 guerra mondiale 🙂

Sorvolo, anche se condivido molto di quanto da te scritto. Vorrei approfondire invece un pensiero che ieri è stato toccato. Le vendite ambulanti.

Dire che i fatturati espressi tocchino punte del 70 /80 % di nero non è azzardato. E non se ne esce perchè è a legislazione stessa che lo permette Non mi dilungo

La soluzione sarebbe esentare dall’IVA facendo pagare un cifra una tantum entro i 200 k di fatturato. Idem per quanto riguarda le tasse , da versare in un’unica soluzione con una cifra adeguata che stia all’interno di un conteggio onesto. Ad esempio 200 k di fatturato producono un reddito ipotizzato di 20 mila euro? Perfetto tu me ne dai 5000 e la chiudiamo qui. Sei a posto

Si potrebbe obiettare che il sistema potrebbe essere aggirato continuando a fare il nero, ma in realtà certe strutture non hanno la possibilità tecnica di superare determinate soglie.

Il superamento è facilmente visibile e controllabile . Agendo in questo modo , con fatture esenti IVA le Aziende fornitrici dovrebbero comunque fatturare e verrebbe colpito lo scalino più alto che è quello che permette di trovare il nero da un fornitore.

Scritto il 7 Agosto 2013 at 23:45

:mrgreen:

lampo
Scritto il 8 Agosto 2013 at 00:05

ottofranz,

Permettimi di obiettare: neanche in Grecia, con la norma che permetteva agli avventori di non pagare il conto se non ricevevano lo scontrino sono riusciti a sconfiggere il nero (non voglio approfondire il discorso, anche se ne varrebbe la pena a giudicare dall’ultima legge che hanno messo su chi ha debiti con il fisco superiori a 50.000 euro… anche questa non servirà a molto).

E’ una questione di mentalità, educazione, senso civico, conoscenza economica e rispetto della legge. Troppi termini?

Poi, non credo che il problema sia il nero degli ambulanti, in termini di peso % sull’economia sommersa.

Prova a pensare quante tasse vengono evitate con triangolazioni di fatture (all’estero), creazione di società fasulle e inscatolate fra loro… in modo che poi trasferendo soldi da una all’altra si possano sfruttare gli aspetti più promettenti delle agevolazioni fiscali di ogni Paese, valorizzazione “variabile” del magazzino, di consulenze, oppure, se parliamo di bilanci, di asset o di crediti che si trasformano in debiti e viceversa a seconda della convenienza. Oppure con la semplice corruzione del controllore.
Cito solo uno dei casi…
http://www.vicenzapiu.com/leggi/operazione-reset-37-milioni-di-euro-illecitamente-movimentati-per-ca-12-mln-di-tangenti-sanzioni-fino-a-15-mln

Forse il problema è che abbiamo troppi commercialisti, revisori contabili e avvocati… anzi il loro numero è conseguenza della legislazione fiscale “chiara, semplice e snella” che abbiamo, facilmente interpretabile in maniera univoca.

gainhunter
Scritto il 8 Agosto 2013 at 09:53

ottofranz,

Beh, sì, gli argomenti sono controversi, ma io credo che i problemi dell’Italia sono quelli.
Facendo finta di non vederli e guardando ai dati economici *medi* si ha una visione distorta della realtà. (Avevo già scritto un pezzo di commento ma lo cancello e mi fermo qui per non scatenare la terza guerra mondiale 🙂 )

La tua proposta potrebbe funzionare in certi settori specifici; aggiungo anche la riduzione dell’iva al 4 o al 10% su prestazioni e prodotti che hanno la detrazione al 19% per combattere l’evasione di certi professionisti; e mettiamoci anche l’aumento del limite da 15 a 20 dipendenti per le varie incombenze delle società per aumentare l’occupazione e la produttività (capita spesso che una piccola società che arriva a 15 dipendenti smetta di assumere oppure crei una nuova società dove far confluire parte dei dipendenti per non superare il numero di 15).

