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PISTARR Indicator: indicatore banale… ma non troppo!
Guest Post: un indicatore di una semplicità disarmante. Forse potrà esservi utile oppure no…
Bene, l’amico Pistarr ci prende gusto e dopo la sviolinata della settimana scorsa nei confronti del sottoscritto (:D ) ecco che ritorna con un post di diverso spessore. Si mette in gioco e ci illustra il suo personale indicatore di analisi fondamentali del mercato azionario. Cosa ne pensate?
Cari colleghi lettori, permettetemi di introdurre l’argomento con una provocatoria e anche un po’ strampalata domanda: che differenza c’è fra Warren Buffett e Pistarr ??? Risposta facile… una differenza abissale, un distacco siderale.
Warren Buffett è una leggenda vivente, il grande investitore rispettato e riverito ” Urbi et Orbi” … Pistarr è un emerito sconosciuto, lettore come voi di questo Blog, che però, al di là delle sue capacità professionali, (che non commento), ha avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto, al momento giusto e di poter partecipare per qualche anno, in prima persona, all’inizio della gran cavalcata che l’industria del Risparmio Gestito ( e nello specifico caso parlo di Fondi Comuni di Investimento), ha vissuto a cominciare dalla fine degli ’80 dell’ormai secolo scorso.
Tempi eroici e pioneristici, dove le Società di Gestione di medio-piccola grandezza gestivano al massimo 3 fondi, ( Azionario – Bilanciato – Obbligazionario), e la figura del “Gestore” era ancora associata ad un Nome & Cognome proprio e non come si sente dire genericamente oggi, ad esempio ” Responsabile del Team degli Investimenti”
Col tempo, (e qui passo alla prima persona), ho giocoforza assorbito anche per osmosi, degli skills e delle competenze in materie finanziarie che cerco sempre di aggiornare e rinfrescare anche grazie alla lettura di questo Blog
Proprio qualche giorno fa, e qui entro nel vivo dell’argomento , mi ha colpito il dibattito a proposito del famoso indicatore : BUFFETT INDICATOR e cioè quel valore che scaturisce dal rapporto tra il valore totale di tutti i titoli quotati nella borsa USA diviso per PIL del paese (giusto per stabilire la sopravvalutazione o meno dei mercati)
INVESCO, lo ha prontamente bollato come “piuttosto rozzo” e “difettoso sotto vari aspetti”. Può darsi,.. come può benissimo darsi che abbia ormai fatto il suo tempo, ma conserva a mio modesto parere una qualità incontrovertibile….. LA SEMPLICITA’.
Come sappiamo, spesso le cose più semplici sono le più efficaci, e cosa c’è di più semplice di questo indicatore, immersi come siamo in quelli più complessi, in algoritmi astrusi (figli della Finanza Passiva) che dominano la scena? Proprio in omaggio alla “SEMPLICITA’, ed alla immediatezza del significato, mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione il seguente indice: il PISTARR INDICATOR.
Come, non lo conoscete?… ma per forza, è un indice che ho creato io ed a quanto pare risulto il solo ad utilizzarlo… ho scritto creato da me in quanto in tanti anni, mai lo visto apparire da qualche parte in qualsivoglia tabella, report, ricerca o commento di qualsivoglia analista, perciò non temo di essere accusato di plagio alcuno. Vediamo di che si tratta…. ho semplicemente messo in rapporto 2 dei più semplici rapporti di borsa, conosciuti dai più : Il Price/Earning e il Dividend/Yield espressi da un titolo azionario ( una specie di Derivata Seconda Impropria)
Dove per P*r sta per —> Pistarr ™
Semplice no? Certo, esso non ha la rilevanza internazionale come il Buffet Indicator , ( e qui è svelata la funzione dello scanzonato pistolotto introduttivo), non serve per una elegante e magniloquente analisi Macro con un approccio Top-Down…. ma funziona benissimo in un approccio micro Bottom-Up quando si tratta di selezionare un “giardinetto” (termine oggigiorno desueto) di titoli Value con generoso dividendo.
