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MI SONO DOVUTO RICREDERE

Scritto il alle 17:32 da mattacchiuz

Beh, non pensiate minimamente che abbia cambiato idea in merito alla situazione economica e soprattutto finanziaria mondiale. Per me, il mondo è semplicemente fallito. Di certo non sarà il più striminzito rimbalzo registrato dai dati economici in seguito al più imponente stimolo della storia umana  a convincermi che il mondo è fuori dalle peste. Invece, amici miei carissimi, vi devo candidamente confessare che mi sono profondamente ricreduto sul calcio. Ma non l’elemento della tavola periodica. No no, il calcio inteso come quel gioco che fa impazzire tanti ometti che assolutamente rapiti osservano eccitati altri 22 uomini sudati rincorre per un’ora e mezza un oggetto vagamente ispirato ad un grande ghiandola maschile. Ma per precisione, devo dirvi che non mi sono ricreduto sul gioco del calcio in generale. Grazie a Zerohedge, inesauribile fonte di ispirazione e incredibile collettore di miriadi di notizie che altrimenti finirebbero trascurate dai mass media ufficiali, sono venuto a conoscenza di un calciatore, un tal Eric Cantona, che avrebbe deciso di fare la rivoluzione.  Vi dico subito che non sono interessato alla rivoluzione… la rivoluzione è roba per gente seria, e io, con il nick che mi sono auto-appioppato, sono tutto fuori che serio. Contrariamente, questo Eric Cantona pare invece essere, leggendo su Wikipedia, uno davvero serio.

Da fortunato, credo, pensionato miliardario, ha avuto modo di osservare e capire le storture di questo mondo. E ha pure elaborato una strategia per raddrizzare queste assurdità sociali. E come uno di noi, la colpa, l’ha data al sistema bancario! Un calciatore! Cioè ragazzi, mi si è aperto un mondo: per la prima volta nella mia vita, mi sono guardato e riguardato un video di un intervista ad un calciatore! Se il Calciatore cambia, se Mattacchiuz cambia… tutto il mondo può cambiare!

Adesso vi riporto tradotte dal francese all’inglese e dall’inglese all’italiano la sua breve intervista.

I don’t think we can be entierly happy seeing such misery around us

Unless you live in a pod … but then there is a chance… there is something to do.

I’m a little concerned by those… who …….

Well, I’m non concerned but I think it’s important, nowadays, to defend our own reasons.

But nowadays, what does it mean to be on the street?  What does it mean to demonstrate? You swindle yourself. Anyway, it’s not this way anymore. We don’t pick up weapons to kill people, to start the revolution… the revolution is really easy to do nowadays.

What is this system?  The system revolves around the banks… it’s based on the power of the banks… so it must be destroyed starting with the banks. This means that the three million people with their placards on the street: they go to the bank, withdraw their money from the banks and these ones collapse. Three millions, ten million people, and the banks collapse and there is no real threat, a real revolution! We must go to the bank. In this case there would be a real revolution. It’s not complicated. Instead of going on the street and driving kilometers by car, you simply go to the bank in your country and withdraw your money… and if there are a lot of people withdrawing their money, the system collapses. No weapon, no blood or anything like that. It’s not difficult…. And in this case, they will listen to us in a different way….. Trade Unions! Sometimes we should propose ideas to them!

In italiano, tutto questo suona più o meno così:

Non penso che noi possiamo raccontarci di essere davvero felici, vedendo la miseria che ci circonda. A meno che non si viva in una scatola… ma c’è una possibilità, qualcosa si può fare.

Sono un po’ preoccupato da quelli… si coloro che…

In somma, non sono preoccupato, ma credo sia importante, oggi, difendere le nostre stesse ragioni. Ma cosa significa al giorno d’oggi scendere in piazza? Cosa significa dimostrare? È solo una fregatura autoindotta. In ogni caso, non è più questo il modo. Noi non imbracciamo armi per uccidere la gente con lo scopo di iniziare una rivoluzione… la rivoluzione è cosa piuttosto semplice da fare, oggi.

