ITALIA: il mercato ottimista e i dati che non convincono

Scritto il alle 07:49 da Danilo DT

I numeri delle nostre finanze pubbliche mi fanno un po’ rabbrividire. E lo spettro delle CACs continua ad aleggiare. Come possiamo pensare di cavarcela con i tassi a questi livelli? Bisognerà rientrare prima o poi. E come facciamo?
Intanto un dato curioso è l’andamento di Spread BTP Bund e il differenziale del CDS tra Italia e Germania.

Due indicatori che spesso utilizzo per tastare il polso al mercato, per capire come viene sentito il “rischio paese Italia”. Ed oggi il rischio paese ITALIA possiamo dire che NON è percepito. Il Grafico in apertura parla chiaro. Lo spread BTP Bund viaggia a 176 bp ed è stabile da tempo. Ma tenete conto che nel frattempo i tassi sono saliti e quindi ci sta che il premio al rischio sia cresciuto proporzionalmente. Ma il CDS? I Credit Default Swap, le polizze assicurative contro il fallimento di un emittente (nella fattispecie l’Italia) ci fanno vedere un’Italia incredibilmente solida. Infatti il differenziale tra Italia e Germania. Un differenziale di 13,26! Quasi da follia ma questo è il mercato…

Però in tanti iniziano a preoccuparsi un pochetto. Secondo il report di Morgan Stanley diffuso ieri, lo spread tornerà a “200/210 punti base entro la fine dell’anno” . Il BTp decennale viaggia nei dintorni del 4,4% contro il 3,9% di settembre 2022 e in una prospettiva di spread in allargamento salirebbe ancora aumentando il peso già importante della spesa per interessi sui conti italiani .
Ma tutto questo oggi il mercato non lo sta scontando.

Secondo il report, la crescita dell’Italia è tornata al suo tradizionale andamento lento, con un aumento del 0,8% sia per quest’anno sia per il prossimo. Il deficit tende naturalmente a salire, e in Italia questa dinamica fisica è moltiplicata dal caos sul Superbonus. La banca d’affari arriva a ipotizzare un deficit in volo fino al 6,5%, contro il 5% calcolato al netto di questo effetto (effetto che in realtà sarà inferiore perché una parte della spesa è già nei tendenziali) .

I dati su cui lavora il Governo sono un po’ più ottimisti (Sole 24 Ore di ieri), e anche con i margini (un paio di decimali di Pil) ottenibili dall’indicazione dei «fattori rilevanti» già annunciata settimane fa dal Governo l’obiettivo di disavanzo dovrebbe restare più basso. Ma il dato centrale sarà quello offerto dalla linea del debito, alle prese nel 2024 con una discesa lenta già nel Def di aprile, quando la crescita prevista era dell’1,4% tendenziale e dell’1,5% programmatico .

Sufficiente per poter gestire un “piano di rientro” da un rapporto debito PIL allucinante?
Resto del mio parere. Diversificare, tanto per cominciare.4

Rapporto Debito PIL Italia

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 14 Settembre 2023 at 17:17

Tanto per cominciare, visto che sono state di nuovo tirate in ballo le CACs, nonostante la gentile richiesta in data 31 Agosto u.s su chi abbia il potere di esercitarle , non c’è stata finora risposta….
per proseguire, secondo te(e altri) il mercato è quasi da follia perchè non sconta la drammaticità del nostro mercato Bond , oggi ancora più follia perche il future BTP è su di oltre 100 bp,
per finire, invito a diversificare, che dovrebbe essere SEMPRE la parola d’ordine perche vale anche per le situazioni normali e non solo per quelle che qui sono segnalate estreme… si vede che il mercato sbaglia ed hanno rasgione Morgan Stanley ,,, e altri

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