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Mario Draghi Day: focus su Portogallo, Grecia e PMI
Oggi è il 4 luglio. Una giornata storica per i cittadini americani. Per noi forse è un po’ meno storica ed è da segnare sul calendario soprattutto per il fatto che oggi Wall Street è chiusa per festività e quindi l’operatività potrebbe essere limitata.
Il condizionale però è d’obbligo in quanto sui mercati aleggia l’incognita BCE e Mario Draghi. Invece è evidente (come già si sapeva) un influenza pari a zero degli eventi Egiziani.
Teoricamente le tematiche crisi Portogallo e il rischio default Grecia potrebbero avere effetti ben più devastanti, ma il mercato, già fin da ieri, dopo una fase di sconforto, ha preferito la strategia attendista. Meglio vedere che succede oggi, in attesa, negli USA, dell’importante dato sull’occupazione che uscirà domani pomeriggio.
Direttorio BCE: news su Portogallo e Grecia?
Le news in arrivo da Lisbona ed Atene potrebbero effettivamente abbattere qualsiasi mercato. Però si temporeggia, nella speranza che oggi Super Mario illumini tutti con una qualche manovra straordinaria.
Evento possibile?
No, molto difficile. Mi aspetto sicuramente parole rassicuranti, e non potrebbe essere diversamente. Forse qualche accenno al rilancio del credito per le PMI, ma non di certo prese di posizione rivoluzionarie. E tantomeno credo si annuncino acquisti di bond portoghesi. E ancor meno si anticiperà il ricorso del Portogallo all’OMT. Si rimanda tutto a più avanti, al dopo elezioni tedesche tanto per intenderci. Anche perché molto potrebbe essere rimandato al gruppo di esperti nominati dalla Commissione UE e citati proprio ieri da Barroso all’Europarlamento.
Cito il testo dell’amico Andrea Boda a cui va il mio in bocca al lupo per la nuova esperienza giornalistica.
La paura che i governi dei paesi “periferici” perdano le residue capacità di riforma sta tornando a spaventare i mercati finanziari, mentre incombe l’estate, stagione dove il basso volume di scambi favorisce le speculazioni.
È in quest’ottica di triste realismo che, con tutto l’ottimismo possibile, dobbiamo guardare all’annuncio fatto ieri dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso all’Europarlamento: «La Commissione Ue ha istituito il gruppo di esperti per valutare contenuti, rischi, requisiti legali e conseguenze finanziarie delle iniziative per l’emissione comune di debito nella forma del fondo di redenzione e di eurobill». (…)
L’avvitamento crisi finanziaria–crisi economica va spezzato. Gli eurobill, ovvero titoli di debito di brevissima durata (fino a 12 mesi) non sono ancora gli eurobond (obbligazioni pluriennali) ma costituirebbero una saldatura ancora più forte dell’annuncio di un potenziale “bazooka” da parte della Bce. La distensione finanziaria che ne seguirebbe non deve però portare i governi dei paesi a tirare solo dei sospiri di sollievo, sprecando ancora una volta l’opportunità, ma ad agire sfruttando il momento. Il tempo sta finendo, ce lo ha ricordato il presidente della camera Boldrini proprio ieri: «Senza risposte concrete al dramma della disoccupazione, del precariato, della caduta verticale del potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni, la situazione potrebbe anche repentinamente cambiare in peggio. E questo deve essere chiaro a tutti noi». (Source)
Certo è che il mix di una qualche buona news fornite BCE, più le attese per buoni dati USA sul lavoro domani, potrebbero fungere da motore per i mercati finanziari.
Fino alla prossima puntata di questa telenovela.
STAY TUNED!
DT
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bergasim,
Siamo al secondo tempo, cambio nelle file degli elicotteri, esce Bernanke un po’ affaticato, entra Draghi bello fresco! 🙂
Io ho già raccolto 100 mila euro, tutti da 5 euro, quelli nuovi
bergasim:
ftse mib 2,5%+Elicottero bce avvistato sui celi di milano
Io sinceramente resto quasi basito di fronte al fatto che molti di voi, ogni volta che la nostra borsa sale e chiude una giornata con un bel rialzo pesante siate subito lì, neanche tanto velatamente, ad ironizzare sulla cosa. Ma voi sapete cosa valeva la borsa italiana prima del crollo iniziate nel 2007? E vedete cosa vale ora? C’è così tanto da stupirsi se dovesse recuperare un bel po’ di terreno essendo, sia quella scesa di più durante i crolli, sia quella salita di meno dopo??? Io non lo so… Francamente a volte non vi capisco. Si, si, anticipo già la vostra risposta… PIL giù, debito alto, spread, economia che non riparte… Quello lo sanno anche i sassi, ma qui non si parla di rivedere la nostra borsa a 45.000, livello peraltro in cui era quando il nostro pil faceva fatica a fare +1%, si tratta di vederla, almeno, alla metà di allora….