“Qual è il sistema? Beh, il sistema oggi ruota attorno alle banche… è basato sul potere delle banche… quindi, deve essere distrutto a partire dalle banche. Cioè prendi tre milioni di persone in strada con i loro cartelloni e manifesti e fa loro ritirare i propri soldi dalle banche, allora loro collasseranno. Tre milioni, dieci milioni, e le banche collasseranno, senza una reale minaccia, nessuna reale rivoluzione! Dobbiamo andare in banca. Solo in questo caso la rivoluzione sarà vera. Non è complicato. Invece che scendere in piazza, semplicemente devi recarti presso la banca del tuo paese, e ritirare il tuo denaro, e se ci sarà un numero sufficiente di persone, il sistema colasserà. Niente armi, niente sangue niente di tutto questo. Non è difficile…. E in questo caso loro ci ascolteranno in maniera differente… Trade Unions! Alcune volte, dovremmo proporre loro quest’idea…!

Queste le parole del calciatore rivoluzionario. Solo che qualcuno le ha pure prese sul serio, e come riporta il Sueddeutsche Zeitung, in Francia, per il 7 di dicembre, qualcuno ha pensato bene di istituire la giornata internazionale, o qualcosa del genere, del prelievo bancario… chissà!! Al di la di tutto, considerando pure che con ogni probabilità la cosa sarebbe gestita più o meno agevolmente dagli istituti e dalle istituzioni, verrebbe comunicato LORO un bel messaggio, chiaro e preciso.

Indipendentemente dal fatto che io possa essere in completo disaccordo o meno con Cantona, visto che proporre una cosa simile credo sia illegale, lo stupore nel sentire queste frasi rimane inalterato. Mi sono dovuto ricredere su quasi tutto il mondo del calcio, per induzione! 🙂

Ricordatevi bene, che al di la delle definizioni legali, giuridiche, economiche o termodinamiche, il denaro e la sua creazione, è di fatto un monopolio davvero molto strano. Nessuno di noi può sfuggire al denaro: noi possiamo pensare addirittura di lavorare o scambiarci beni utilizzando il baratto, ma prima o poi, quando ad esempio paghiamo le tasse, al denaro dobbiamo ricorrere. Tuttavia esso è il frutto di un monopolio particolare e magico. Solo le banche hanno il potere di moltiplicare il denaro, e sul denaro che esse moltiplicano, ci piazzano interessi con i quali, tra le tante cose, loro si pagano bonus stellari, roba confrontabile direttamente con il PIL di qualche centinaio di Paesi presi singolarmente. Per farci stare buoni, ai più fortunati di noi vengono invece pagati interessi sul denaro che noi depositiamo, interessi che comunque, secondo logica economica, sono una pallida frazione di quelli che invece chiedono quando essi lo prestano. E voi sapete bene che tutto il denaro al mondo, sia esso costituito da banconote piuttosto che da conti correnti piuttosto che da depositi presso il tesoro, è stato originariamente prestato. Da questa differenza nasce l’enorme ricchezza delle banche, grazie a questi soldi, frutto di un potere monopolistico che lo Stato ha dato in concessione, nascono i patrimoni da migliaia di miliardi, in partecipazioni societarie, in palazzi, in proprietà di risorse indispensabili, in mille altre cose. Ora, qualcuno mi spieghi il perché un monopolio imposto da uno Stato democratico, perché un mero mezzo di scambio reso necessario solo per pagare le tasse e poco altro, perché questo debba poi in pratica concretizzarsi in un immenso aspirapolvere di ricchezza? Qualcuno davvero me lo spieghi.

Mattacchiuz

33 commenti Commenta
ottofranz
Scritto il 19 Novembre 2010 at 17:54

si , siiiiii , … fatelo, che vi aspettiamo fuori dalla Banca

Firmato Banda Bassotti

ps. se vuoi c’è un posto per te domani (scusate comunicato di servizio) dipende da dove parti . Vino a go-go !

