FINE della BANCA più vecchia del mondo

Scritto il alle 22:19 da Danilo DT

E come volevasi dimostrare, alla fine il costo della colossale truffa di Monte dei Paschi, una situazione che abbiamo descritto copiosamente su questo blog (cliccate QUI) , con costi impressionanti per lo Stato e quindi per il contribuente, finisce nel peggiore dei modi per gli Italiani.

Nel senso che ne godrà di certo Unicredit, che andrà ad approfittare di una situazione di “totale disperazione del nostro Tesoro”.

(…) Il gruppo di piazza Gae Aulenti si prenderà, con ogni probabilità e senza colpo ferire, il buono che ancora c’è di Mps, lasciando le ceneri del decennio tragico della banca senese al Tesoro italiano. Ceneri pesantissime. Orcel vuole mano libera sulla rete commerciale della banca, senza accollarsi alcunché. Né lo strascico delle cause legali, che valgono oggi 6 miliardi di euro, dopo che la banca ha transato per 150 milioni la grottesca richiesta danni della Fondazione da 3,8 miliardi. Né tanto meno la spazzatura dei crediti malati che ancora giacciono nei bilanci della banca. (…) [Source

Credo che questo post potrebbe già chiudersi qui. Perché ogni commento risulta teoricamente superfluo, visto che alla fine Unicredit prende il buono che gli interessa e tutto il resto va in pancia sostanzialmente ad Amco, la società che si occupa di Npl posseduta al 100% dallo stesso Tesoro che acquisterà per 2 miliardi i vari crediti di dubbia esigibilità, cercando nel tempo di recuperare il più possibile.

Inoltre UCG vuole lo spezzatino, lasciando MPS Sud Italia a Mediocredito centrale, che ovviamente è sempre pubblica. Se proviamo a fare un conto, per lo Stato Italiano il costo di questa brillante operazione sarà pari a 10 miliardi, a cui vanno ad aggiungersi i recenti 4 miliardi di valore della sua partecipazione nella banca recentemente “ristrutturata”. Più tutto quanto speso prima, una cifra che è stata stimata complessivamente sui 20 miliardi di Euro. TOO BIG TO FAIL. Ma è un percorso obbligato perché il Tesoro DEVE uscire entro il 2021 da MPS. E Unicredit ne approfitta.

Una storia italiana dal 1472, che è degenerata negli ultimi anni grazie alla folle gestione politicizzata e totalmente incompetente che ha portato la più vecchia banca del mondo (ancora in attività) al fallimento. La terza banca del paese finirà quindi il suo triste film. Anche se il film peggiore è come sempre per il contribuente.

PS: volutamente non ho parlato di politica anche se di certo incuriosisce la posizione di Padoan, oggi Presidente di Unicredit, è sicuramente stato uno dei motori dell’operazione dopo che lo stesso ex Ministro aveva “salvato” MPS con un copioso costo pubblico. In questo caso si astiene in CdA. Formalmente, ovvio.

STAY TUNED!

Danilo DT

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