Market Sentiment sui mercati sempre ai massimi. E non si vede inversione.

Scritto il alle 14:27 da Danilo DT

 

Possiamo dire che il mercato orso ormai è alle porte e che il momenti iperbullish sta per terminare?
Guardando macroeconomia e politica, verrebbe voglia di dire che i bei tempi sono ormai andati. In realtà le cose non sono ancora così estremamente negative. Anzi.
Mark Hulbert,  della Hulbert Financial Digest, ha ideato un indicatore di market sentiment particolare, che va a raccogliere i pareri dei vari consulenti , analisti, gestori che seguono il Nasdaq. Un po’ come se fosse un indice di fiducia degli analisti.

E come potete ben vedere, questo indice ha leggermente corretto ma è sempre a dei livelli enormemente elevati. Quindi, per farla breve, tra gli operato, malgrado tutto, non c’è nessun timore. I mercati non sono ancora a rischio correzione. Ovvio, poi magari la correzione arriva e prenderà tutti di sorpresa. Però al momento la fiducia è praticamente massima. Tanto per rendere l’idea, nemmeno nel periodo della bolla internet tale fiducia era così elevata.
Mah…

STAY TUNED!

DT

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2 commenti Commenta
fabio1
Scritto il 4 Marzo 2013 at 08:48

allora mi sa che è proprio il momento di mettersi short…. 😉

idleproc
Scritto il 4 Marzo 2013 at 12:24

Stanno cercando di dimostrare che la teoria dell’Universo a Bolle è esatta.
Il problema nasce ed è nell’economia reale.
Il capitale si concentrato nella finanza e nella creazione di valori fittizi con la finanza creativa, il modo principale attuale di generare profitti.
Le banche centrali sono intervenute per salvare la cassa della finanza cosiddetta “sistemica” e no direttamente nell’economia reale che è sottoposta ad esproprio per pareggiare il fasullo col reale.
Fino a quando il giochetto continua, l’economia reale a corto di capitali per ristrutturare sulle nuove esigenze di mercato potenziali, continuerà ad affossarsi.
Il “nuovo” ciclo, a mio giudizio, comincerà solo dopo un crollo del mercato finanziario con conseguente distruzione del fasullo creato e della scorretta allocazione delle risorse in un mercato totalmente taroccato.
In US stanno discutendo sulle banche troppo grandi e se non sia il caso di spezzarle.
Il peso politico dei grandi bankster e del management strapagato sta distorcendo completamente le scelte politiche e la mediazione politico-sociale tradizionale delle democrazie occidentali.

http://www.youtube.com/watch?v=QPKKQnijnsM

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