Scritto il 19 Novembre 2010 at 18:15

Hehehe imprevedibile Matta! Grandizzimo esperto di calcio! :mrgreen:

amensa
Scritto il 19 Novembre 2010 at 18:20

cario Matta, come ti ho scritto, se la banca centrale decide di intervenire (e questo lo farebbe quasi senz’altro, soprattutto se l’azione non fosse totale, ed al riguardo ricordo che tra i correntisti non ci sono solo le persone fisiche ma anche quelle giuridiche, e la banca stessa è una di queste) e lo ritenesse soprattutto temporaneo, avrebbe il semplicissimo strumento del prestito alla banca stessa.
vero è che la banca pagherebbe alla BC un interesse su tale (ulteriore, perchè uno è già sicuramente in essere) prestito, ma avrebbe tranquillamente di che compensare il deflusso dei depositi. potrebbe crearsi una difficoltà nel numero di banconote , ma la banca potrebbe stampare a volontà assegni circolari da 100, o 500 o 1000€ ed usare tali assegni per pagare i prelievi.
in un giorno potrebbe stamparne anche una cammionata! ed a riguardo ricordo che quasi tutte le banche chiedono un preavviso di qualche giorno su prelievi di una certa consistenza.
quindi come danno pratico potremmo escludere che ne deriverebbe un gran che, mentre invece l’impatto devastante sarebbe sulla dimostrazione che gli utenti POSSONO organizzarsi, e questo avrebbe una valenza politica enorme, perchè se è vero che le banche hanno il denaro, gli utenti, se organizzati, hanno il numero.
alla domanda che poni, e sono contento che tu la ponga, perchè è quanto da più di un anno sto cercando di predicare sui blog vari.
è vero che il denaro è di proprietà del sistema bancario e per usarlo paghiamo un prezzo, ma quando abbiamo bisogno di un taxi chiediamo forse chi ne è il proprietario ? (taxista, cooperativa, comune , ecc…) oppure chiediuamo e siamo interessati a quanto ci costerà la corsa ?
teniamo presente che ad esempio, la lotta alla contraffazione costa, ed ogni banconota falsa che non viene identificata costa l’equivalente al sistema bancario ch elo paga con i suoi mezzi.
un prestito non onorato, lo paga ancora con i suoi mezzi, e altre amenità.
quindi il fornire il denaro, che è utile per facilitare le transazioni è un mestiere e nemmeno dei più facili. semmai è da mettere in discussione, dal mio punto di vista, il QUANTO il sistema bancario si fa pagare per tale servizio. Questo è il vero problema, secondo me, ch ea nessuno venga in mente, autorità di governo in primis, ma anche libere organizzazioni dei consumatori, di contestare il livello degli interessi riscossi, quello si un vero furto se si comparano quelli passivi rispetto a quelli attivi, commissioni assurde, ecc… tutte cose che costituiscono il “guadagno” del servizio che il sistema bancario presta alla società. Visto che di costi ne hanno io non mi sento di chiedere un servizio gratuito, ma non scandalosamente caro, quello si!!!

amensa
Scritto il 19 Novembre 2010 at 18:32

ottofranz,

ps. al post mio precedente e commento al tuo.
come ho scritto , il danno secondo me sarebbe irrilevante, mentre creerebbe anche disagi agli utenti che si troverebbero esposti con cifre anche considerevoli a furti & simili.
dato che, sempre secondo me, l’azione avrebbe invece una valenza polica enorme, dimostrando ch egli utenti si POSSONO organizzare, anche solo un prelievo di , metti 500€, fatto da una moltitudine di utenti, dopo che venisse anche abnnunciata come azione dimostrativa, avrebbe meno costi per gli utenti e la stessa valenza politica.

mattacchiuz
Scritto il 19 Novembre 2010 at 18:47

ottofranz,

🙂 porcaccia!! ma mica vi invito a fare una cosa simile…

amensa@finanza,

infatti, sarebbe un gesto puramente simbolico, ma qualche grattacapo lo creerebbe…

ottofranz
Scritto il 19 Novembre 2010 at 18:51

@ A. Mensa

Si questo molto interessante

. Un po’ il giochino che aveva previsto Grillo con le compagnie petrolifere.

