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E’ la fine di un CAPITOLO, non è la FINE del MONDO
Devo essere onesto. Oggi non ho grosse cose da dire anche perché ho detto tutto quanto pensavo e siccome un po’ di coerenza penso di averla, non posso che ribadire quanto già scritto negli scorsi giorni, settimane, mesi.
Lasciamo da parte il dramma sociale e sanitario, ma torniamo a parlare di quello che è l’oggetto di questo blog. Lo so, all’origine si parlava soprattutto di analisi intermarket e poi le cose si sono evolute un po’. Adesso il mio obiettivo è cercare di dare consapevolezza all’investitore di dove è capitato. E siamo onesti… Proprio non possiamo annoiarci. Quanto è avvenuto nelle ultime settimane entrerà nella storia. Chi mai avrebbe immaginato che l’elemento di disturbo sarebbe stato un virus, quell’elemento che rompe gli equilibri del sistema generando caos e confusione?
Chi segue il blog da più tempo è testimone di quanto sto scrivendo. Da mesi continuavo a dire che il sistema era pilotato e che la grande bolla poteva ancora continuare, perché si cercava di mantenere quel clima di simil goldilocks. Poi però è arrivato il Covid-19. E tutto è cambiato.
La reazione del “sistema” è stata impressionante. Devo ammetterlo, oltre ogni aspettativa. E questo estremo interventismo già è sinonimo di estrema preoccupazione. Sta per saltare il banco, signori. E il casinò farà di tutto, farà carte false (o stamperà carta straccia???) per recuperare il recuperabile ed evitare una serie di problematiche devastanti. Default a catena, crollo dei titoli corporate, allargamento allucinante degli spread, fuga dal rischio, crisi del sistema di tipo economico, sociale e finanziario.
Certo, ho sintetizzato all’ennesima potenza, anche perché risulta difficile disegnare il futuro. Speriamo che il futuro sia almeno propositivo, e nei prossimi mesi lo sarà di certo. E’ troppo ingente la valanga di denaro che è stato immesso nel sistema e quindi il recupero sarà corposo. Ma attenzione, non illudiamoci, nulla sarà più come prima, quanto si perderà in questi mesi, sarà perso per sempre, e il recupero sarà lento e progressivo. Alcune imprese moriranno, altre più solide, reggeranno l’urto e prenderanno le quote di mercato abbandonate da altri. Come scritto QUI il sistema accelererà dei processi che erano già definiti. Il mondo non finirà, no di certo, ma sarà un mondo diverso che poi dovrà anche affrontare, quando saremo nuovamente “a regime”, il problema del debito. Sperando che nel frattempo le banche centrali si ritrovino un mercato “gestibile” con un’inflazione che non decolli (altrimenti immaginatevi la scena: inflazione in forte ascesa, banche centrali che quindi devono alzare i tassi in un fase di estrema debolezza e di elevatissimo debito).
La cosa che mi sorprende è che certe cose le leggo dai giornali oggi quasi con “sorpresa” delle varie testate. Ma signori, possibile che non avevate capito dove siamo finiti? Possibile che non avete capito (forse nemmeno ora) quali sono le future criticità? Possibile che ancora non avete compreso dove andremo a parare e comi il mondo si ribilancerà?
(…) Ottomila mila miliardi di dollari: a tanto ammonta lo sforzo messo in atto dagli Stati colpiti dalla pandemia di coronavirus per proteggere i propri cittadini e per contenere l’impatto economico del blocco delle attività produttive e sociali. Una crisi che sta spingendo il mondo in recessione, con una contrazione del Pil del 3% nel 2020 e una ripresa incerta nel 2021. A patto che l’epidemia scompaia nella seconda metà dell’anno. La gran parte dell’importo già stanziato arriva dai Paesi del G20, che hanno messo sul piatto 7mila miliardi. A fare i conti è il Fondo monetario internazionale, nel Fiscal monitor, il report sul debito, diffuso il 15 aprile. Agli sforzi dei Governi si sommano i 6mila miliardi di dollari di iniezioni di liquidità da parte delle Banche centrali, secondo i calcoli del Global financial stability report. (…) [Source]
Numeri impressionanti che non si cancelleranno come se nulla fosse. Altrimenti perché non farlo prima quando si registravano i primi segnali di frenata economica?
(…) Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti e nei principali Paesi europei dovrebbero scendere di almeno il 20% rispetto a un anno fa nei mesi di lockdown per coronavirus, una stima possibile grazie allo studio del traffico attraverso i navigatori satellitari. E’ la previsione che fa Ubs Evidence Lab, il team di esperti nella raccolta e analisi dati creata dall’istituto svizzero che da qualche settimana sta scrutando attraverso diversi dati non convenzionali (le ricerche su Google, l’utilizzo del trasporto pubblico, i flussi migratori interni alla Cina) come l’economia mondiale convive e convivrà con il Coronavirus. (…) [Source]
Crollano le vendite, l’occupazione, i fatturati, spesso con costi fissi che rimangono da pagare. Questo nel “micro” inteso come il piccolo negozio, ma anche nel “macro”, la grande azienda (vedi FCA) che si ritrova con una situazione assolutamente non preventivabile anche nella peggiore delle ipotesi. Come detto certi processi sono stati accelerati (pensate ad esempio al 5G e allo smart working o allo shopping on line) altri invece saranno frenati (compreso quello che non ti aspetti, ovvero il mondo green che con un petrolio a 20 $/barile costa meno dell’acqua in bottiglia visto che significa circa 0,11 cent al litro). Si tornerà ad investire nella salute e molte altre cose che dovrete farvi raccontare dal vostro consulente di fiducia.
Parlando di lavoro, molti mestieri cambieranno, forse alcuni scompariranno, latri si evolveranno. I CEO, quelli, resteranno…
Guardate qui sopra e provate a “giocare” cercando la vostra occupazione.
Quindi cari amici, siate pronti, siate consapevoli, e siate sereni. Il mondo non finirà. Cambierà in modo importante, ma non finirà. E’ come se nel libo della storia fossimo all’epilogo di un lungo capitolo, e si aprirà un’altra fase. Buona lettura e buona fortuna a tutti.
STAY TUNED!
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Sul libro ” Le basi della storia antica ” ed. Bruno Mondadori pag. 136 ho trovato scritto: Dopo che i micenei furono travolti dall’ invasione dei dori, la popolazione in Grecia si ridusse drasticamente a causa delle carestie, delle epidemie e delle guerre; SCOMPARSE LA SCRITTURA; scomparvero quasi del tutto gli scambi commerciali; peggiorarono le condizioni di vita della popolazione. Questa lunga epoca di regresso -per la scarsità di documenti giunti sino a noi gli storici l’hanno denominata ” secolo bui ” o ” Medioevo ellenico “- durò circa quattro secoli……
https://www.ilpost.it/2020/04/16/giappone-stato-emergenza-2/
La storia insegna anche questo , intanto diminuiranno drasticamente gli scambi commerciali poi da ottimisti vediamo/cerchiamo di organizzarci al meglio