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Macro Mega Chart: ECRI Index giù, aumenta lo stress
Consueto aggiornamento con l’analisi della Macro Chart con tanti indici, tra cui CESI Index e ECRI Index.
Ancora una settimana negativa per l’ECRI Index, ancora in calo, coerentemente con quanto sta succedendo. Intanto però, possiamo notare che qualcosa sta cambiando e di questo bisogna tener conto. ma prima di commentare questa Macro Mega Chart che tutto il mondo ci invidia (hahahaha, sono a posto, ho sparato la cavolata del giorno…), andiamo a vedere il grafico….
Macro Mega Chart
-ECRI Index (bianco) -SP 500 (arancio) -CESI Index USA (indice previsionale crescita economica USA, in verde) -BFCIUS (indice fiducia finanziaria USA edito da Bloomberg, in giallo) -SLF (indice St Louis FED sullo stress del sistema bancario, in rosso) -COMFCOMF (indice fiducia consumatori, in azzurro)
Il quadro continua ad essere molto complesso, l’ECRI Index sta tornando verso la celeberrima area -10, quell’area che resta il crocevia tra la recessione e la crescita economica (secondo il punto di vista dell’ECRI Index). Interessante notare, come già detto in un post dedicato, che il SLF alias St. Louis Financial Stress Index sta lievitando sensibilmente (Stress sulle banche USA), male anche il BFCIUS mentre buttate un occhio al CESI Index. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Possiamo notare un’inversione abbastanza netta del CESI Index (anche se resta sempre in territorio negativo). Questo indice è molto particolare in quanto rappresenta lo scostamento tra i dati macroeconomici usciti e le relative previsioni degli analisti. La ripresa in atto sta a significare che molti analisti hanno ormai scontato nelle proprie previsioni scenari, scenari che FORSE il mercato USA sta già scontando. Ovvio, si parla di macroeconomia. Poi se aumenta la tensione (vedi Indice di Stress delle banche) magari anche grazie all’Europa (VERO punto interrogativo) non possiamo ignorare variabili che diventano enormemente destabilizzanti. Morale: male l’ECRI index, male l’SLF, male il BFCIUS, leggermente meglio l’indice sui consumi, anche se quest’ultimo resta molto negativo, e poi c’è il CESI index che ci suggerisce uno scenario che nei prossimi mesi potrebbe volgere ad un miglioramento.
Resta quindi MOLTO chiaro lo scenario di profonda incertezza, relatività e confusione sul mercato. Come ho scritto in C&M, dopo un “raid” long, ho preferito proprio nella giornata di venerdì (per una serie di motivi che ho spiegato) tornare ad abbassare il rischio.
Del doman non v’è certezza… (Lorenzo de’ Medici).
E’ stata una settimana molto intensa e molto dura, e probabilmente il bello deve ancora venire. A partire da Lunedì con l’Affaire Dexia che ormai è ad un bivio: nazionalizzazione o spezzatino. Comunque vada, sarà un successo e lo Stato paga…
STAY TUNED!
DT
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chiedi a Dream …..io il mio commento l’ho inviato ieri sera……ma non disperare fra poco vedrai che dream lo pubblicherà…….ti preannuncio comunque che ci sono novità !!!
grazie quindi long. ahaha non si era capito aveva fatto 3 gg da urlo di sicuro le mani forti sono intervenute
😀 cmq aspetterò e vedrò. grazie
COT Report: Chart e analisi Lukas ci manca il tuo super aggiornamento 😀