Acquistare tutti da una sola compagnia obbligando le altre a scendere di prezzo ed innescando un meccanismo.

Il problema è che la massa non si rende conto del problema se non quando ormai è troppo tardi , ed in quel preciso istante va in fibrillazione dando in escandescenze.

Tra l’altro ho letto da qualche parte che la sottoscrizione di bond potrebbe essere fatta in base alla reazione delle masse . Qualcosa tipo… vi agitate troppo? Siete pericolosi, non sottoscriviamo i vostri bond ! Vi rendete conto di che tipo di ricatto si tratta?

vichingo
Scritto il 19 Novembre 2010 at 20:25

Un altro personaggio “scomodo”, del quale la trasmissione Report parlerà domenica sera è Zeman, che per aver denunciato le malefatte del calcio, doping, ecc, è dovuto ripartire dalla 3° categoria. Mi piacerebbe fare il preparatore atletico della sua squadra per condividere certi principi. Se si vuole essere allineati al sistema si deve aderire ad un partito o ad una associazione che ti tutela in cambio di qualcosa, altrimenti vali niente. L’idea di Cantona non è così malvagia, forse sarebbe un modo per ripartire da zero, creando un sistema finanziario meno speculativo, con delle regole certe da osservare. Ma dubito che la maggioranza delle persone conosca tutto ciò che detto, nel post, sulle banche, e soprattutto mi pare che sia ipnotizzata da una classe politica che ci sta sempre più portando nel baratro. 🙂

amensa
Scritto il 19 Novembre 2010 at 21:10

vichingo,

fare della psicologia spicciola, può sembrare OT, ma potrebbe anche aprire qualche spiraglio di comunicazione.
una regola generale è che ogni persona rifiuta ciò che per lui ha un gradiente troppo alto, in rapporto alle sue conoscenze pregresse.
In un periodo in cui compaiano già 2 o 3 parole sulle quali non c’è certezza del significato, porta a negare l’intero argomento.
purtroppo viviamo in un mondo in cui pare che usare un linguaggio forbito, soprattutto specifico della materia trattata, sia indice di autorevolezza.
peccato che questo fatto riduce ai minimi termini il numero degli ascoltatori, a quel gruppo di iniziati, che se la cantano sempre e solo tra loro.
non esiste concetto che non possa essere espresso con parole semplici, con metafore o paragoni presi dalla vita di tutti i giorni.
il problema è che, sovente chi parla, si rifugia nelle parole difficili perchè nemmeno lui ha le idee chiare, o perchè intenzionalmente vuol mandare messaggi solo a chi vuole lui.
il non riuscire a seguire un ragionamento , se troppo infarcito di parole difficili, fà sentire stupidi, pertanto la reazione è quella di rifugiarsi nel “non mi interessa” e chiudere la porta a qualsiasi cosa cherichiami anche solo l’argomento.
l’opera di chi crede che una maggior conoscenza della materia darebbe un vantaggio significativo all’intera comunità è pertanto quello di esprimersi semplicemente (tranne quando si è già sicuri di confrontarsi con propri pari) dimostrando così che non c’è nulla di più complicato che descrivere una azione di calcio.

mattacchiuz
Scritto il 19 Novembre 2010 at 21:35

vichingo,

amensa@finanza,

solo una breve risposta, poi fiesta!

io ho solo riportato un’intervista di un paio di minuti.
probabilmente a chi lo chiedesse cantona ( mamma mia, sto “difendendo” un calciatore) spiegherebbe, supponendo che lo sappia, il meccanismo alla base.
a me onestamente ha stupito che qualcuno che di problemi non ne ha, o almeno non dovrebbe averne, si sia interessato in questo modo e si sia espresso in questo modo, e ho solo voluto riportare le sue esatte parole. se avessi voluto farne un post più tecnico, lo avrei fatto, certamente. invece, ho solo fatto un’altra mattacchiata… 🙂

