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Mercato in allarme. Scatta la paura su JP Morgan

Scritto il alle 23:53 da Danilo DT

Strana chiusura della borsa USA…che sta succedendo? JPMorgan scende del 3 e fischia per cento in after hours… E si leggono news che non lasciano tranquilli…

The bank sent out a notice at 4:30 that it would be holding a call at 5 p.m. but included no details about what it was going to be about. A person familiar with the matter says the call will include CEO Jamie Dimon and discuss the bank’s quarterly filing, which as of 4:30 p.m. had not been made public.
Standard & Poor’s Rating Service just downgraded the bank’s retail servicing unit, which might give a clue.
The bank’s shares are down 3% after hours to $39.60. (Source) 

E cosa significa? Conference call starodinaria? Ma cosa sta accadendo?
In realtà basta aspettare qualche ora ed ecco che l’arcano.

JPM, la banca più esposta sui derivati, deve fare ammenda al mercato ed ammettere che anche i grandi possono sbagliare.
JPMorgan Chase & Co ha comunicato al mercato una perdita inattesa derivante dalla strategia di copertura su un portafoglio titoli. Un modo come un altro per dire che si sono presi una bastonata coi derivati. Importo? Beh, 800 milioni di dollari nel secondo trimestre secondo alcune fonti, sarà la perdita complessiva dell’Ufficio incriminato. DUE MILIARDI di USD la stima del boss Dimon sull’operazione andata non a buon fine. Non male eh? Perdita al cosiddetto “synthetic credit portfolio.” E pensare che JPMorgan con questa divisione aveva pronosticato un utile di $200 milioni…

The troubles at the unit, the so-called Chief Investment Office that makes trades to balance the bank’s assets and liabilities, are expected to weigh on the bank’s broader earnings. For example, the corporate group, which includes the Chief Investment Office, is now expected to lose $800 million in the second quarter, the company said in the filing. Previously, JPMorgan had estimated that the group would report net income of roughly $200 million. Ultimately, JPMorgan said the final tally will depend on the markets and other actions by the bank. Mr. Dimon added that it could “easily get worse.” Shares of JPMorgan were down 5.5 percent in after-hours trading. (NYT)

Ma tu guarda…A volte ritornano e, ovviamente, il fallimento di Lehman Brothers non è servito a nulla.

La verità è che queste banche vivono, fanno utili e operano con una spavalderia ed un rischio spropositato. E non si può pensare che, con qeusta folle volatilità, tuto vada come previsto anche dalle banche più influenti al mondo. Anche sui derivati.
Ovvio, resta la domanda chiave: cosa significa questa perdità? E’ tutto oppure c’è MOLTO di più?
Il mercato di sicuro non starà a guardare. La reazione è attesa e, credetemi, JP Morgan è molto, molto, molto condizionante.
Ve lo ricordate questo post?  Cliccate qui a fianco. Rileggetelo e…buonanotte…

CDS & Synthetic CDO Explained

 

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DT

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9 commenti Commenta
alfio200
Scritto il 11 Maggio 2012 at 09:27

En passant…

il natural gas continua a crescere…

potrei (gentilmente) sapere che differenza c’è tra l’investimento in materie prime tramite OTC e CFD? E perchè spesso le due quotazioni divergono anche di molto?

In questo momento, ETC +2,58 CFD -0,08 (!?).

Secondo certi analisti, l’investimento dell’anno dovrebbe essere Long su Natural Gas e Short su Apple…

gremlin
Scritto il 11 Maggio 2012 at 09:58

alfio200@finanza,

anche per gli analisti di Compass&More il gas è LONG :mrgreen:

gli etc sono quotati su mercati regolamentati mentre i CFD no, questo dovrebbe essere sufficiente per decidere…

atomictonto
Scritto il 11 Maggio 2012 at 09:59

Grazie DT per l’ottimo video, che ho seguito con interesse.
Pur non essendo un tecnico infatti mi è parso sufficientemente chiaro per capire che in sostanza questi CDO Sintetici altro non sono che una truffa simile al gioco delle tre carte: l’emittente guadagna solo se gli investitori che ha convinto ad investire perdono.
Ma queste cose come mai sono consentite?
O meglio se è consentito questo, perchè arrestare i tre guappi con il tavolino e le carte all’angolo della strada? (sono ironico..).

lampo
Scritto il 11 Maggio 2012 at 10:06

Riporto in merito al post una interessante analisi, che leggevo stamattina:
http://www.bidus.eu/is-jpm-staring-at-another-three-billion-reduction

7voice
Scritto il 11 Maggio 2012 at 10:14

è solo monnezza che il negriero diceva di combattere ???? ma la verità è che questa gente pensa come il filmato dice : http://www.youtube.com/watch?v=vl2-oueNJFs

puma1974
Scritto il 11 Maggio 2012 at 10:23

L’ Authority La vigilanza: l’ operatività normale prosegue. Il caso del crac da 500 milioni dell’ immobiliarista Di Mario
Bankitalia ferma Tercas Commissariata la banca

