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MERCATI USA: ragionate, ponderate e capirete cosa sta accadendo
La seduta di venerdì è stata un po’ anomala, soprattutto se comparata a quanto si è visto nelle ultime settimane. Un mercato abbastanza incolore, quasi stanco e senza energia.
E credetemi, anche se sono sempre stato molto dubbioso sulla qualità di questi rialzi di borsa, è altrettanto vero che vado ripetendo da sempre che “chi comanda in borsa, sono gli utili” e quindi bisogna accettare un quadro comandato dalla FINANZA e dalla politica monetaria prima, e poi dalla politica fiscale.
I numeri letti in questi ultimi giorni ci dicono che le aziende USA vanno a gonfie vele. Guardate questa slide esemplificativa ma molto completa.
Revenues, Earning, Net Income. Incrementi da capogiro che magari non si replicheranno (come da previsioni I/B/E/S) ma che teoricamente resteranno su livelli molto molto importanti.
Un ottimo motivo per far continuare il sogno americano, vero? Soprattutto tenete conto che tali numeri sono condizionati “solo” parzialmente dalla riduzione delle imposte, ovvero solo un 7%. A dimostrazione di ciò, la crescita delle revenues è stata del 9%, il numero più alto dal 2011.
Ma non solo.
I numeri sono ottimi e se siete affamati di dati più completi, guardate qui sotto.
Se poi vogliamo aggiungere un ulteriore tassello, non dimentichiamo cosa ha deciso Apple (e con lei molte altre società) nelle ultime settimane, in occasione delle trimestrali.
“La nostra attività ha registrato ottimi risultati durante il trimestre di marzo, con un aumento del 30 percento degli utili per azione e un flusso di cassa operativo di oltre 15 miliardi di dollari,” ha dichiarato Luca Maestri, CFO di Apple. “Con la maggiore flessibilità che ora abbiamo dall’accesso alla nostra liquidità globale, possiamo investire in modo più efficiente nelle nostre operazioni negli Stati Uniti e lavorare verso una struttura di capitale più ottimale. Data la nostra fiducia nel futuro di Apple, siamo molto lieti di annunciare che il nostro Consiglio di Amministrazione ha approvato una nuova autorizzazione al riacquisto di azioni da 100 miliardi di dollari e un aumento del 16% del nostro dividendo trimestrale.” [source]
Dividendo a parte, si torna a “bomba” coi buyback di azioni. Qui parliamo di 100 miliardi di USD. Poi le altre aziende faranno la loro parte.
Quindi ulteriore motivo di positività.
E quindi?
Beh, come detto in apertura, a parte la seduta di venerdi, i mercati sembrano imballati. Questo può voler solo significare queste cose (ovviamente trattasi di pareri personali):
1) che i mercati già stanno scontando tutto quanto descritto prima
2) che i mercati considerano questi numeri come “irripetibili” e quindi li sconta come il “picco di mercato” oltre il quale non si può ragionare
3) che qualcuno sta iniziando a ragionare sugli effetti di un aumento dei prezzi delle materie prime sia a livello di impatto sui costi di produzione ma anche in merito agli eventuali comportamenti della FED
4) che il Dollaro USA, passato “agilmente” da 1,26 ad 1,19 in pochissimo tempo, rompendo in modo evidente una tendenza molto forte, potrebbe avere effetti sugli earning societari dei prossimi trimestri
5) che la politica protezionistica di Trump (neo protezionismo) rischia di essere un boomerang per il mercato
6) che è ovviamente molto prematuro ragionare su un’eventuale recessione (che arriverà forse tra un anno, ma tutto è da verificare, sia ben chiaro). Intanto però portare fieno in cascina, visto quanto scritto prima, non è poi così sbagliato.
Il listino benchmark è a caccia di conferme tecniche importanti (avete visto il video di TRENDS?) e quindi occhio a cosa potrebbe accadere nelle prossime sedute. E soprattutto mai dare qualcosa per scontato. E’ un modo eccellente per perdere denaro.
STAY TUNED!
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