Lukas
Scritto il 19 Novembre 2010 at 21:40

Matta io non mi meraviglio delle dichiarazioni di Eric Cantona, già al tempo in cui era un calciatore era uno fuori dagli schemi…..ma con un grande talento…….ed una grande personalità !!!!

vichingo
Scritto il 19 Novembre 2010 at 22:11

amensa@finanza,

Dato che il nostro cervello assimila gradualmente concetti che a loro volta si basano su altri preesistenti dovuti sia alla cultura, sia al condizionamento dei media, ritengo che il pensiero totalmente libero non esiste; infatti si sta bene quando svuotiamo la mente pensando a niente, possibilmente stando a contatto con la natura e con gli animali. Si possono fare degli sforzi allenando la capacità critica, facendoci scivolare di dosso tutte quelle categorie mentali che ci tengono incatenati a certe logiche. Chi riesce a far capire, con un linguaggio semplice certi concetti merita il premio nobel della comunicazione. Se ci fai caso, in politica, si ripetono sempre le stesse cose fino a quando il concetto viene assimilato da tutti, vero o falso che sia. Il problema è che gli argomenti che affrontiamo su questo blog, interessano a noi e a qualche, credo, migliaio di persone, mentre tutti gli altri sono maggiormente attenti a cose più frivole.

smsj
Scritto il 19 Novembre 2010 at 23:48

Mattachiuz,

riprenditi, stai andando davvero oltre.
Capisco il pessimismo cosmico, ma questa è istigazione.
Torno silente.

antipatix
Scritto il 20 Novembre 2010 at 09:11

xAmensa
vorrei una delucidazione se possibile:

Perchè le banche centrali di emissione registrano le banconote in circolazione nel passivo patrimoniale come se fossero un debito?

La ragione storica sta nel fatto che un tempo quando le banche emettevano denaro alla base c’era una copertura aurea e la relativa convertibilità in oro, dunque giustamente segnavano nell’attivo patrimoniale la riserva aurea e al passivo, come debito, la quantità di denaro emesso.
Il fatto che la banca fosse tenuta a convertire la “carta” in oro rendeva logico ritenere la banconota come un debito in oro, ma oggi come funziona?

ringrazio ANTIcipatamente per la risposta.

mattacchiuz
Scritto il 20 Novembre 2010 at 10:01

smsj@finanza: Mattachiuz,riprenditi, stai andando davvero oltre.
Capisco il pessimismo cosmico, ma questa è istigazione.
Torno silente.  

aspetta, al di la dell’intervista, che non è frutto del mio pensiero ma solo una traduzione, ti riporto le frasi che ho scritto:

Indipendentemente dal fatto che io possa essere in completo disaccordo o meno con Cantona, visto che proporre una cosa simile credo sia illegale, lo stupore nel sentire queste frasi rimane inalterato

Al di la di tutto, considerando pure che con ogni probabilità la cosa sarebbe gestita più o meno agevolmente dagli istituti e dalle istituzioni,

in particolare, l’ultima frase significa che in buona misura sarebbe inutile. e in generale le cose che non funzionano le lascio perdere fin da subito.

cmq, poi per par condicio, farò un post con cui inviterò tutti ad aderire supinamente al sistema, anzi, proporrò la giornata mondiale del salvataggio bancario, dove verranno predisposte cassette per le offerte nelle quali un popolo felice dovrà infilare un biglietto con scritto sopra il numero del proprio conto corrente, in maniera che le banche più in difficoltà possano prelevare le cifre che credono più opportuno, pagarsi i buchi e con il resto distribuirsi lauti bonus. forse è meglio salvarlo così il sistema, direttamente prelevando i soldi dai conti correnti, invece che indebitando ancora di più e ovviamente per sempre le nazioni. A già, ma anche questo potrebbe non funzionare, visto che i buchi in bilancio sono forse, e specifico forse, di gran lunga superiori a quanto mai prodotto… . niente, non ci resta che ricorrere a nuovi debiti. nel 2009, 150 miliardi di dollari sono stati i bonus distribuiti per lo più tra la City e Wall Street. La loro è istigazione.

