MES: una condanna per la nostra ITALIA o percezione della realtà distorta?

Scritto il alle 14:01 da Danilo DT

La tematica MES (o ESM alias European Stability Mechanism) ormai è di moda, e dappertutto si tende a commentare e a criticare questa riforma che ormai è giunta alle battute finali.
E a gennaio avremo da divertirci, visto che proprio ad inizio 2020 dovrebbe iniziare il processo di ratifica da parte dei parlamenti nazionali.
La cosa che mi ha sorpreso, in tutto questo gran baccano che si sta facendo, sono tanti piccoli tasselli che vorrei condividere con voi.

PRIMA COSA: la riforma del MES non è stata inventata OGGI. Per la cronaca, nel giugno scorso fu reso noto il testo del nuovo Trattato. Ovviamente il nostro Parlamento ne era informato ma…siate onesti. Avete sentito uno dico un solo partito politico che abbia sollevato la questione, magari sottolineando l’invasività potenziale della riforma proprio per il nostro Bel Paese? ASSOLUTAMENTE no.
Detto questo, ora che ormai è tutto definito, diventa difficile e anche controproducente alzare la mano e dire “io non ci sto”. Ma se veramente contesti il MES (mi riferisco soprattutto alla fazione politica che più lo contrasta, a torto o a ragione, sia ben inteso), perché hai aspettato così tanto tempo a risollevare la questione? Forse perché ormai…non si poteva più fare nulla e quindi veniva bene una STERILE propaganda politica?

SECONDA COSA: sono convinto che la maggior parte delle persone non sappia nell’effettivo a cosa servirà il MES. A ristrutturare il debito pubblico? No, il Mes è un’istituzione che invece potrebbe tornare MOLTO molto utile perché svolge la funzione, assolutamente essenziale, di prestatore di ultima istanza nei confronti degli stati dell’Eurozona.
In altri termini, ha un serbatoio pari a 704 miliardi di euro, che gli consente, in caso di necessità, di erogare prestiti ai paesi in difficoltà che, altrimenti, non troverebbero altro sostegno.
Se qualcuno sperava che esistesse una qualche entità pronta a regalare soldi ai bisognosi a “fondo perduto”, certo, ne uscirà deluso, ma forse sarebbe corretto essere un po’ più realisti e non solo disfattisti.

TERZA COSA: in molti non sanno che in questa versione del Trattato non è stata inserita l’ipotesi preferita dai rigoristi più estremi del Nord Europa, dicasi Germania, Olanda e similari, i quali avrebbero voluto un meccanismo AUTOMATICO di ristrutturazione del debito pubblico per i paesi che si rivolgono al MES (e che quindi sono in chiara difficoltà finanziaria). Per carità, l’ipotesi non viene esclusa ma non è automatizzata. Prima si analizza la sostenibilità del debito (un esercizio che non può non contenere ampi margini di discrezionalità) e, solo in caso di esito negativo, si valuta la possibilità di ristrutturare. E questa valutazione dovrà essere molto attenta e diligente visto che il debito pubblico italiano è di dimensione elefantisiache e quindi un haircut avrebbe impatti potenzialmente devastanti non solo in Italia.
Quindi, secondo me, risulta abbastanza chiaro che l’obiettivo del MES è quello innanzitutto di dare un segnale forte ad assumere le iniziative necessarie per evitare, un giorno, di accedere al MES.

E cosa stiamo facendo per evitare il MES?

E qui apriamo una parentesi. Questo l’Italia lo ha capito? E soprattutto, cosa si pensa di fare per evitare la necessità di accedere al MES?
Perché SPERO BENE che non sia un’ipotesi quella di doverci accedere, perché significherebbe che è già stata firmata la nostra condanna a morte. E quindi…se si ha tanta paura del MES, cosa stiamo facendo per evitarlo? Poi per carità, è palese che il nostro paese è l’indiziato numero uno. Ma è altrettanto vero che purtroppo (e questo lo dico da tempo, riprendetevi i miei vecchi post sull’argomento) la ristrutturazione del debito diventa necessaria se non si riesce ad “invertire la tendenza”. Cosa che vedo sempre più remota.
E questo l’UE lo ha capito, e si tutela. E siamo noi a rimetterci. Ma siamo sicuri di essere esenti da colpe?
Un po’ di obiettività non farebbe nemmeno troppo male.
Sto dicendo che è il MES è bello, il MES è perfetto, evviva il MES? Assolutamente no, ma sto semplicemente di dire la mia cercando di essere concreto. E che sia poi così perfetto, questo no di certo.

