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PIAZZA AFFARI: mercato a rischio oppure buy opportunity?
La Borsa Italiana ha vissuto un 2015 da vera protagonista, per poi confermare nel 2016 la sua vera dimensione, ovvero di piazza azionaria ad alto BETA. Quindi, se le cose vanno bene (banalizzando, sia ben chiaro), Milano spesso e volentieri è la piazza migliore, se invece c’è correzione, Piazza Affari si distingue in negativo.
Se andiamo a vedere i multipli di mercato, stanno iniziando ad affiorare situazioni quantomeno anomale che fanno venire quantomeno il sospetto.
Vero che il problema italiano numero uno oggi è di matrice bancaria, vero che la crescita economica latita, vero che rischiamo nuovamente la deflazione, ma siamo così sicuri che tutto quanto è quotato in borsa italiana è immondizia?
Un mio amico gestore dice sempre (e in tempi olimpionici la citazione calza a pennello): “gli investimenti devono essere visti non come una gara dei 100 metri ma come una gara di fondo. Vince chi alla lunga ha la migliore strategia”.
Commento discutibile anche perchè non tutti gli investitori hanno lo stesso taglio, la stessa propensione al rischio e la medesima ottica temporale.
Io però in questa sede voglio farvi un regalo.
Una slide che ho usato con alcuni clienti qualche giorno fa (venerdi) che va a riprendere i titoli che a Piazza Affari:
a) hanno avuto il miglior dividendo nel 2016
b) dovrebbero (condizionale) avere un dividendo molto interessante se non addirittura in crescita nel 2017
c) hanno preso malgrado tutto dei grossi schiaffoni in borsa
d) hanno un P/E interessante
Ovviamente questo è solo un estratto creato e focalizzato sopratutto per analizzare i titoli con il miglior dividendo. MA attenzione, malgrado tutto potrebbe essere un’analisi MOLTO MOLTO utile sopratutto per coloro che non mirano, come dicevo prima, ai 100 metri ma puntano quantomeno ad una gara di mezzofondo. Se poi si punta alla maratona, tutto diventa decisamente relativo (sopratutto per questo tipo di analisi).
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