faustino
Scritto il 20 Novembre 2010 at 13:01

Guarda caso, ogni due o tre mesi ritorna in voga le tesi della creazione del denaro dal nulla.
Tecnicamente può essere anche sbagliato, ma per il funzionamento del mondo come è oggi, è impossibile togliere di mezzo il denaro. Altra motivazione di cui nessuno mai parla: come facciamo a generare credito se non si usa il sistema bancario come oggi? Chi è che presta denaro? Chi sarà ad avere la possibilità di prestare denaro? Solo chi lo ha fisicamente?
Ma non è che volete tornare al Medio Evo in cui chi ha terreni e conoscenza schiavizza il mondo intero?
Domani mattina fate la rivoluzione e togliete di mezzo le banche, poi dite alla popolazione che non hanno più un pezzo di carta da scambiare, ma se vogliono mangiare devono portare qualcosa di fisico, ebbene io sperò, se mai succederà, di essere in altri lidi e di non aver figli.

Se il creatore ha fornito un pò di intelligenza alle persone, credo che sia contento se qualcuno cominciasse ad usarla correttamente per migliorare la condizione dell’umanità tutta e non solo la propria posizione economica.

Buon weekend! 💡

mattacchiuz
Scritto il 20 Novembre 2010 at 13:29

faustino@finanza,
Tecnicamente può essere anche sbagliato, ma per il funzionamento del mondo come è oggi, è impossibile togliere di mezzo il denaro.

In generale, l’idea non è togliere di mezzo il denaro, ma limitare il potere delle banche.

Chi è che presta denaro? Chi sarà ad avere la possibilità di prestare denaro? Solo chi lo ha fisicamente?

è così anche adesso, almeno in linea di massima. Al di la del fatto che anche un conto corrente è denaro, in genere la banca presta proprio il denaro depositato nei conti correnti dei suoi clienti. L’espansione della base monetaria e degli aggregati superiori avviene grazie al fatto che il denaro prestato viene anche ridepositato nel sistema bancario stesso, ma la “proprietà” di quei conti correnti è comunque di qualcuno. Ad ogni deposito aumenta la capacità di prestito e quindi di creazione di denaro. Ma quel denaro, o quel conto corrente se preferisci, di qualcuno è, e in generale non è della banca.

Ma non è che volete tornare al Medio Evo in cui chi ha terreni e conoscenza schiavizza il mondo intero?
no preferisco rimanere nel presente, dove chi conosce la finanza schiavizza il mondo intero. In fondo, ho studiato per questo… .

Domani mattina fate la rivoluzione e togliete di mezzo le banche, poi dite alla popolazione che non hanno più un pezzo di carta da scambiare, ma se vogliono mangiare devono portare qualcosa di fisico, ebbene io sperò, se mai succederà, di essere in altri lidi e di non aver figli.

no, le banche sono fondamentali. gli istituti di credito, realizzano un opera indispensabile per la civiltà. diverso invece è che sia concesso a dei privati di disporre come meglio credono, spesso scavalcando pure qualsiasi vincolo o restrizione imposti dai governi eletti, dei vantaggi di un meccanismo che è a tutti gli effetti un monopolio al quale non è possibile ( e conveniente ) sfuggire. Ripeto, la punizione per i responsabili di quanto accaduto, è stata 150 miliardi di dollari di bonus… tutto normale direi…

Se il creatore ha fornito un pò di intelligenza alle persone, credo che sia contento se qualcuno cominciasse ad usarla correttamente per migliorare la condizione dell’umanità tutta e non solo la propria posizione economica.

non ho capito

faustino
Scritto il 20 Novembre 2010 at 15:38

Ora non ho tempo, ma faccio solo una piccola riflessione ad alta voce:

no preferisco rimanere nel presente, dove chi conosce la finanza schiavizza il mondo intero.
In fondo, ho studiato per questo… .

