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QE EUROPEO: software “Draghi” versione 4.0

Scritto il alle 15:12 da Danilo DT

draghi helicopter QE

Quindi la storia continua. Mario Draghi lo sottolinea.  Una presa di posizione che non per forza deve e vuole privilegiare l’Italia, come i tedeschi pensano e dicono, ma di certo è finalizzata a mantenere la stabilità del sistema finanziario.
Infatti con questo “pseudo tapering” (anche se di vero tapering non si tratta) si mantiene sempre e comunque un importante tenore di acquisti. Vero, passiamo da 80 a 60 miliardi di Euro al mese. Però si allunga di ben 9 mesi, con la possibilità di comprare bond fino ad un anno di duration (contro i 2 di prima) e sopratutto si potranno comprare bond anche con rendimenti al di sotto del tasso di deposito, come vi ho spiegato ieri QUI.
Se proviamo a guardarci indietro, questa è la quarta edizione del QE Europeo, e se preferite, è l’ennesimo aggiornamento al programma “Draghi”. E come tutti i software, non è scritto da nessuna parte quanti e quali possano essere i futuri aggiornamenti.

Versioni precedenti: forward guidance e LTRO

Draghi 1.0: il governatore Mario Draghi ha annunciato al World Economic Forum che la BCE acquisterà titoli di debito pubblici e privati a partire da marzo 2015 almeno fino a settembre 2016 al ritmo di 60 miliardi di euro/mese, e comunque fino a quando il tasso di inflazione nell’eurozona sarà tornato ad avvicinarsi al 2%. La BCE comprerà sul mercato secondario titoli emessi dai governi o dalle istituzioni europee. (22 gennaio 2015)

Draghi 2.0: prolungamento degli stimoli monetari per altri sei mesi, fino a Marzo 2017, a parità di “potenza” dello stimolo, 60 miliardi di euro al mese, con l’acquisto esteso ai titoli emessi dagli enti locali, e il tasso dei depositi bancari presso la BCE, già negativo, ulteriormente sceso dal -0.2 al -0.3%. (04/12/2015)

Draghi 3.0: BCE ha deciso a maggioranza, con voto contrario della Germania, di portare da 60 a 80 miliardi di euro l’importo mensile di acquisto (10/03/2016)

Draghi 4.0: ed eccoci arrivati ai giorni nostri. Ennesimo ritocco, si torna alle origini, nuovamente 60 miliardi, almeno fino a dicembre 2017. La Germania non è d’accordo. Ma la maggioranza si.

BCE: THE BIG SPENDER

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Ecco fatto, in un grafico ho sintetizzato tutto quello che è successo, con un target di bilancio teorico che si arriverebbe ad avere a fine Draghi 4.0. 4440 miliardi di Euro circa. Tutto poi dipenderà dall’inflazione, che è vista in rialzo, per ora, grazie sopratutto al petrolio. Ma è presto per cantare vittoria. Molto presto. Anche perchè, per il momento, l’inflazione è decisamente al palo.

Quindi il rischio di vedere altri aggiornamento del software Draghi non si escludono per nulla. Migliorie sull’operatività? Molto limitate. Funzione principale: Difendere il sistema Euro. Fino a quando? Non si sa, ma non per sempre. E poi un giorno la carta da comprare si esaurirà. E a quel punto? Socializzazione del debito alle porte? Potrebbe essere un’eccellente scusa. QUindi si inizierebbe a parlare di Nuova Unione Europea. Ma queste sono elucubrazioni mentali. Il futuro è tutto da scrivere proprio perchè è drammaticamente incerto.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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1 commento Commenta
perplessa
Scritto il 10 Dicembre 2016 at 21:14

drammaticamente incerto. giusto, è proprio quello che mi disturba

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