Salta subito all’occhio che con più il valore assoluto è basso e magari si avvicina a 1. meglio è, perchè fa risaltare quei titoli VALUE che, sono di certo generosi nel dividendo, ma che sono anche quelli meno cari… nel confronto relativo degli uni verso gli altri……cioè un modo oggettivo di stimare quanto sia più “cheap” un titolo VALUE rispetto ad un altro. Ovviamente oltre al dato “Oggettivo” che ne scaturisce, necessita abbinare anche il buon senso “Soggettivo” usando dovute cautele …. del tipo: i titoli devono godere il più possibile dello stesso “standing” (tutte blue-chip magari)…. i dividendi passati devono essere un flusso costante, e ragionevolmente elargibili anche in futuro…. e tutte le altre cautele che ognuno può e vuole applicare.
Tutto questo non toglie però efficacia e semplicità all’indice, che potrà far risaltare con immediatezza titoli VALUE con ottimo dividendo eppure non ancora eccessivamente cari e magari scovarne alcuni che hanno un incredibile valore dell’indice minore di 1. Volete un esempio di un titolo che ha un valore minore di 1? Ecco qua . IMPERIAL BRANDS (Settore Tabacco) quotato sulla borsa di Londra cod. IMB.L appartiene all’indice FTSE 100 ed ha una size di medie dimensioni capitalizzando circa 13 Miliardi di Sterline (il flusso dei dividendi passati è costante e ragionevolmente sostenibile in futuro).
Tutto questo per dire che la “dignità” di un Indicatore di borsa è totalmente slegata dalla fama del Nominativo a cui si tende ad attribuirlo… è sufficiente che sia Facile, Intuitivo e abbia una sua efficacia pratica propria. E’ perfettamente possibile essere analitici senza essere terribilmente matematici ed in un mondo popolato da astrusi algoritmi, e complicate formule di calcolo, credetemi, non è poco. Se il post è di vostro gradimento e l’indice secondo voi ha un suo valore intrinseco sarei felice di sapere che lo utilizzerete con profitto, ma mi raccomando non scordatevi mai la Fonte ed il suo nome proprio PISTARR INDICATOR. Se invece, fantozzianamente parlando lo riterrete una ca…ta pazzesca, questo post scorrerà come acqua fresca senza lasciare conseguenze alcune, se non un vago senso di inutilità…. io non mi offenderò di sicuro.
Buona Giornata a tutti.
PISTARR
DISCLAIMER : Il tono scanzonato nella composizione di questo Post ha la sola funzione di rendere leggero e scorrevole il discorso pur mantenendo intatto il suo rigore logico. La citazione specifica della azione IMPERIAL BRANDS di cui sopra, riveste la sola funzione di semplice esempio concreto e NON E’ ASSOLUTAMENTE DA RITENERSI invito, suggerimento o sollecitazione all’acquisto della stessa.
sono incuriosito nonche’ interessato a questo indice, ma da quel po che ho capito…mentre il WB index avrebbe la pretesa di rivelare se l’intera borsa e’ sopravalutata o no il tuo invece e’ relativo alla singola azione, giusto?? a tal fine sarebbe bello per chi come me fa un po’ fatica a reperire quelle info necessarie P/E dv/yeld mostrare alcuni esempi relazionandosi ad alcune azioni del ns borsa es 2-3 azioni value e 2-3 azioni grow chessoì eni, enel, bintesa, stmicro brembo interpump, le butto li a caso , se ne avete voi delle migliori ben venga, tanto per capire con esempi pratici quanto questo indice racconti la situazione attuale….. con interesse vi ringrazio.
kociss01@finanza,
Ciao kociss,
Innanzitutto grazie per l’interessamento
Ti dico subito che il PISTARR INDICATOR funziona benissimo per i titoli Value,,,, mentre perde totalmente efficacia con i titoli Growth
L’ambito è quello dello stock-picking……come scegliere fra un titolo od un altro ( ripeto, nel settore dei titoli Value) ti faccio un esempio pratico:
se sono interessato a prendere una posizione sul settore Tobacco ad esempio…. mi compro la Imperial Brands oppure un suo competitors (che immagino conoscerai benissimo) Philip Morris ?
Applicando il PISTARR INDICATOR per Imperial Brands abbiamo un valore minore di 1 perchè dividiamo un valore di P/E di 8,8 con un valore al denominatore di DVD Yields pari a 9,70
Con lo stesso ragionamento per Philip Morris avremmo un valore di P/E di 16,50 che va diviso per un DVD/Yields di poco meno di 6 perciò siamo con un valore nettamente superiore
Ovviamente come dicevo nel post , la formula va usata dopo aver applicato tutte le cautele del caso e cioè in primis che il flusso storico del Dividendi sia ragionevolmente proiettabile come flusso futuro,,,,,che i dati P/E e DVD/Y siano corretti…. e altro eventualmente….