La conoscenza è sempre stata usata per schiavizzare, è la natura della persona che porta a fare ciò. E’ un istinto di sopravvivenza, e non va dimenticato che è insito nel DNA di tutte le persone di questo mondo.
Nelle discussioni ci si dimentica molto spesso di quello che siamo, nessuno mai riflette su come la mente umana affronta i problemi. Possiamo ridurre il potere delle banche ma per farlo occorre riflettere sul perché esistano le banche, e a chi possono essere ricondotte perché alla fine dei conti vi è sempre un uomo dietro l’etichetta banca.

vichingo
Scritto il 20 Novembre 2010 at 17:01

Io penso questo: le banche sono utili quando sono legate al territorio, finanziando le piccole e medie imprese che sono il vero motore dell’economia, poi a prestare soldi, non a tassi da usura, ai cittadini che ne hanno bisogno per acquistare un bene, assicurando (i cittadini) un minimo di garanzia per evitare le “sofferenze” agli istituti bancari. Il problema è che molte di loro, oltre ad entrare nel circuito perverso della speculazione, tengono stretti i cordoni della “borsa”, forse perché si aspettano tempi di recessione profonda, ma così facendo contribuiscono loro stesse alla stagnazione economica.

faustino
Scritto il 20 Novembre 2010 at 21:01

vichingo,

Ma avete mai contato quante banche esistono nel mondo?
Generalizzare su un argomento è come sparare sulla croce rossa.
E’ naturale che le banche forzino la mano. Chiunque ha potere forza la mano per accrescerlo o mantenerlo. E’ la consapevolezza delle persone che può obbligare le banche a fare un passo indietro. I politici non lo faranno mai. Gli uomini di culto idem.

Avete mai letto, o visto “I pilastri della terra?”
E’ un buon sunto di cosa ha creato l’ingegno dell’uomo, e di come possa essere usato a suo danno. Parliamo di Medio Evo, ma è ancora molto attuale.

amensa
Scritto il 21 Novembre 2010 at 19:40

antipatix@finanzaonline,

nel principio della contabilità in “partita doppia” (e si chiama così perchè separa inequivocabilmente le entrate, o attivi, dalle uscite o passivi) tutto quanto esce dalla cassa, viene contabilizzato come passivo.
prova a pensarci…. quando tu fai un prestito i soldi ti entrano o ti escono dal portafoglio ? ti escono , no ? e quando il prestito venisse reso, ti entrerebbero.
dato ch ela banca centrale IMPRESTA i soldi che stampa , quando li trasferisce alla banca richiedente è logico che li registri nelle uscite, o passività, o chiamale come vuoi ma comunque qualcosa in meno.

amensa
Scritto il 21 Novembre 2010 at 19:47

antipatix@finanzaonline,

ps. scusa non avevo fatto caso al resto della domanda.
inoltre, dato che questo “prestito” genera una rendita, chiamata appunto “rendita da signoraggio” ( perchè derivata dalla creazione del denaro) è assimilabile ad un patrimonio, un oggetto di proprietà, anche se a differenza di quanto si possiede a qualsiasi titolo, non può essere speso, ma solo imprestato.
eccezione è il quantitative easing, in cui però vengono spesi per acquistare titoli, quindi renderli più “liquidi ” di quanto non lo siano già.
venissero spesi per comprare immobili, auto, o qualsiasi altro bene, allora si, che sarebbe allineato ad un falsario, il quale immette denaro nel mercato ma poi, non ne vuole più sapere nulla.

nervifrank
Scritto il 21 Novembre 2010 at 20:34

amensa@finanza,

La partita doppia si chiama così perché di ogni operazione registra l’aspetto finanziario e l’aspetto economico.
Quindi quello che dici tu è fondamentalmente sbagliato.
Il resto poi… lasciamo perdere!