MILANO – La Banca d’ Italia ha commissariato ieri la Cassa di risparmio della provincia di Teramo (Tercas) per «gravi irregolarità e violazioni normative». La decisione è stata presa dopo un’ ispezione della Vigilanza nell’ istituto fino a ieri presieduto da Lino Nisii, scaturita anche «a seguito del coinvolgimento di Tercas in un procedimento penale della Procura di Roma relativo al fallimento di un gruppo immobiliare», come ha specificato Via Nazionale nel comunicato stampa. Dovrebbe trattarsi del crac da 500 milioni di «buco» dell’ immobiliarista Raffaele Di Mario, patron della Di.Ma Costruzioni, noto per aver acquistato nel 2004 Palazzo Sturzo, già sede della Dc all’ Eur a Roma. Sono una trentina le società creditrici di Di Mario, tra banche e gruppi del leasing. Tra i principali istituti che hanno affidato l’ immobiliarista c’ è Tercas, esposta per 23 milioni, accanto a Unicredit (circa 100 milioni), Italease (Banco Popolare), Unipol e Bnl. Il provvedimento – clamoroso per un istituto regionale da 165 sportelli, 5,3 miliardi di attivo e 1.200 dipendenti quale è Tercas – è stato emesso il 30 aprile dal ministero dell’ Economia ma è stato reso noto ieri, nel giorno in cui il commissario Riccardo Sora – che ha appena terminato il commissariamento della Cassa di risparmio di Rimini (Carim) – si è insediato negli uffici di Teramo della banca. Antonio Blandini, Silvano Corbella e Alessandro Portolano sono i componenti del Comitato di sorveglianza. Non ci sono comunque problemi di operatività: «La clientela può continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività», è la rassicurazione di Palazzo Koch. E anche Nisii ha voluto comunicare con una nota a «clienti e risparmiatori che l’ istituto è in assoluta sicurezza. Nulla, quindi, debbono temere». Alla guida dovrebbe restare il direttore generale arrivato da circa un anno, Dario Pilla, proveniente dal gruppo Intesa Sanpaolo. L’ ispezione della Vigilanza del governatore Ignazio Visco aveva fatto emergere gravi irregolarità evidenziate anche dai sindaci nella relazione al bilancio 2011, chiuso con 9,3 milioni di perdita. «Il sistema dei controlli interni», scrivono i sindaci, «non è apparso adeguato alla dimensione, alla complessità della gestione aziendale e alle finalità indicate nel piano strategico triennale, avendo risentito molto del peso organizzativo e di riordino interno conseguente all’ ingresso nel gruppo di banca Caripe», l’ istituto pescarese acquisito nel 2010 per 228 milioni dal Banco Popolare. I presidi per i rischi, inoltre, secondo la relazione dei sindaci, non erano «idonei ad allertare efficacemente e tempestivamente i vertici aziendali». Il collegio comunque non ha riscontrato irregolarità, così come neanche il revisore Deloitte. A livello patrimoniale però l’ istituto è in sofferenza, tanto è vero che lo scorso 27 aprile il consiglio di amministrazione ha varato la proposta di un aumento di capitale da 60 milioni per riportare il patrimonio dal 5,82% al 7,18% (dati a fine 2011). fmassaro@corriere.it RIPRODUZIONE RISERVATA **** 1.200 23 I dipendenti della Tercas, che ha 165 sportelli e un attivo da 5,3 miliardi milioni di euro L’ esposizione della Cassa di risparmio di Teramo verso il gruppo Di Mario

Massaro Fabrizio

Pagina 50

alfio200
Scritto il 11 Maggio 2012 at 11:27

gremlin,

THANK YOU, THANK YOU, THANK YOU!!

Scritto il 14 Maggio 2012 at 20:10

Ma tu guarda… le perdite dovrebbero aggirarsi ORA sui 4 miliardi di $…

NEW YORK – Cadono le prime teste eccellenti a JP Morgan per lo scandalo delle perdite sui derivati. E scotta sempre di più anche la poltrona dell’amministratore delegato e presidente Jamie Dimon, che rischia di vedere dimezzate le sue cariche. Le perdite si stanno ancora gonfiando e aumentano la pressione sui vertici dell’istituto: ai 2,3 miliardi già bruciati in poche settimane, venerdì si sono aggiunti altri 150 milioni. Ma il timore è che entro la fine del secondo trimestre le operazioni compiute in particolare su un indice legato al credito aziendale, attraverso credit default swap, possano generare passivi per un altro miliardo di dollari. E che nel corso dell’anno le ripercussioni di quelle medesime scommesse possano alzare il conto totale di un ulteriori miliardo. La somma, a quel punto, supererebbe i 4 miliardi.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-05-14/morgan-trema-perdite-possono-175526.shtml?uuid=Abv2AbcF

lampo
Scritto il 14 Maggio 2012 at 20:38

Dream Theater,

Ci aggiungiamo anche la perdita di capitalizzazione di borsa?
Chi offre di più? 🙄

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VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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