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PAESI EMERGENTI: RISCHIO BOLLA
Anche stavolta, probabilmente, chi si aspettava il “decoupling” rimarrà deluso.
Le borse delle Vecchie economie scricchiolano sulle debolezze dei titoli finanziari, e l’Asia risponde altrettanto negativamente. Addirittura da più parti giungono delle voci che suonano quasi come clamorose. C’è l’effettivo rischio-bolla dei cosiddetti Mercati Emergenti. Come è possibile?
Partiamo da qualche dato statistico interessante.
Qui a fianco troverete i dati della crescita globale prevista per l’anno in corso e per il prossimo anno. Cosa possiamo notare? Beh, innanzitutto notiamo che il mondo è visto in rallentamento (come già sappiamo) anche se…pensandoci bene…le cose potrebbero andare decisamente molto molto peggio. Di certo, chi è messa male è al Vecchia Economia. Ma i Paesi Emergenti, beh, sono un’altra storia.
Certo, rallentano pure loro, ma guardate quanto cresceranno ancora… Sono numeri che nella debolezza restano fortissimi.
Per vedere chiaramente i dati cliccate sul grafico
Ma qual è il rovescio della medaglia? E’ il grande male delle economie: l’inflazione. E non si tratta di quella “buona” ma di quella quasi “galoppante”.
Guardate il grafico qui sotto. Proprio i paesi che più crescono e più cresceranno nei prossimi anni, hanno un grande problema: facciamo un esempio? L’Europa Emergente. E’ prevista un’inflazione al 10% per il 2008 ! Una follia.
Domanda: tenendo conto dell’inflazione, quanto i paesi emergenti possono reggere la grande corsa verso la Leadership del mercato globale, più volte ipotizzata su questo blog?
La situazione è quantomeno complessa.
Anche se hanno fatto la loro fortuna, l’enorme aumento delle materie prime ha contribuito violentemente a questa situazione. Ma facciamo attenzione al prossimo punto: tenuto conto quanto detto, è corretto considerare interessanti mercati con un “cyclical adjusted earning” valutato 40 volte? Eccovi il grafico. Non vi sembra un po’ tiratino?
Discorso simile si può fare con il Price/Book Value e il classico P/E. In entrambi i casi figurano decisamente premianti per gli Emerging Markets.
Già lo sento… Molti lettori mi diranno: “ma questa volta è differente”. Si, sono d’accordo anche io. Però non dimentichiamo mai che se lo scenario cambia, rischi di cambiare per tutti. Proprio perché la forte crescita verrebbe comunque danneggiata dall’inflazione.
Ecco quindi spiegato il mio atteggiamento cauto sui tutti i mercati, anche sugli Emergenti, anche se continuo a vedere questi ultimi con occhio di riguardo.
Al momento non c’è decoupling. Resta la speranza che, un giorno, qualcosa possa cambiare. Ma cambierà? Riusciranno i paesi Emergenti a vivere di luce propria. In questo momento sono ancora troppo dipendenti dai consumi di Mr. Smith e dalle vecchie economie. Poi col tempo, la mutazione potrebbe diventare realtà. Quindi facciamo attenzione. Anche se i paesi del BRIC, dell’Europa dell’Est e del Medio Oriente continuano a crescere moltissimo, il rischio bolla non è da sottovalutare. Oggi il mercato scommette forte su questi mercati. E se ad un certo punto cambiasse il “sentiment” su quelle aree, allora lo scenario potrebbe diventare molto pesante.
Io comunque, per il momento, mantengo una view più positiva per le aree emergenti rispetto alle vecchie economie. Vedremo se alla fine dovrò ricredermi oppure no.
Stay Tuned!