(…) Non è detto che questi giudizi sull’Italia sia del tutto accurati. Notizie sulla sua morte finanziaria si sono dimostrate grandemente esagerate varie volte in passato. Si sottovaluta spesso che il debito totale nell’economia – pubblico più privato – è inferiore alla media dell’area euro, perché famiglie e imprese hanno bilanci complessivamente sani. Al Paese mancheranno tante virtù, ma non una capacità da mago Houdini di divincolarsi e evitare il peggio quando è messo alle strette. (…)

Qui Fubini dice una cosa corretta. Il debito pubblico ci vede in una condizione preoccupante. Il debito aggregato ci vede in una condizione NON così catastrofica se rapportata a quella degli altri paesi. Il problema sta nel fatto di voler arrivare, a tendere, ad un bilancio europeo comune. E per questo si prendono i bilanci pubblici, e non privati.

(…) In Italia invece la classe politica incredibilmente si dilania sulle clausole del Mes, invece che sul da farsi perché il Paese non debba mai trovarsi costretto a chiedere aiuto ad altri. Così il divorzio nelle percezioni della realtà fra Italia e Germania diventa totale. Oggi, è la grande minaccia che aleggia sull’euro. (…) [Source] 

Ecco, appunto. Un problema di percezione della realtà e di punti di vista. Pensare che Italia e Germania possano vedere le cose allo stesso modo è impossibile visto che parliamo di interessi divergenti. E serve a poco dire che l’Europa ha salvato le banche tedesche mentre vuole seppellire l’Italia. Sono discorsi sterili che portano da nessuna parte oggi. Noi dobbiamo trovare il modo di EVITARE il MES. E dobbiamo fare di tutto per poter continuare a finanziarci in modo tradizionale, evitando la ristrutturazione.
Piuttosto che continuare ad abbaiare, la nostra classe politica dovrebbe darsi da fare in QUELLA direzione. Già, ma la coperta è corta e diventa difficile accontentare tutti. Signori, si fa dura…

Rischio ITALEXIT: al momento tutto tace…

STAY TUNED!

Danilo DT

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9 commenti Commenta
pdf79
Scritto il 29 Novembre 2019 at 00:14

Caro Danilo se posso faccio notare che la bozza di riforma del mes è stata presentata a novembre 2019 allego link:
http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/dossier/file_internets/000/010/701/Testo_a_fronte_MES.pdf
Adesso mi si dirà che era conoscibile, però nei parlamenti e non solo li, si procede con atti una volta presentato un atto si procede alla sua discussione.
Certo tutti tirano acqua al proprio mulino, è il principio che è sbagliato se le cose europeee vengono discusse “nelle segrete stanze” tra gli addetti ai lavori, di cui buona parte messi li per nomina non per elezione e gli atti vengono trasmessi un mese prima della firma nei parlamenti eletti, mi spiegate la differenza fra unione europea (UE) e unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS), anche li c’erano i parlamenti nazionali ma le decisioni venivano prese a Mosca.
Allego link articolo del 06/07/2018 Maria cannata sulla riforma delle CAC :
https://www.lavoce.info/archives/54036/nuove-clausole-per-le-crisi-del-debito-si-rischia-il-circolo-vizioso/
Perchè dici “l’Europa ha salvato le banche tedesche “? per me la riforma serve proprio a salvare DB accollando il costo ai polli vedasi modello grecia.
Io a naso allla riforma MES direi “no grazie” magari solo rinviandola di qualche mese DB non la paghiamo.
Saluti a tutti

