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MACROECONOMIA ed ORO: COMEX a rischio default tecnico?
GUEST POST: Scorte di oro al COMEX giunte ai minimi storici. Il solito barometro settimanale dell’oro e gli avvenimenti più importanti della settimana e il ruolo dell’oro nei portafogli di investimento e degli investitori istituzionali.
L’oro ha aperto la settimana a $1.245,70 e ha chiuso a $1.254,20. Prima resistenza posta a $1.275,00, seconda a $1.295,00 e terza a $1.315,00; primo supporto a $1.225,00, secondo a $1.203,00 e terzo a $1.190,00. Venerdi’, il metallo giallo ha rotto al rialzo l’importante resistenza posta a $1.250,00. Un rally potrebbe concretizzarsi se il metallo giallo consolidasse le sue posizioni nel canale compreso tra i $1.255,00 e $1.265,00, con successivo target a $1.295,00 – $1.315,00.
La notizia piu’ importante della settimana inerente il mercato dei preziosi e’ relativa alle scorte d’oro al Comex di New York. Queste sono scese ai nuovi minimi storici. Pensate che per ogni oncia d’oro stoccata nei magazzini del Comex vi sono ben 112 once in contratti di compravendita (oro finanziario). Vedi il grafico sotto.
In quest’altro grafico, puoi notare come, a meta’ 2006, al Comex erano depositate piu’ di 5 milioni di once d’oro; nel 2012 ve n’erano stoccate circa 3 milioni e 400.000; oggi sono depositate circa 369.000 once d’oro! Il Comex e’ a un passo dal default tecnico!
Ma la carenza di oro fisico si fa sentire anche nel mercato londinese. Nel mercato della capitale del Regno Unito sono venuti a mancare (a intermittenza) i lingotti d’oro da 400 once troy. Ricordiamo che questi lingotti da 400 once sono quelli acquistati dalle Banche Centrali, acquistabili presso il mercato professionale di Londra 24 ore su 24. Le ragioni della carenza di lingotti non sono chiare. Sembra che molti di questi lingotti, provenienti da fondi ETF, siano stati dati in raffinazione dove saranno trasformati in lingotti di dimensioni piu’ ridotte. La questione non e’ ancora chiara ma sta di fatto che la richiesta di lingotti da 400 once non ha trovato sbocco in un’offerta adeguata.
CITIGROUP “BULLISH” SULL’ORO E SULLE AZIONI MINERARIE AURIFERE (NON ACCADEVA DA TRE ANNI)
Gli analisti di Citigroup sono “bullish” (positivi sull’oro). In un report si cita come fattore favorevole la domanda strutturale di lingotti da parte della Cina, che fara’ da traino al metallo giallo anche quest’anno. Citi prevede ottimi andamenti per alcune societa’ minerarie del settore: in particolar modo, BHP Billiton, Rio Tinto e GlencoreXstrata.