PANICO sui mercati? Inizia una fase chiave
La settimana appena trascorsa è stata sicuramente complicata. Le previsioni su inflazione e tassi hanno fatto la differenza, accompagnate da un evidente rallentamento globale, oltre che ovviamente i rischi geopolitici.
Le vendite sono state copiose su tutti i mercati, che come è noto sono molto unidirezionali. Quindi è risk adversion forte, ma siamo già arrivati ai livelli di panico, o panic selling?
Se guardiamo il noto Bull/Bear Indicator di BofA, possiamo notare un livello di panico importante. Infatti restiamo a ZERO assoluto, scendendo da un risibile 0.3. Quindi è il fondo del barile. Ricordo che questo indicatore tiene conto non solo del mercato equity.
Ma se il livello del Bull/Bear Indicator è estremo, è sinonimo di “acquisto sicuro” perché siamo ai minimi? Fosse così facile. In realtà non lo è per nulla. Un altro indicatore, che è il Citigroup Panic Euphoria Index, è un po’ meno estremo del precedente indicatore.
Ora siamo a livello dei minimi visti a marzo 2020. Ricordate? E’ il livello minimo visto prima del rimbalzo da Covid-19. Da un’analisi di Citigroup, già a questi livelli si ha una probabilità pari al 95% di avere una performane POSITIVA, investendo ora, nei prossimi 12 mesi. Ora siamo in area Panic essendo sotto 0.17 (ora -0.21).
Certo, investire in queste condizioni può sembrare folle, ma purtroppo avere certezze assolute di aver raggiunto un minimo è statisticamente MOLTO difficile. In questo caso lo è ancora di più. Il Citi Panic/Euphoria Index può fare anche MOLTO di peggio. Però quel 95% prima citato non è nemmeno da buttare via….
STAY TUNED!
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