MACROECONOMIA: FELICITA’ A MOMENTI, FUTURO INCERTO

Scritto il alle 10:15 da Danilo DT

congress_money.jpgLeggi la prima parte, CLICCA QUI !

Seconda parte del post sullo scenario macroeconomico che potremo ritrovarci nei prossimi mesi/anni.
Come scrivevo sopra, invito tutti i lettori a leggere anche la prima parte, per poter meglio comprendere il discorso e le dinamiche previste.

Ma torniamo al discorso interrotto nel post precedente.

Come dicevo prima, lo scenario che ci potremmo trovare davanti può essere di due tipi:

SCENARIO nr. 1

Facciamo la fine del Giappone. Deflazione grandiosa. Ma è uno scenario credibile?

Come ricorda giustamente Alessandro Fugnoli nella sua preziosa analisi settimanale “Il Rosso e il Nero”, l’economia giapponese è difficilmente paragonabile a quella americana, già solo per le caratteristiche del prototipo del consumatore.
Mr. Smith non risparmia, consuma come un ossesso e si gode la vita. Mr. Suzuki invece, risparmia e consuma meno. Quindi le cose si complicano ulteriormente. Ma siamo sicuri che lo stesso Governo USA accetterebbe una “Giapponetizzazione” della propria economia? Lo dubito fortemente. Come dubito che si verifichi questo scenario.

SCENARIO nr. 2

E lo scenario che prediligo IN QUESTO MOMENTO , ma è uno scenario che mi riservo di rivedere nel tempo, visto che la situazione macro si evolve giorno dopo giorno.

A seguito del rallentamento attuale (recessione) ci dovremmo trovare con un’economia molto debole. Mi aspetto a questo punto che il Governo Usa prenda le contromisure ed aumenti la posta in gioco. E, se questo accadrà, vedrete che i 700 milioni iniziali di Paulson faranno sorridere. Si riverseranno sul mercato altre centinaia di migliaia di dollari.

Creare liquidità, stampare carta. E tutto questo verrà fatto per ridare fiato ed energia all’economia… Una droga?

Assolutamente si. Cosa succederà? Arriverà violentissima l’INFLAZIONE (mi sembra logico, no?) e quindi, dopo una prima fase (quella attuale) dove si tagliano i tassi e dove diventa interessante l’obbligazione a tasso fisso, ci potrebbe essere un momento dove questo scenario verrà diametralmente rivoluzionato. I tassi saliranno verticalmente e quindi ci sarà la fuga da tutte le duration più lunghe. E l’azioanrio? In un primo tempo sembrerà rinvigorito dalla droga appena assunta, ma poi subirà, come vuole la più classica delle analisi INTERMARKET, l’incertezza dovuta all’aumento dei tassi.

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Conclusioni

Questo mio scenario ci porta a queste conclusioni.

Dovremo quindi vivere un rally momentaneo del mercato azionario per poi vedere nuovi picchi minimi. E da quel minimo avremo nuovi rimbalzi e, in linea di massima, si formerà uno scenario drammaticamente apatico e laterale. Si spererà in una ripartenza dell’equity ma ogni partenza…sarà una falsa partenza.
Quindi capite benissimo che lo scenario che io auspico non è certo bellissimo. Ecco quindi che confermo sia lo scenario ad “U” allungata o ancor peggio a “L”.


Se per l’equity non ci saranno tempi splendendi, altrettanto si potrebbe dire per le obbligazioni a tasso fisso con scadenza lunga (tranne che in una prima fase). E le materie prime? Sfruttando il dollaro debole, si manterranno toniche.
E risusciterà il bene rifugio per antonomasia, l’oro.

Ma non prendetemi troppo sul serio. La mia è una semplice, stupida, ignorante analisi revisionale. Una delle tante, che probabilmente verrà rivista e che io,però, userò come base di partenza per fare alcuni ragionamenti di medio – lungo periodo.

STAY TUNED!

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