scusa il rif non è per la borsa italiana, ma per quella uk, de e usa che vivono su altri pianeti.
Sono anch’io convinto delle potenzialità da te descritte della borsa italiana… ma se andiamo a vedere i fondamentali, basta leggersi l’ultimo rapporto dell’UNRAE sul mercato automobilistico italiano… oppure il rapporto sul traffico autostradale del 2012 (incluso il trasporto pesante) per comprendere che la crisi italiana, purtroppo e sottolineo nuovamente il purtroppo, è STRUTTURALE.
C’è bisogno di uno shock economico stile detassazione irlandese… però accompagnato da un rigore nel rispetto delle regole (soprattutto in termini di evasione) stile quanto avvenuto in Irlanda (dove hanno sostituito molti dirigenti di importanti istituzioni prendendoli dall’estero… siccome all’interno c’era molta corruzione e lobby difficilmente valicabili). Inoltre un’immediata certezza del diritto (riforma giustizia che deve diventare rapidissssssssssssima… altrimenti la detassazione diventa inutile nell’attirare investitori esteri, se poi non riescono in tempi brevi a riavere i loro soldi in caso di insoluti…)
Se ho tempo proverò ad approfondire il tema in qualche post, visto che potrebbe essere molto interessante.
sarebbe molto apprezzato; sono completamente d’accordo con le tue osservazioni.
Comunque anche per replicare a
concordo con il tuo commento anche se effettivamente mi sembra esagerata la reazione della borsa alle parole di Draghi. Ancora una volta, a mio avviso, hanno fatto incetta di short che ultimamente erano aumentati significativamente.
Ragazzi mi fa piacere aver sollevato un po’ di utile discussione 😛
Vero tutto quello che dite, vero Lampo che i dati economici riferiti a molti settori strategici della nostra economia sono molto negativi, vero forse che l’Italia necessita di uno shock economico forte e deciso, ma è anche vero che è di difficile attuazione. Forse ha ragione la Merkel ragazzi, quando invece parla di piccoli passi per uscire dalla crisi, perché di ricette facili non ce ne sono. Anche se la BCE DEVE fare di più, deve essere lasciata fare di più dalla stessa Germania, è questa a mio avviso la grande colpa della Merkel. Però bisogna capirla, le elezioni in Germania non sono lontane e non si può sbilanciare eccessivamente prima di allora. Però tornando al nostro indice, sappiamo bene tutti come nel nostro paniere siano le banche a pesare in maniera determinante e sappiamo bene come queste abbiano sofferto, oltre che in termini reali, anche in termini di “panico da vendite” causa innalzamento Spread. Ma i loro fondamentali non sono, credo, così mal messi da giustificare quotazioni così misere.
redbull,
Seriamente parlando, i fondamentali dell’economia italiana sono nell’ordine: la mafia, quella vera e quella dei partiti e delle tante corporazioni, l’impunità x i falsari e le frodi e in generale l’impunità x tutti quelli ke sanno come sfruttare i 1000 buchi della giustizia Italiana, la mentalità statalista diffusa, comune da sempre sia alla destra ke alla sinistra italiana, la passione x il sotterfugio e la totale inaffidabilita’…basta guardare un po’ di film di totò de sica e sordi per rendersi conto di tutto questo…l’indice di Milano di conseguenza è una black pool piena di coccodrilli e pescecani, se fai day trading magari può anke andar bene, se guardi i fondamentali devi scappare a gambe levate a prescindere dai prezzi…ps: x tacer dello scandalo della tobin, ke da sola x come è attuata qui giustifikerebbe l’azzeramento dei valori dell’indice…
ftse mib 2,5%+
Elicottero bce avvistato sui celi di milano