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Piazza Affari: FTSE MIB rompe il trading range al ribasso
Guest post: Trading Room #48, analisi tecnica dell’indice FTSE MIB e di azioni italiane.
Dopo tanto tergiversare, finalmente il trading range tra 17.000 e 16.000 punti di indice è stato rotto, purtroppo, al ribasso e ne è scaturito un movimento veloce che ha riportato i corsi in area 15.000 punti. Abbiamo, quindi, massimi e minimi decrescenti con discesa sotto la media mobile a 200 giorni, la tendenza di breve quindi è tracciata. La seduta di giovedì scorso, 5 aprile, ha disegnato un hammer, per cui diventano cruciali due punti: 15216 al di sotto dei quali si apre strada per un ulteriore ribasso e 15360 al di sopra dei quali è possibile assistere ad un rimbalzo. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà l’imprinting direzionale.
L’impostazione tecnica della Banca Popolare di Milano assomiglia moltissimo a quella del Ftsemib40 con l’aggravante che non vedo segnali di rallentamento del trend. Siamo al ribasso di breve periodo e l’aspetterei in area 0,3239€ dove si potrebbe cercare un punto d’ingresso qualora tale area dovesse reggere e si dovesse formare un pattern d’acquisto.
Più o meno lo stesso discorso vale per la Banca Popolare dell’Emilia Romagna (BPER) che è ad un passo dall’ultimo minimo posto in area 4,50€ Sarà fondamentale la tenuta di tale livello per poter sperare in un rimbalzo.
L’impostazione di fondo per Ferragamo è rialzista. Nel corso delle ultime sedute s’è delineato un movimento laterale sui massimi di periodo circoscritto tra il supporto posto a 15,28€ e la resistenza posta a 16,50€ Sarà necessario attendere la fuoriuscita da uno di questi due livelli per prendere posizione sul titolo.
Luxottica sembra il grafico fotocopia di Ferragamo e valgono, naturalmente, le stesse considerazioni. I livelli da monitorare in questo caso sono 26,45€ e 27,65€
Il trend rialzista di Azimut è sotto pressione. Non abbiamo ancora due massimi decrescenti ma il minimo relativo posto a 7,60€ corrisponde grosso modo alla chiusura di giovedì scorso e il cedimento di questo livello sarà il primo campanello d’allarme in merito ad un potenziale inversione. In caso di recupero dei corsi è importante non segnare un massimo inferiore a 8,455€ altrimenti il trend di breve, temo, girerà al ribasso.
Diversamente da Azimut, Mediolanum ha già invertito la tendenza in ribassista. Aprirei posizioni short in caso di chiusura inferiore a 3,23€
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siamo vicini ai dividendi e i prezzi si fanno interessanti
stare in campana per entrare in acquisto fra non molto
occorre selezionare e darsi obiettivi in termini di dividend yield e crescita di valore e rapportare il tutto a target temporali
meglio ignorare i finanziari e telecomunicazioni
resta poco ma qualcosa si trova
no cassettismo, solo gestione attiva