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DERIVATI: incredibile Casinò Bancario senza regole

Scritto il alle 10:30 da Danilo DT

Scommesse. I derivati posso essere anche delle coperture, ma molti di questi contratto sono delle vere e proprie scommesse. Scommesse che possono portare anche grandi utili alle banche. Ma possono anche rappresentare la causa di crisi grandissime (la parola “subprime” vi dice qualcosa?).

Voi direte: è come al Casinò! Al tavolo verde puoi vincere o perdere.
In questo caso le cose non stanno proprio così. Infatti la storia insegna che se il banco vince (perché, se non lo avete capito, le grandi banche sono il banco) i soldi se li prendono alla grande, e ci mancherebbe! Vedasi per esempio gli ottimi dati che recentemente alcune banche hanno fornito al mercato con le loro trimestrali. Risultati ottenuti con la finanza e non certo con la gestione tradizionale.
Ma se qualcosa va storto (vedasi appunto i subprime) il banco perde, certo, ma poi però…è “too big to fail” e allora arriva il decrevo salvatutto, l’aiuto statale, l’iniezione di liquidità che salva capre e cavoli. E in più, cosa gravissima, senza la più logica delle conseguenze. Se salvo un banca per il bene comune, la devo nazionalizzare. Invece non solo le grandi banche non sono state nazionalizzate, ma addirittura il management che ha causato la più grande crisi / bolla della storia…continua ad essere al suo posto, con stipendi inverosimili e un potere che non deve competergli.
Ma questo è il mondo della finanza. Ed è palese chi comanda…

In questo scenario, dunque, le banche continuano a fare quello che vogliono, non curanti delle esperienze avute nel 2008, con un’esposizione sui derivati che non fa che lievitare. Ecco qui sotto una tabella che meglio vi spiegerà la fantomatica esposizione sui contratti derivati del mondo bancario USA.

Bei numeri eh? Se vi fate due conti, scoprirete che l’esposizione dei derivati di TUTTO il sistema bancario, è pari a circa 10 dicasi 10 volte il PIL MONDIALE.


Morale: siamo seduti su una montagna di carta, in un mondo tecnicamente fallito con una serie di contratti matematicamente inesigibili.

Volete divertirvi un po’ in barba ad un dramma che la gente comune non ha ancora realizzato (e che forse non realizzerà mai in quanto si porterà in avati il più possibile questa clamorosa farsa)? Bene, allora guardatevi questa bella infografica che, credetemi, rende MOLTO bene l’idea di quanto sia pazzesca la valanga di denaro che è “scommessa” dalle banche coi derivati.

Partiamo da un po’ di numeri e di “spessori”. Ecco a livello dimensionale la differenza tra 100 $ e 1.000.000.000.000 $ ovvero un trillione.

Interessante vedere l’ultima immagine in basso a destra, con un confronto tra 10.000 $, 100 milioni di $, 1 miliardo di dollari ed 1 trilione di dollari. Esce fuori un bel grattacielo eh? Ma ora veniamo alle cose veramente interessanti. Nelle prossime slide vedrete l’esposizione sui derivati delle principali banche mondiali, confrontate con le dimensioni reali delle proprie relative sedi. Tanto per rendervi l’idea dell’assurdo che stiamo vivendo.

Bank of New York Mellon: esposizione in derivati pari a $ 1,375 trillioni di USD

State Street Financials: esposizione pari a 1,390 trillioni di $

Morgan Stanley: esposizione in derivati pari a 1,722 trillioni di $

Wells Fargo: esposizione in derivati pari a 3,332 trillioni di USD

HSBC: esposizione in derivati pari a 4,321 trillioni di $

Goldman Sachs: esposizione in derivati pari a 44,192 trillioni di $ (!)

Bank of America: esposizione in derivati pari a 50,135 trillioni di $ (!!)

Citibank: esposizione derivati pari a 52,102 trillioni di $ (!!!)

THE MONSTRE: JP MORGAN CHASE con un’esposizione pari a 70,151 trillioni di $

Impressionante vero? Questa è la pazzesca mole di carta che ci inonda. Virtuale, ovvio, perchè non esistono assolutamente tutti quei dollari. E allora? Vale quanto detto prima. Siamo seduti su una montagna di carta, in un mondo tecnicamente fallito con una serie di contratti matematicamente inesigibili.

Se poi proviamo a sommare queste banche , otterremo un importo pari a $ 228.72 trillioni, In questa ultima slide, l’immane massa di carta è stata messa a confronto con una coppia di celebri torri. Nella speranza che il sistema finanziario non faccia la stessa fine (troppo presto).

Source & more info: Demonocracy

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DT

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12 commenti Commenta
l.b.chase
Scritto il 25 Aprile 2012 at 11:56

ma i margini a garanzia a questi chi glieli chiede?

kry
Scritto il 25 Aprile 2012 at 12:19

Mi accontenterei di 1 metro cubo.Con le banconote da 1000 la fed risparmierebbe tanta carta,inchiostro e spazio per lo stoccaggio. Quella cifra diviso 350 milioni di americani risolverebbe il problema per quei 47 milioni che vivono con gli stampfood. Arriveremo un giorno a stampare una moneta che non ecceda oltre il valore del pil in modo da utilizzare il denaro come forma di scambio moderno in sostituzione del baratto?

luigiza
Scritto il 25 Aprile 2012 at 13:11

Se salvo un banca per il bene comune, la devo nazionalizzare. Invece non solo le grandi banche non sono state nazionalizzate, ma addirittura il management che ha causato la più grande crisi / bolla della storia…continua ad essere al suo posto, con stipendi inverosimili e un potere che non deve competergli.

