MONEY SUPPLY: la benzina verrà a mancare
Ormai è lo sport di tutti coloro che vivono attivamente il mondo della finanza. Si parla sempre di possibile recessione: come sarà, quanto durerà, quanto sarà profonda e soprattutto SE ci sarà.
Se guardiamo alcuni indicatori (2y-10y per esempio) sembra inevitabile. Altri (mercato del lavoro ancora resiliente malgrado tutto) si potrebbe trattare di rallentamento e nulla più. E poi se guardiamo le trimestrali USA la confusione non può certo diminuire. La componente “megacap” ha sorpreso in positivo. Tutto il resto del mondo invece ha mediamente deluso.
Se poi guardiamo anche l’andamento della liquidità, la fase di frenata evidente della Money Supply (la moneta non circola più e le banche frenano la concessione al credito) ci fa pensare ad un’auto che non avrà più la benzina per andare alla velocità di crociera a cui eravamo abituati. E quell’auto è ovviamente l’economia.
Il grafico illustra appunto l’andamento della Money Supply. Il tracollo dell’indicatore preoccupa non poco ma… THIS TIME IS DIFFERENT? La frase è sempre la solita, il dubbio amletico permane, non dimentichiamo mai che le banche centrali hanno cambiato non poco le dinamiche macro e anche la tecnologia ha contribuito ad accellerare tutto, compreso il ciclo economico. Ai posteri l’ardua sentenza, ovvio, ma la benzina, per forza di cose, prima o poi verrà a mancare.
Ultima cosa: se poi pensate che di buone ragioni per VENDERE di brutto non mancano, vi ricordo questa slide. Nella storia le buone ragioni per un SELL OFF non sono mai mancate. Ma hanno sempre portato a forti correzioni? Forse bisogna anche ammettere che i mercati spesso sono più “efficienti” degli economisti. Il fatto è capire se anche questa volta sarà cosi, visto che tutto è cosi condizionato e manipolato.
STAY TUNED!
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