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OUTLOOK MERCATI: e se arriva un surriscaldamento?
Nel mio post precedente mi sono infilato in un vespaio, ovvero nella valutazione di quello che è il price earning, un indicatore che preso singolarmente può dire tutto e dire niente. Secondo me potrebbe essere più utile per confrontare magari società di uno stesso settore, ma quando il mercato si trova in queste condizioni “straordinarie”, tutto diventa più difficile (e quindi non possiamo nemmeno dare torto a Pistarr che in un commento ha criticato le mie valutazioni).
E visto che in molti me lo stato chiedendo, vi illustro un po’ quella che è la mia personalissima visione di mercato.
Uno sguardo indietro
Il primo trimestre del 2021 a dire il vero non ci ha sorpreso un gran che visto che abbiamo visto concretizzare quanto ci aspettavamo. Anche se in modo addirittura più voluminoso di quanto potessi pensare. Stimoli fiscali a valanga, programma di vaccinazione che soprattutto negli USA viaggia a gonfie vele, fiducia che decolla e aspettative per il futuro che diventano sempre più importanti.
Come ho scritto più volte, questa è la ripartenza di un nuovo ciclo economico e quindi era corretto privilegiare le commodity e il settore value. E quindi reflazione (mi riferisco agli USA) con conseguente aumento dell’inflazione. Ho detto qualcosa di strano o di nuovo fino ad ora? Credo di no.
E fino a qui, dunque, tutto bene. Ma è innegabile che ci troviamo davanti ad un paio di problemi POTENZIALI e che quindi meritano di essere descritti “prima” in modo da dare consapevolezza agli scenari che potrebbero arrivare.
1) L’economia rischia di surriscaldarsi?
2) I timori sull’inflazione diventeranno più importanti malgrado il costante diniego di rischi delle banche centrali, soprattutto a causa della generosa politica fiscale USA?
3) Le obbligazioni con maggior duration diventeranno un elemento di “rischio importante” per i portafogli oppure si riuscirà a tenere sotto controllo la curva dei rendimenti?
4) Sarà dunque necessario un intervento delle banche centrali che quindi metteranno fine alla politica di forward guidance tranquillizzante, rivedendo i relativi programmi di politica monetaria?
5) Questo scenario sopra descritto rischia di andare a soffocare quindi la prosecuzione della ripresa negli anni a venire?
6) E in chiusura, quanto i mercati pesano questi rischi nelle attuali quotazioni?
Una serie di domande che, notate bene, sono tutte molto concatenate, come se ci fosse un “effetto domino” che collega tutto il sistema. E credetemi, è esattamente così. Quindi già da questa correlazione, capite perfettamente come è importante far si che tutto resti all’interno delle carreggiate previste perché il deragliamento rischia di mettere in crisi non un settore ma tutto il mercato.
CRESCITA ECONOMICA: incubo per governi e banche centrali
Perché parlo di incubo? Perché oggi il mercato già sconta una crescita virtuosa e per continuare a crescere ha bisogno di conferme e addirittura di proiezioni ancora migliori. Un problema che potrebbe avere una conferma di tipo statistico proprio dagli indici di fiducia che già adesso si trovano a livelli molto sostenuti. E non parlo solo dei classici indicatori di sentiment macroeconomici di cui il web è pieno, ma anche di quelli sul mercato azionario.
E tutto questo sta avvenendo con una volatilità bassissima: mondo perfetto? Al momento si, il mercato teme nulla (o quasi). Quindi confidenza assoluta nei confronti del futuro.
Ma attenzione, qui occorre fare il primo ragionamento. Questo eccesso di confidenza, ha portato anche a delle reazioni su mercato obbligazionario, forse estreme come sono estreme le manifestazioni di positività sulla crescita. Quindi [primo segnale] occhio proprio alla duration, che potrebbe nel breve tornare interessante da sfruttare in chiave LONG.
Prendiamo il solito decennale. Da 0,50% a 1,50% in 8 mesi e inflazione che ovviamente si è mossa al rialzo.
Qui stiamo facendo un ragionamento di breve – medio periodo e quindi non cito il Taper Tantrum perché rappresenta secondo me NON un problema per questa prima parte del 2021. Quindi non escludo addirittura un movimento di ripresa dei Treasury o comunque quantomeno laterale. Capite però quanto è importante, per i prossimi mesi, leggere ed interpretare correttamente i dati macroeconomici.
E ovviamente dei dati societari. In sintesi, il consenso degli analisti per il 2021 è pari a 200 $, ovvero +40%.
Domanda: cosa succede se queste attese verranno smentite? Ma dall’altra parte è altrettanto vero che il mercato obbligazionario resta avaro di rendimenti e quindi, come vedete, bisognerà ponderare con attenzione tutti questi elementi per capire come muoversi.
Quello che oggi più preoccupa è l’andamento dei bond che hanno perso il loro status di “bene rifugio” (ma lo sono mai stato?). Potrebbe per assurdo diventare il “non problema” ma ripeto, impossibile oggi fare previsioni argute. Solo i dati e l’evoluzione della situazione ci potrà aiutare. Oggi abbiamo solo la statistica che ci dà qualche indicazione. Ma ciò che muoverà il mercato, lo dobbiamo ancora vedere arrivare.
STAY TUNED!
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Per quanto mi riguarda…. vespaio inesistente….. avevo capito benissimo che a fianco di un aspetto negativo.—>. potenziale Bolla avevi aggiunto anche l’aspetto positivo in grado di neutralizzare il pericolo, ovvero ——> una crescita vigorosa
Converrai però con me che resta nella memoria,( soprattutto in caso di lettura un pò frettolosa )più impresso il concetto di Bolla ( che i prezzi attuali possono anche confermare) che il concetto di crescita, che è un pò più sfumato e difficile da quantificare…
Se permetti un analogia, è un pò come qualcuno che oggi è crocifisso dalla stampa… domani esce però la smentita…….. nella testa del lettore l’efficacia della smentita è minore di quella dell’accusa del giorno precedente…
Mi ha fatto molto piacere il tuo richiamo circa l’efficacia dell’indicatore P/E …. che ” Secondo me potrebbe essere più utile per confrontare magari società di uno stesso settore ”
se ricordi era quello che affermavo quando ho avuto il piacere di vedere un mio post ospitato qui da te……. quando illustravo il PISTARR INDICATOR (PE rettificato con Dividend/Yield)
Buona Giornata