Perfetto.
Ha ragione Roberto Malnati – Responsabile della ricerca di Global Opportunity Investments quando dice in questo bel video che l’Europain questa crisi ha perso l’occasione di far fallire le banche che avevano giocato sporco e processare i responsabili (io correggerei con: fucilare alla schiena i responsabili. Ma io sono io e purtroppo non conto un c….)

l.b.chase
Scritto il 25 Aprile 2012 at 14:14

Smettetela di aggaiarvi tanto… l’ora della verità sta arrivando, certo non grazie alla volontà del popolo idiota che si fa sodomizzare con la sabbia senza proferire parola, non con la giustizia fatta dalla politica, ma grazie all’avidità di questi magnaccioni delle lobby bancarie e alla connivenza con questi politicanti da 4 soldi con le pezze ar culo (come direbbe il buon grillo) stiamo arrivando all’implosione del castello di carta straccia… Quindi rallegratevi che per fortuna ci pensa Dio a toglierceli dai coglioni…

x_maurizio_x
Scritto il 25 Aprile 2012 at 18:58

Ste cose si sanno dal 2007… avremmo dovuto chiuderci in casa da allora “tanto non c’è speranza”. Siccome credo che molti di voi stiano, per dirne una, progettando le vacanze estive con l’intenzione di farle (ottimisti!!!!) vuol dire che in fin dei conti le cose andranno avanti come sempre…

idleproc
Scritto il 25 Aprile 2012 at 21:39

Ciao, io sono uno di quelli convinti che il casinò e la bisca lo stiano gestendo in subappalto le banche centrali in funzione di interessi finanziari ristretti. Sono anche abbastanza convinto che se smettono di stampare andiamo verso un crollo dei mercati gonfiati in una catena di bolle speculative e che se invece continuano andremo verso l’iperinflazione. Mi sembra difficile possano mantenere ancora a lungo il controllo dei mercati e permettere eventualmente un atterraggio di fortuna a saltelloni.
Ho trovato questo intervento di cui condivido molti punti.
http://www.economicpolicyjournal.com/2012/04/my-speech-delivered-at-new-york-federal.html

idleproc
Scritto il 25 Aprile 2012 at 22:02

PS. DT. Come al solito, complimenti. Sono talmente ovvi che mi sono dimenticato di farteli.
Le banche centrali, o meglio, la FED, ha dato alle Too Big To Fail munizioni per una guerra speculativa globale, una guerra vera con implicazioni geopolitiche anche in EU. Vedremo gli ulteriori sviluppi…
A breve, come già successo, vedremo gli ultimi arrivati che non hanno mai capito un tubo di quanto stava accadendo darci le soluzioni e le ricette risolutrici con gran strombazzamenti mediatici… storia vecchia.

lampo
Scritto il 25 Aprile 2012 at 22:14

Bel post DT… da far girare a quante più persone possibili, in maniera che si rendano conto che non si tratta di una crisi economica e lavorativa… ma finanziaria, proveniente da molto lontano ed in particolar modo da quando in USA, a cavallo tra le elezioni di un certo presidente e la fine del mandato di un altro… hanno dato le chiavi della speculazione finanziaria alle banche d’affari (che hanno questi bei grattacieli di derivati).

l.b.chase@finanzaonline,

Giusto per sdrammatizzare… ma a giudicare dall’età che hanno alcuni di questi soggetti… mi pare che nell’altro mondo fanno di tutto per tardare il loro arrivo!
Le ragioni possono essere due:
– il buon Dio ha paura che creino dei derivati eterni… appena varcano la soglia del paradiso!
– questi vecchietti stanno escogitando il modo di realizzare quando diceva il Verga nella novella “La roba”:
“Roba mia, vientene con me!”
http://it.wikipedia.org/wiki/La_roba

L’importante è essere felici e contenti della vita che si conduce… se questi voglio creare ancora qualche grattacielo di derivati perché non gli basta mai il potere finanziario che hanno… non credo che siano soddisfatti della vita che conducono…(se tra i mille impegni che hanno si rendono conto che stanno in questo mondo per vivere!).

Niiiiiick
Scritto il 26 Aprile 2012 at 06:38

ho giocato in bische mooooolto più regolari di questo carrozzone qui…

kry
Scritto il 26 Aprile 2012 at 09:49

lampo,

Sempre per sdrammattizzare:almeno i faraoni le piramidi le hanno costruite e sono visibili (e creavano pil oltre agli schiavi cosa non diversa dalla situazione attuale), ora per vedere quello che stanno costruendo ci immaginiamo i grattacieli disegnati a computer, capito perchè non c’è più lavoro.

Scritto il 10 Maggio 2012 at 23:24

The bank sent out a notice at 4:30 that it would be holding a call at 5 p.m. but included no details about what it was going to be about. A person familiar with the matter says the call will include CEO Jamie Dimon and discuss the bank’s quarterly filing, which as of 4:30 p.m. had not been made public.

Standard & Poor’s Rating Service just downgraded the bank’s retail servicing unit, which might give a clue.

The bank’s shares are down 3% after hours to $39.60.

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