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Meeting BCE: previsione tassi, Taylor Rule e concessione del Credito

Scritto il alle 13:06 da Danilo DT

Mario Draghi difficilmente taglierà il tasso di riferimento e aspetterà settembre prima di intraprendere comportamenti più proattivi. Anche se sarebbe necessario operare già fin da subito. E intanto l’Euro si è portato in area resistenza 1.325

Dopo il FOMC di ieri sera, ecco giunto il momento del Meeting mensile BCE.
Non ci aspettiamo di certo movimenti rivoluzionari da Mario Draghi, sia per il momento stagionale (difficilmente si stravolgono i mercati ad agosto) e sia perché settembre con le elezioni tedesche è ormai ad un passo.
Quindi attesi tassi fermi, REPO a 0.50% come la seduta precedente.


I dati positivi delle ultime ore potrebbero usati da Draghi come scusante per una momentanea immobilità. Ma tra i tanti elementi che suggerirebbero la necessità invece di interventi da subito, vi propongo qui una valutazione del tasso di riferimento utilizzando la Taylor Rule, che tiene conto anche dell’inflazione e della disoccupazione. Secondo questo modello matematico, sarebbe necessario già fin da subito un ulteriore taglio tassi, quantomeno in area 0.25%.

Tasso BCE e Taylor Rule

Ma a chi giova un ulteriore taglio dei tassi? Può veramente servire a qualcosa? In realtà la Bce dovrebbe ingegnarsi in qualcosa di ben più utile. Ma come detto escluso colpi di fantasia entusiasmanti prima delle elezioni teutoniche. L’unica cosa che invece resta certa è che il mercato del credito continua ad essere straordinariamente debole.

Mercato del credito

Sarà invece interessante vedere il comportamento dell’Euro. Siamo nella solita area di resistenza posta in area 1.325-1.33: ed un Euro troppo forte potrebbe diventare un problema. Ma graficamente l’analisi va a favore di un ritorno di forza del Dollaro USA.

STAY TUNED!

DT

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5 commenti Commenta
Scritto il 1 Agosto 2013 at 14:45

lampo
Scritto il 1 Agosto 2013 at 15:03

DT se abbassano i tassi si indebolisce l’euro.
Agli altri, che stanno cercando di svalutare a manetta non va bene… nemmeno allo zio Ben, per cui Draghi interverrà soltanto quando i dati economici di tali Paesi non avranno bisogno più di… revisioni al ribasso poco prima della pubblicazione dei nuovi dati (vedasi ad esempio ultimo PIL americano).

bergasim
Scritto il 1 Agosto 2013 at 15:19

pil 2 trim2013 1,7 deflatore pil medio 14 trimestri 1,75%, deflatore applicato dalla BEA in questo trimestre 0,7%, se fosse stata applicata la media dei precedenti 14 trimestri il pil sarebbe cresciuto dello 0,6% altro che 1,7%.

Scritto il 2 Agosto 2013 at 08:35

ROMA – Il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di mantenere il tasso principale di riferimento invariato allo 0,5%, come ampiamente atteso. «I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali – i legge in una nota della Bce – sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,50%, all’1,00% e allo 0,00%».

Fed: tassi restano ai minimi storici. Proprio ieri anche la Federal Reserve statunitense aveva deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse nel range 0-0,25%, il minimo storico storico dal dicembre 2008.

Borse in positivo, spread stabile. In rialzo tutti i principali listini europei, con Piazza Affari che ha chiuso la seduta con un guadagno del 2,04%. Londra +0,92%, Francoforte +1,63%, Parigi +1,25%. In leggero calo il differenziale Btp-Bund tedeschi, che ha chiuso a 269 punti base contro i 274 di ieri.

Draghi: Bce non è sulla soglia minima del costo del denaro. «La Bce – ha detto Mario Draghi – non ha raggiunto la soglia minima sul livello dei tassi d’interesse. E non vi è una precisa scadenza per quanto riguarda l’impegno a mantenere i tassi ai livelli attuali o inferiori».

«Nessun rialzo per un periodo prolungato». «La Bce terrà i tassi d’interesse al livello attuale, o inferiore, per un periodo di tempo prolungato – ha detto il governatore della Banca centrale europea – sulla valutazione che le prospettive d’inflazione rimangano debole nel medio termine».

«La Bce si aspetta una ripresa graduale nel resto dell’anno – ha detto Draghi – I recenti dati di fiducia confermano le aspettative di una stabilizzazione dell’attività economica».

http://www.ilmessaggero.it/ECONOMIA/bce_mario_draghi_federal_reserve_fed_tassi_interesse_borse_spread/notizie/310963.shtml

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