davtamb
Scritto il 29 Novembre 2019 at 08:14

Vorrei che qualcuno mi spiegasse (non è polemica) perché se si parla di fondo salva STATI si paventi il suo utilizzo per salvare DB che è una banca privata e che dovrebbe quindi sottostare alle regole del bail in

pdf79@finanza:
Caro Danilo se posso faccio notare che la bozza di riforma del mes è stata presentata a novembre 2019 allego link:
http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/dossier/file_internets/000/010/701/Testo_a_fronte_MES.pdf
Adesso mi si dirà che era conoscibile, però nei parlamenti e non solo li, si procede con atti una volta presentato un atto si procede alla sua discussione.
Certo tutti tirano acqua al proprio mulino, è il principio che è sbagliato se le cose europeee vengono discusse “nelle segrete stanze” tra gli addetti ai lavori, di cui buona parte messi li per nomina non per elezione e gli atti vengono trasmessi un mese prima della firma nei parlamenti eletti, mi spiegate la differenza fra unione europea (UE) e unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS), anche li c’erano i parlamenti nazionali ma le decisioni venivano prese a Mosca.
Allego link articolo del 06/07/2018 Maria cannata sulla riforma delle CAC :
https://www.lavoce.info/archives/54036/nuove-clausole-per-le-crisi-del-debito-si-rischia-il-circolo-vizioso/
Perchè dici “l’Europa ha salvato le banche tedesche “? per me la riforma serve proprio a salvare DB accollando il costo ai polli vedasi modello grecia.
Io a naso allla riforma MES direi “no grazie” magari solo rinviandola di qualche mese DB non la paghiamo.
Saluti a tutti

davtamb
Scritto il 29 Novembre 2019 at 08:34

https://www.ilsussidiario.net/news/spy-finanza-il-mes-e-il-1992-mondiale-a-cui-sopravvivere/1954418/
Mi permetto di allegare un link ad un fresco articolo di Bottarelli piuttosto scettico sulla visione del MES come fondo salva DB
pdf79@finanza,

pdf79
Scritto il 29 Novembre 2019 at 08:46

davtamb@finanza,

Be principio precauzionale, nel dubbio aspettiamo, preciso che il testo trasmesso al senato e per la ratifica non la firma che ad oggi non sappiamo se c’è stata o ci sarà. Giusto per info dato che “Il diavolo è nei dettagli”.
Sul sito del consiglio europeo inoltre si trova una versione molto più sintetica che rimanda ad allegati non disponibili.
Saluti a tutti.

doge
Scritto il 29 Novembre 2019 at 10:08

Ad ulteriore aggiunta dell’ottimo commento di pdf79 aggiungerrei anche questo estratto del 19.GN.19 https://twitter.com/Guglielmo_Totti/status/1199329799438848000?s=20

(…) sono convinto che la maggior parte delle persone non sappia nell’effettivo a cosa servirà il MES: ovvero ad evitare che Francia e Germania debbano assoggettarsi ad enti esterni di controllo per accedere al sistema di salvataggio.

Il Mes, dove Francia e Germania detengono poco più del 47,5% del diritto di voto,con solamente un’astensione al voto di Austria o dell’Olanda (noti paesi non assoggettati alla politica di Berlino) per permettere loro di decidere come meglio aggrada (essendo anche garantiti da un’immunità piuttosto “divina” potrebbero disattendere qualsiasi forma di diritto o equità a loro diretto vantaggio).