Per i dati dell’esempio di cui sopra, che sottolineo vale solo COME SPIEGAZIONE e non da intendersi come sollecitazione ad operare nella realtà ho usato i dati del rispettabile sito INVESTING.Com
che ritengo MOLTO AFFIDABILE per consultare prezzi e dati…… per altri contenuti, ad esempio qualche pseudo giornalista che spara performance ” a Cazzum” dico: ” non saprei” (Lol) e SOTTOLINEO che questa mia ultima affermazione è frutto di mie convinzioni personali e non associabile a nessuna persona fisica, ogni riferimento a persone davvero esistenti è puramente casuale
…. ma funziona benissimo in un approccio micro Bottom-Up quando si tratta di selezionare un “giardinetto” (termine oggigiorno desueto) di titoli Value con generoso dividendo.
Immagino che nel giardinetto ci facciamo giocare …. ” i 10 cani “.
Pistarr vedrai che quando si ritornerà alla realtà dei ” debiti gemelli ” certi termini non saranno più desueti e l’ economia si riapproprierà del posto che le spetta e la finanza tornerà a far parte dell’ economia non a sovrastarla.
Pistarr cosa significa …. buon senso ….. o cassettista …… opsss altro termine antiquato.
Ahhh che bei ricordi le … rnc
Ciao Kry,
Il PISTARR INDICATOR non ha niente a che fare con i “Dogs” del Dow Jones
Sono d’accordo con te che si ritornerà alla realtà e la finanza dovrà fare giocoforza un passo indietro….il problema è quando……..
Come ha scritto il Danilo nella sua breve introduzione al mio Guest Post “Una Tantum” io e lui avevamo l’anno scorso: “punti di vista differenti”….. adesso dopo la cavalcata degli ultimi 12 mesi il mio pensiero tende ad essere molto vicino al suo….
Al di là di ogni indicatore, la cosa che mi chiedo tutti i giorni è semplicemente : Ma perchè se tutto sembra andare per il verso giusto si continuano a chiedere stimoli? e ho detto tutto
Il termine PISTARR in sè non significa nulla… me lo sono inventato io quando dovevo scegliere un nickname per le chat o i blog…. deriva da un’esperienza personale che ho vissuto che non riveste alcuna importanza se non a strapparmi un sorriso al ricordo
Vedo che citi le RNC, allora fra gli altri termini desueti del glorioso passato ricorderai il famoso detto :” Vendi, Guadagna e.. pentiti” …. oggi si dice TAKE PROFIT ( e magari poi… mangiati i … le unghie) nel caso il titolo, poi continua a salire
E a proposito del detto di cui sopra, per disinnescarne gli effetti negativi ( il nervosismo di vedere salire ancora il titolo appena venduto) ho ideato un sistema , o per meglio dire. una specie di Linea Gestione Patrimoniale (che va al di là delle solite, Azionaria, Bilanciata Obbligazionaria, che però è efficiente solo quando i tassi di mercato sono nettamente più alti di quelli attuali……..chissà, magari ne parlerò, se dovesse interessare in un prossimo Guest Post… ovviamente dopo la benedizione di Danilo che deve mettere lo spazio editoriale a disposizione
Buona Giornata
Ciao Pistarr
il mio commento precedente è stato , come il post, volutamente scritto in tono scanzonato.
Continuando nei ricordi diciamo che i mercati siano in … Abbondio.
Grazie per la risposta e
buona giornata anche a te.
sono incuriosito nonche’ interessato a questo indice, ma da quel po che ho capito…mentre il WB index avrebbe la pretesa di rivelare se l’intera borsa e’ sopravalutata o no il tuo invece e’ relativo alla singola azione, giusto?? a tal fine sarebbe bello per chi come me fa un po’ fatica a reperire quelle info necessarie P/E dv/yeld mostrare alcuni esempi relazionandosi ad alcune azioni del ns borsa es 2-3 azioni value e 2-3 azioni grow chessoì eni, enel, bintesa, stmicro brembo interpump, le butto li a casa , se ne avete voi delle migliori ben venga, tanto per capire con esempi pratici quanto questo indice racconti la situazione attuale….. con interesse vi ringrazio.