paolo41
Scritto il 21 Novembre 2010 at 21:08

amensa@finanza,

nervifrank,

…ha ragione Nervi, qualsiasi operazione di movimento di denaro deve trovare una correlazione fra conto economico e situazione finanziaria: se faccio un prestito diminuisce la mia cassa o liquidità ma scrivo negli assets l’ammontare del prestito. Gli interessi che incasso nell’anno vanno a conto economico. Diverso è il caso se stampo nuova moneta: è come se un’azienda facesse un aumento di capitale, per cui il valore delle azioni esistenti si diluisce.
Nel caso di uno stato sovrano con moneta propria, es USA, teoricamente tutti i $ che erano già in circolazzione perdono valore. Non percepiamo tale perdita perchè le masse monetarie fra esistente e nuove emissioni hanno un rapporto elevatissimo. A livello teorico i nuovi $ vanno a capitale, mentre al passivo devo segnare analogo ammontare perchè i soldi non sono altro che “cambiali” che lo stato si prefigge di onorare. Perchè un’azienda aumenta il capitale? generalmente o per sanare perdite o per fare investimenti che hanno una buona redditività e che, considerato una certa percentuale di rischio, hanno una redditività superiore a quella dei tassi che si pagano sui debiti.
In gergo si dice che faccio ruotare il nuovo capitale più velocemente dei tassi che pago per le poste passive. Così dovrebbe fare Bernie con il QE; purtroppo invece la nuova liquidità non ha “velocità” e si ferma nelle banche e non va a foraggiare gli investimenti dell’economia reale per tutta una serie di ragioni che abbiamo già discusso tante volte in questo blog.
L’altra ragione che ferma la circolazione della nuova liquidità è, a mio avviso, quella che i bilanci delle banche non sono tutte rose e fiori come vogliono fare apparire.

mattacchiuz
Scritto il 22 Novembre 2010 at 13:02

no cioè… mica per niente:

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/ansa/dettaglio.html?newsId=243563

hironibiki
Scritto il 22 Novembre 2010 at 14:30

Forse l’unica è considerare i soldi per quel che sono (carta colorata) e pretendere il saldo in oro o altre pietre preziose.. Forse così si che si metterebbe in ginocchio l’economia. Forse.

sleep2000
Scritto il 22 Novembre 2010 at 19:00

Mi vien voglia di aprire una banca, dove faccio la richiesta?

Scritto il 22 Novembre 2010 at 19:26

Prova a chiedere a San Marino… ultimamente c’è un pò di tensione da quelle parti… 🙄

mattacchiuz
Scritto il 8 Dicembre 2010 at 11:28

smsj@finanza,

purtroppo non capisco il francese.
ma la morale della favola è che tra il calcio e la finanza, vince la finanza 🙂

non mi sarei aspettato nulla di diverso, cmq si sono mossi in tanti, tra ministri e non ministri a sottolineare la “stupidità” di un simile gesto. Almeno moralmente la cosa è stata percepita…

alla fine anche sti politici dovranno piure rendersi conto che hanno una buona fetta della popolazioni contro, ma ovviamente non è il popolo che decide

smsj
Scritto il 8 Dicembre 2010 at 11:52

mattacchiuz,

Ok, in Italiano:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-12-07/eric-cantona-bnp-paribas-191603.shtml?uuid=AYpeitpC&fromSearch

Ha prelevato 1.500 euro il poveretto.
Chissà i milioni dove li tiene, sotto il materasso?
O in qualche isola paradisiaca?
Proprio come tutti, si parla si parla, ma poi ognuno cerca di portare a casa il suo, chi milioni, chi pochi euro.

mattacchiuz
Scritto il 8 Dicembre 2010 at 11:57

è che doveva fare il pieno alla macchina 🙂

nervifrank
Scritto il 8 Dicembre 2010 at 14:41

mattacchiuz,

smsj@finanza,

In compenso sembra che la sua banca l’abbia squalificato per un anno!

smsj
Scritto il 8 Dicembre 2010 at 19:09

nervifrank,

mattacchiuz,

😀

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