La SOCIALIZZAZIONE dei mercati (parte III)

Ormai è noto anche ai pali della luce che lo stimolo monetario e fiscale ha raggiunto picchi mai visti nella storia. Negli ultimi giorni mi è capitato di confrontarmi con alcuni operatori del settore sull’argomento e soprattutto su una domanda che mi viene quasi naturale: visto l’impegno delle banche centrali e dei governi per sostenere l’economia (nella slide in apertura, l’impegno fino ad oggi della FED e del governo USA, quindi stimoli fiscali e monetari di Powell e Trump), il sistema può permettersi che tutti questi investimenti vengano mandati a ramengo? Ecco uno dei motivi che sostiene la mia teoria di socializzazione (clicca QUI) . L’impegno di banche centrali e governi è assolutamente senza precedenti, il che comporta la necessità di controllare la situazione in modo il più possibile invasivo, mettendo quindi “sotto controllo la situazione”.
Voi mi direte, e quindi per i mercati cosa significa?
Semplice, vi allego un grafico che illustra in modo ideale la situazione. Grafico che resta valido fintanto che la situazione non scappa di mano e quindi il progetto di socializzazione dei mercati non deraglia.
Il grafico illustra uno dei rally più veloci del mercato, all’interno di una politica monetaria (e fiscale) globale più invasive della storia. Notate una certa correlazione?

Ultima cosa, molto interessante, è questo rapporto tra la capitalizzazione dello SP500 con il bilancio FED. Come potete vedere, siamo vicini all’area TOP assoluta (circa 27%) ma c’è ancora un po’ di margine. Se poi aumentano gli stimoli, tutto può succedere. Si gonfia ulteriormente la bolla speculativa? Vero, ma questo è il mercato, baby.

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STAY TUNED!

Danilo DT

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