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Outlook 2013: i 10 fattori di rischio per i mercati
Nelle email degli amici lettori, spesso mi ritrovo con delle richieste di risparmiatori che ovviamente vogliono avere informazioni su come investire il denaro, i risparmi di una vita, i soldi che sono stati ricevuti in eredità dai parenti più prossimi…
In questa sede invece, risponderò a Jacopo di Potenza, che in un email mi scrive:
Carissimo Dream, ti seguo da anni, ti ho sempre ammirato da lettore ma questa volta ho deciso di provare a scriverti per farti una domanda diretta. Nei tuoi bei post (complimenti, sei super) hai parlato dei vari rischi che potrebbero condizizonare i mercati in futuro.
Sarebbe bellissimo se in un post illustri ai lettori quali sono secondo te i rischi concreti per il 2013. La mia richiesta forse è troppo pretenziosa… ma credo sia una cosa che potrebbe interessare a molti. Continuate così, siete dei grandi!
Jacopo
Caro Jacopo, grazie dei complimenti e grazie anche per l’Email che colgo di proposito proprio per riassumere quali potrebbero essere gli elementi di pericolo per il 2013. Ovvero un piccolo vademecum di cosa monitorare con attenzione il prossimo anno. Secondo il mio punto di vista.
Quindi… partiamo con un elenco in ordine sparso…
Quali sono i pericoli da monitorare nel 2013?
1) Fiscal Cliff: è il pericolo numero uno, ed è di brevissimo termine. La situazione fiscale degli USA è un elemento determinante. Bisognerà capire se il “sogno americano” può continuare…sulle spalle della finanza pubblica. E da come verrà gestito il fiscal cliff dipenderà anche se ci sarà e come sarà la recessione americana…
2) Rallentamento globale: è chiaro che gli USA, quindi, sono a rischio recessione. E l’Europa non è solo a rischio recessione perché i dati parlano chiaro, visto che non è un rischio ma una certezza. Ma se il mondo occidentale rallenta, come possiamo pensare che i paesi “ex emergenti” possano continuare a crescere in modo così virtuoso? Sono economie già sufficientemente mature per potersi autoalimentare a riguardo di consumi? La vedo ancora molto dura sotto questo aspetto.
3) Italia: certo, ovviamente le nostre elezioni potrebbero essere importanti per quello che riguarda la fiducia nei confronti del sistema Italia. Come detto mille volte, l’importante è mantenere una certa credibilità ed affidabilità internazionale. Ed è per quello che dall’estero vorrebbero la rielezione di Monti, in quanto garantirebbe la CONTINUITA’…
4) Germania: se le elezioni in Italia rappresentano un pericolo, le elezioni tedesche non sono pericolose per la crescita economica teutonica, ma per il rischio che salga al potere una coalizione anti europeista, la quale vada poi a rallentare il processo di Eurointegrazione con i progetti di Unione Bancaria, Economica e Politica e che estremizzi ancora di più la distanza tra il Nord ed il Sud dell’Europa.
5) Spagna: siamo sicuri che sia tutto risolto? Siamo certi che il sistema bancario spagnolo sia ormai al sicuro?
6) Grecia: vedi sopra…. La Grecia è fallita da una vita ma comprando tempo, si vuole cercare di rimandare in avanti l’evento…
7) Conflitti geopolitici: Siria? Afghanistan? Libia? Egitto? E poi tutti gli altri… il mondo non è assolutamente arrivato alla pace che tutti vorremmo, e non si può escludere qualche brutta sorpresa. Si tratta dell’imponderabile, che nessuno può dire con certezza. Ma ci sono situazioni politiche ed economiche decisamente border line che ancora devono essere risolte.
8 ) Mercato obbligazionario: perché rappresenta un rischio? Perché il mercato dei titoli più solidi, quelli che dovrebbero rappresentare la sicurezza (Bund su tutti) ormai hanno prezzi elevatissimi e quindi, praticamente, nel 2013 non proteggeranno i risparmi. Se proprio si vuole, puntare su scadenze brevissime… Ma i margini sono minimi… e allora tutti sui BTP? Fosse così matematico… Vero, lo spread è destinato a scendere, ma la volatilità non si può assolutamente escludere…
9) Il ruolo delle banche centrali: ci colleghiamo ovviamente al punto 1, ed ai vari bilanci delle banche centrali, che non fanno altro che lievitare a dismisura, visto che stanno comprando asset. Ma fino a che punto le banche centrali sosterranno la crescita economica e il sistema economico finanziario? Le varie economie potranno contare sul sostegno incondizionato delle vaire FED, BCE etc le quali a qualunque costo, salveranno tutto il salvabile? Oppure un bel giorno si prenderà atto dell’impossibilità di continuare con questa politica monetaria espansiva e si deciderà per un rallentamento delle loro attività a favore di una crescita economica che non solo latita ma verrebbe creata senza le necessarie basi?
10) Volatilità: ve la metto per ultima… ma resta il fattore chiave che secondo me, farò la differenza tra un bravo gestore ed un gestore mediocre. Saper gestire la volatilità sarà la chiave per poter avere delle performance positive nel 2013. non dimenticatelo MAI.
Certo, ce ne saranno anche altri… ma credo proprio che se riuscirete a monitorare in modo ATTIVO questi 10 elementi, allora avrete in mano molte chiavi di lettura per questo 2013 che si presenta sicuramente sicuramente come un anno molto complesso.
AUGURI A TUTTI !!!!
STAY TUNED!
DT
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Un cordiale augurio a Dream, agli altri “Guru” del blog (Gremlin e C.) ed a tutti per un Felice Anno che porti, soprattutto, serenità.
E la Francia, possibile prossimo target?
O magari una seconda Dexia in USA, UK, F o D?
Intanto l’accordo sul fiscal cliff sembra raggiunto. Quest’anno il countdown non è solo per festeggiare il cambio d’anno: http://live.reuters.com/Event/President_Obamas_economy_speech
Auguro a tutti un buon 2013, di serenità, salute, affetti.
E spero che ci porti un po’ più di economia reale e umana, meno finanza algoritmica, un po’ più di politica costruttiva, meno opportunistica, meno piegata a interessi personali o sovranazionali.
🙂
Grazie per gli Auguri, e condivido le tue stesse speranze. Come seconda dexia che ne pensi di Taunus braccio finanziario di DB in usa cosi da coinvolgere entrambi?
Magari! Farebbe uscire dall’armadio certi scheletri e potrebbe scardinare qualche luogo comune.
E probabilmente non potrebbe essere salvata con l’efsf, essendo americana (altrimenti a pagare sarebbero tutti i paesi dell’UE, anche noi che di spazzatura non ne abbiamo).
Mr Dream,ottimo esame della situazione, come al solito(la classe non è acqua)
Auguri a tutti gli autori del blog ed a tutti gli utenti
Omaggio per tutti, in ufficio ho anche una gigantografia di S.Gennà.
(non sono napoletano ma penso che i napoletani saranno una risorsa per qualche corso di sopravvivenza per il futuro. Noi Italiani siamo pieni di risorse, è il nostro vantaggio globale)