Le lancette dell’economia: CESI Index
Voi tutti conoscerete il grafico composto sull’ ECRI Index che, bene o male, cerco sempre di postare il venerdì pomeriggio/sera.
L’ECRI Index è in indicatore molto interessante che ci dà delle indicazioni sulla crescita economica. E’ certo influenzato da tanti fattori, come dati macro, trend di mercati ecc, ma dà comunque l’idea dello stato di salute del mercato. O meglio, di come il mercato, facendo un’autoanalisi, giudica il proprio stato di salute (in quanto vengono presi, mixati e fusi diversi dati che sono singolarmente monitorabili).
Ma l’ECRI index è un indicatore valido per gli USA. E non mondo non ci sono solo gli USA ma ci sono anche tante altre realtà. Paesi emergenti, Europa, Giappone, ecc…
E allora, il buon DT vi fa un regalo. Dopo una serie di ricerche, sono andato a pescare degli indici esclusivi che ci fotografano in modo ideale lo stato di salute non solo degli USA, ma anche di Europa, Giappone, paesi emergenti. Il risultato è, permettetemelo, molto interessante.
CESI: Citigroup Economic Surprise Indices
Lo strumento usato è l’indice CESI in tutte le sue sfaccettature.
Cos’è l’indice CESI? Eccolo spiegato…
The Citigroup Economic Surprise Indices are objective and quantitative measures of economic news. They are defined as weighted historical standard deviations of data surprises (actual releases vs Bloomberg survey median). A positive reading of the Economic Surprise Index suggests that economic releases have on balance beating consensus. The indices are calculated daily in a rolling three-month window. The weights of economic indicators are derived from relative high-frequency spot FX impacts of 1 standard deviation data surprises. The indices also employ a time decay function to replicate the limited memory of markets. The Citigroup Economic Surprise Indices are objective and quantitative measures of economic news, covering all G10 economies. They are defined as weighted historical standard deviations of data surprises (actual releases vs Bloomberg survey median). A positive reading of the Economic Surprise Index suggests that economic releases have on balance beating consensus. The indices are calculated daily in a rolling three-month window. The weights of economic indicators are derived from relative high-frequency spot FX impacts of 1 standard deviation data surprises. The indices also employ a time decay function to replicate the limited memory of markets.
Quindi gli indici CESI prendono i vari dati macro, calcolano le eventuali deviazioni standard delle “sorprese”, e fanno un gran frullato. Il risultato è quindi lo stato di salute del mercato e dell’economia di un determinato stato o area geografica.
Come detto, il CESI permette di ottenere risultati interessanti non solo per gli USA ma anche per altri stati ed aree geografiche. E pariamo proprio dall’Europa
CESI Europe
Come potete vedere l’indice CESI Europe è tutto fuorchè entusiasmante. Dopo una fase di buona ripresa (guidata dalla Germania) l’indice CESI Europe ha preso la strada del ribasso. O se preferite del rallentamento economico. Segno quindi che la tendenza economica in Europa è decisamente invertita.
Citigroup Economic Surprise Indices General
Se poi andiamo a prendere il CESI di diversi stati ed aree geografiche e lo soprapponiamo, notiamo ulteriori elementi di indubbio interesse.
Qui sopra trovate:
a) CESI USA
b) CESI Europe
c) CESI Japan
d) CESI Emerging Markets
e) CESI G10
Chiara come il sole la forte ripresa USA (ammettiamolo, c’è anche se drogata…) con un CESI che si eleva ben oltre gli altri indicatori.
Ma poi guardate gli altri. Europa, di cui si è già detto, messa male confronto ad altri, paesi emergenti che hanno annaspato e che ora cercano di uscire nuovamente fuori, frenati però dall’inflazione, Giappone anche lui in frenata dopo, però, un bel rally. E poi la media, il CESI G10, tenuto a galla praticamente da due fattori: paesi emergenti e USA, in questo patto di crescita (G2 non casuale) che finchè regge…regge il gioco.
Credo che nei commenti, ci sia molto da dire in proposito, non creedete?
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DT
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maluccio, ma se la produzione industriale l’anno scorso in italia è cresciuta del 5.5%
stai scherzando?
bergasim: http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1080869
cmq wsi copia metà della roba da zh
Buongiorno DT & friends
grazie per questa analisi. a quanto pare noi eu siamo messi maluccio…..
😐 😆