Ma la vera forza del MES, sarà quella di avere i mezzi di drenare tutta la liquidità (bancaria Europea, anche non solo dei paesi sottoscrittori) verso i sistemi finanziari che vorrebbero implementare (spero non crederete che 700mld siano sufficienti?)

kociss01
Scritto il 30 Novembre 2019 at 16:20

altro contributo interessante:
https://www.ilsussidiario.net/news/fondo-salva-stati-ecco-come-funziona-il-mes-e-come-puo-metterci-in-crisi/1955047/

soprattutto mi fanno pensare queste parole:
“”Non è stata la Lega a sollevare grida di disperazione sovraniste, né suoi esponenti più o meno preparati. La questione è stata aperta da dentro il “sistema”; quello stesso sistema che nel 2011 gridava il “fate presto” senza se e senza ma. Basterebbe questo per capire che, evidentemente, non siamo di fronte a un “tecnicismo”, né tanto meno e a sterile polemica politica, ma a una questione di sostanza che per qualche ragione deve essere considerata vitale anche dalle élites “europeiste” italiane.”””

Scritto il 2 Dicembre 2019 at 00:05

A questa mia riflessione sul #MES o #ESM che dir si voglia, aggiungo questo approfondimento di Paolo Manasse, tanto per aggiungere un ulteriore tassello a quella che deve essere la #consapevolezza che latita sempre più.Take a look! https://t.co/1GEOrRCGE8 Danilo Ribo DT ? (@intermarketblog) December 1, 2019

pdf79
Scritto il 2 Dicembre 2019 at 00:51

Nell’articolo viene citato il diritto di veto per Italia Francia e Germania dato che il MES dovrebbe prendere decisioni con 85% capitale, faccio notare che questo è vero solo se nostra quota rimane uguale se no perdiamo diritto di veto e stranamente lo mantengono il gatto e la volpe.
Infatti se seguiamo logica BCE:
https://www.ilsole24ore.com/art/bce-si-riduce-quota-italiana-capitale-AEgfp1rG
Poi farei notare che il MES versione 1 non è servito a niente come è ovvio dato che quando il mercato incontra un fondo a capitale limitato, il fondo è un fondo morto, le castagne dal fuoco le ha tolte Draghi cona la frase”whatever it takes” o come piace a me “compro tutto io” e allora il mercato si è calmato.
Se uno strumento nato per fare una cosa che fa meglio una banca centrale non serve, vuol dire che serve ad altro.
Nel dubbio ripeto facciamo così al prossimo eurogruppo diciamo che il parlamento valutera ed emendera le proposte prendendosi un empo pari alla definizione della brexit, non un giorno di più nel mentre se vogliono unione bancaria ecc, portare all’attenzione.
Prima vedere cammello poi sganciare.
Infine allego audizione Ministro Gualtieri, lo faccio perchè secondo me se i negoziati con l’europa venissero affrontati con costante interscambio fra ministro preposto a negoziare e commissioni rappresentante il parlamento eletto i risultati che porteremmo a casa sarebbero sicuramente migliori.
https://www.youtube.com/watch?v=HAYrIMLjmO8
Saluti a tutti.

kociss01
Scritto il 5 Dicembre 2019 at 12:15

SONO TEMPI DIFFICILI, INUTILE NEGARLO….
di chi fidarsi…dei burocrati a bruxelles , dei quaraquaqa’ nostrani (da Monti a Letta, Renzi e Gentiloni, Visco ,Draghi ecc) o di Salvini che raccoglie addirittura le firme x boicottare il MES?????

vuoi mai che stavolta il corsaro verde ci abbia visto giusto????
sapete che dell DESTRE italiche mi fido molto poco ANZI DIREI NULLA (da quando hanno fatto dell’uscita dell’Italia dall’EURO la loro SOTTILE, SUBDOLA E MAI SMENTITA STRATEGIA….)

PERO’ ANCHE DI UN GOVERNATORE DI BANCA ITALIA CHE CAMBIA IDEA A 360 GRADI NEL GIRO DI 2 SETTIMANE….UN fantomatico presid dell’eurogruppo che dice che le decisioni
sono gia’ state prese nelle segrete stanze, senza far intervenire i parlamenti degli stati afferenti all’euro…… quando impari che i membri del MES il cosidetto governatorato sono protetti da immunita’ e segreto nelle loro scelte e NOn devono rendere conto delle loro decisioni ne alla BCE ne alla comm.ne europea , mi chiedo: ma in che mondo viviamo e io dovrei fidarmi di costoro…..????

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