Invece, se non mi confondo con qualcun’altro, qualche giorno fa hai postato un link che parlava di Mussolini, tangenti e inglesi. Se ti può interessare, non ho sottomano i link, ma c’è una storia analoga legata all’unificazione dell’Italia, che riguarda Garibaldi, le tangenti pagate ai generali dell’esercito dei Borboni e gli inglesi che le hanno finanziate. 😐

ottofranz
Scritto il 8 Agosto 2013 at 11:09

lampo,

La discussione si sta facendo oltremodo interessante e gli scenari che si aprono sono infiniti. Caro Lampo, sfondi una porta aperta,

Mi rendo conto del qualunquismo con cui ho affrontato l’ergomento. ,ma l’ho fatto con l’intento di far notare che servirebbe una mossa concreta che vada nella direzione di mostrare che c’è interesse a cominciare ad affrontare seriamente il problema.

Oggi più che proclami , servono messaggi chiari che facciano capire che esiste la volontà di cambiamento.

La famosa fiducia inizia da qui.

Sappiamo tutti benissimo che se si volesse stroncare il fenomeno basterebbero 5 minuti. Ma vorebbe dire guerra civile.
E nel tuo riferimento all’educazione civica si racchiude il Santo Graal di una buona convivenza. Ma sappiamo bene quanta strada dovremo percorrere

Mi pare di ricordare che anche tu alle elementari avevi il collettino di plastica ed il fiocco sul grembiulino nero. L’aducazione civica ai tempi era materia di insegnamento

Comunque se si vuole ricominciare occorre ripartire da segnali reali . Che vengano condivisi.

In effetti il risultato della legge sul fumo ha stupito tutti no? Ecco, io ho in mente qualcosa del genere.

ottofranz
Scritto il 8 Agosto 2013 at 11:14

gainhunter,

Guarda , qui si potrebbe fare notte. Ti dico solo che io Garibaldi e specialmente quel Bin Laden antelitteram di Mazzini io li avrei impalati. 😈

E che considero gli Inglesi i responsabili di quasi tutta la feccia e la porcheria che c’è al mondo 👿

lampo
Scritto il 8 Agosto 2013 at 15:44

ottofranz:

Oggi più che proclami , servono messaggi chiari che facciano capire che esiste la volontà di cambiamento.

Per il momento non ne vedo… e neanche l’intenzione. Questo è l’aspetto che mi rattrista di più. Ma non demordo.

E nel tuo riferimento all’educazione civica si racchiude il Santo Graal di una buona convivenza. Ma sappiamo bene quanta strada dovremo percorrere

Sicuramente decenni… ma non si è ancora mai iniziato… anzi si sta sempre più andando indietro, al punto che in questo Paese chi si comporta onestamente, mettendo a disposizione il meglio delle proprie conoscenze e capacità, collaborando e rispettando la legge (per quanto ingarbugliata e spesso contrastante con se stessa.. basta pensare alla vicenda recente sulla certificazione energetica…e nullità dei contratti senza avere ancora emanato le direttive e regolamentazioni per capire come fare tale certificato…), viene PENALIZZATO o addirittura ESCLUSO, diventando una minoranza o addirittura qualcosa da stare alla larga perché potrebbe chissà quale malattia infondere….

Mi pare di ricordare che anche tu alle elementari avevi il collettino di plastica ed il fiocco sul grembiulino nero. L’aducazione civica ai tempi era materia di insegnamento

Mah… si faceva poco anche all’ora… ma forse c’era l’educazione familiare, scolastica, ecc. che ti tentava di infondere qualche principio cardine da rispettare, con tutti i pro e contro.

Segnali reali? Prova a guardare quanti leggono quanto scriviamo… e ti rendi conto che c’è poco interesse.

Continua a prevalere l’individualismo… almeno finché non toccheranno di brutto il portafoglio… poi sarà un altro discorso.

lampo
Scritto il 8 Agosto 2013 at 15:48

Scusate.. mi è scappato un apostrofo in più… scrivo di getto e rapidamente i commenti senza rileggerli, in modo che rendano al meglio il pensiero del momento.

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